Ospedale di Velletri, il commissario Mostarda in commissione Sanità

Audizione del dirigente della Asl Rm6. Botta e risposta con il consigliere Righini.
Foto della Regione Lazio 06/12/2021 - La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Rodolfo Lena ha fatto il punto stamani sulla situazione dell’ospedale di Velletri, con un’audizione a cui ha partecipato il commissario straordinario della Asl Rm6, Narciso Mostarda. La seduta è stata introdotta da Giancarlo Righini (FdI): “Si tratta di un presidio importante – ha spiegato - a servizio anche di molti Comuni della Rm5 e della Asl di Latina. Mentre viene annunciato un importante intervento di ristrutturazione, che in gran parte consiste nel consolidamento statico della struttura, è stato chiuso il punto nascita, sono state trasferite chirurgia vascolare e urologia. Per non parlare della Tac obsoleta e non in grado di svolgere un servizio efficiente. Tutto questo mentre nell’atto aziendale l’ospedale di Velletri viene definito un polo di eccellenza per la chirurgia. C’è la sensazione, al contrario, che si diminuiscano i servizi per far diminuire le prestazione e poi chiudere definitivamente il presidio”.

Mostarda, nella sua replica, ha spiegato che "l’acquisto della Tac è avvenuto nel 2019, si tratta di un macchinario a 16 strati molto performante. Nella progettazione degli interventi di ristrutturazione è prevista, inoltre una seconda Tac. Negli ultimi 18 mesi sono stati già investiti 900mila euro per allestire il pretriage, trasformare l’ex ortopedia in medicina d’urgenza e realizzare il nuovo centro prelievi. Il progetto di ristruttazione, per cui sono stati stanziati dalla Giunta 27 milioni di euro riguarda l’intero ospedale che sarà completamente nuovo, avrà solo stanze da due letti con i servizi in ogni camera. Avviamo già indetto un bando europeo per affidare la progettazione esecutiva, hanno risposto cinque aziende. Siamo in dirittura d’arrivo, poi ci sarà una nuova gara per l’affidamento dei lavori”.

“Non c’è nessun impoverimento del presidio di Velltri - ha proseguito il commissario straordinario - Con la delibera di riordino della rete ospedaliera vengono mantenuti i 153 posti letto attuali. Le procedure d’urgenza di chirurgia vascolare e urologia restano garantirt, perché i professionisti di questi reparti sono rimasti nell’ospedale. Nel nuovo policnico dei Castelli, invece, vengono effettuati gli interventi a maggiore complessità. Per quanto rigurda, infine, la chiusura del punto nascita, si tratta di una decisione del ministero della Salute, che non ha concesso la deroga necessaria quando si è al di sotto dei 500 parti effettuati ogni anno. Da settembre è comunque garantita la presenza h24 di ostetriche, infermieri e medici per garantire le urgenze".

Secondo Marietta Tidei (gruppo misto): “Un investimento così consistente è una notizia sicuramente positiva, auspico che ci sia presto un incontro tra la Asl i consiglieri comunali e le istituzioni locali”.

Nella sua replica Righini, ha ribadito che “dopo il trasferimento delle unità operative a Velletri sono rimasti solo gi ambulatori. La relazione di Mostarda conferma l’allarme che abbiamo lanciato. Velletri perderà la sua importanza:  si sta chiudendo il rubinetto dell’ossigeno all’ospedale per poi farlo morire per asfissia”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio