Da via del Pescaccio al Portonaccio: audizione sulla nuova sede di Astral

Il Collegato al Bilancio prevede l'“Eliminazione delle spese relative alla locazione passiva della sede istituzionale di Azienda strade Lazio - Astral SpA”
L'attuale sede di Astral SpA in via del Pescaccio a Roma. 21/07/2021 - La quarta commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), e la sesta commissione “Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti”, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), si sono riunite in modalità telematica, per un’audizione sulla valorizzazione del patrimonio Astral Spa, in particolare sul progetto della nuova sede in via Giuseppe Mirri a Roma. Sono stati ascoltati Antonio Mallamo, amministratore unico di Astral Spa, e Daniele Leodori, vicepresidente della Regione e assessore Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, rapporti Istituzionali, rapporti con il Consiglio regionale, accordi di programma e conferenza di servizi.

L’audizione è stata aperta da una serie di domande di alcuni consiglieri di centrodestra, in merito all’articolo 39 del collegato al Bilancio (proposta di legge regionale 294 che sarà discussa la prossima settimana nell’Aula consiliare) che prevede la “Eliminazione delle spese relative alla locazione passiva della sede istituzionale di Azienda strade Lazio - Astral SpA”. Per raggiungere tale obiettivo, si prevede la contrazione di un mutuo di 40 milioni di euro da parte della Regione Lazio, che Astral a sua volta dovrebbe restituire alla Regione Lazio, “annualmente e nel limite massimo di trent’anni, in misura corrispondente al piano di ammortamento autorizzato”, come recita l’articolo 39 del collegato. Tale mutuo sarebbe finalizzato alla ristrutturazione dell’ex deposito Cotral in via Mirri a Roma, in zona Portonaccio, entrato nel patrimonio Astral con la fusione per incorporazione di Cotral Patrimonio, avvenuta nel 2016.

Come ha spiegato Mallamo, la proprietà, abbandonata da tempo, era occupata abusivamente da diversi soggetti. Astral ha provveduto a liberarla e ad affidarla a un servizio di vigilanza che costa 180 mila euro l’anno. Il progetto di recupero riguarda una palazzina di due piani e due piccoli manufatti in muratura, per una superficie catastale di 13.900 metri quadri, in una zona considerata strategica e con gli spazi adeguati a sostenere il previsto aumento di personale, dovuto ai nuovi impegni di Astral per la gestione delle ferrovie ex concesse (Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo). Attualmente Astral paga un canone di locazione di poco più di 800 mila euro l’anno, per la sede di via del Pescaccio (scadenza del contratto: 29/2/2024).

Nel corso dell’audizione è stato illustrato il confronto economico-finanziario delle possibili soluzioni prese in esame, per una nuova sede di Astral. Di qui la scelta contenuta nel collegato di procedere all’accensione di un mutuo, per il recupero di via Mirri che, come ha spiegato Leodori, in ogni caso rappresenta un intervento di messa in sicurezza e di valorizzazione di un bene regionale. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio