Lago ex Snia Viscosa, verso una conferenza dei servizi per la demanializzazione

Audizione congiunta nelle commissioni Ambiente e Urbanistica: resta da superare la questione dell’edificio abusivo costruito nell'area.
L'area del Parco delle energie vista dall'alto. 17/05/2022 - Una conferenza dei servizi per affrontare in maniera ordinata la questione dell’acquisizione al demanio pubblico del laghetto ex Snia Viscosa, nel territorio del V Municipio di Roma. Questo l’orientamento emerso dal confronto fra i tecnici della Regione e del Comune nel corso dell’audizione congiunta che si è svolta oggi nelle commissioni Ambiente e Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio.

La direzione lavori pubblici e difesa del suolo della Regione, che si è detta pronta a lavorare sulla parte di sua competenza, ha posto l’esigenza di un percorso ordinato, nel quale si chiariscano tutti gli aspetti ancora critici per la definitiva acquisizione al demanio pubblico dello specchio d’acqua. Il laghetto, va ricordato, ha origine artificiale, visto che è stato causato dai lavori per realizzare un centro commerciale (edificio dichiarato poi abusivo dal Comune di Roma in seguito a un lungo contenzioso con la proprietà dell’aria). Le leggi in vigore prevedono che tutti gli specchi d’acqua abbiano proprietà pubblico. Da questo l’esigenza di una procedura condivisa tra Regione, Comune e Agenzia per il demanio, che concluda il procedimento. Resta da capire la sorte dell’edificio abusivo che insiste sul lago (si è ipotizzata una parziale demolizione relativa alla sola parte emersa, per evitare conseguenze sull’ambiente), serve il parere di Rfi, perché l’area confina con la ferrovia, bisogna capire quale fruizione da parte dei cittadini avrà la zona.

Su quest’ultimo punto i rappresentanti del Forum per il parco dell’energia, hanno assicurato che il regolamento che sta predisponendo Roma Natura (Ente gestore del Monumento naturale istituito nell’area) prevede per il lago e la relativa spiaggia un regime di tutela integrale per preservare l’ambiente lacuale. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio