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Lazio, il Consiglio approva la legge sull'Invecchiamento attivo

La legge promuove un nuovo ruolo della persona anziana nella comunità e nella partecipazione della vita sociale, civile, economica e culturale. Un milione e 350 mila euro lo stanziamento.
Terza età.20/10/2021
Il Consiglio regionale del Lazio, ha approvato all’unanimità, con 35 presenti, la proposta di legge 232 concernente: "Disposizioni a tutela della promozione e della valorizzazione dell'invecchiamento attivo". La legge presentata dalla consigliera Marta Bonafoni (capo gruppo della Lista Civica per Zingaretti) è stata poi sottoscritta da svariati consiglieri di maggioranza e opposizione.

Nell'illustrare la legge all'aula, la consigliera Marta Bonafoni, ha ripercorso le tappe della stessa, ha spiegato, infatti, come la proposta di legge fosse nata prima dell'emergenza Covid, su proposta e in condivisione con le rappresentanze sindacali di Cgil, CISL e Uil, resasi ancor più necessaria post emergenza sanitaria.

Con l'approvazione di questo testo, la Regione Lazio realizza uno degli obiettivi e dei valori dell'invecchiamento attivo come definiti dall’Unione Europea. I dati sulla struttura della popolazione del Lazio, hanno imposto di legiferare in materia. Il 25% della popolazione del Lazio ha più di 60 anni, ed è previsto un aumento dell'indice di vecchiaia dal 146,2% del 2021 al 195% del 2030. La legge composta da 14 articoli, approvati alcuni emendamenti presentati dall'opposizione, la legge prevede anche l'istituzione della giornata dell'Invecchiamento attivo, stabilita il 22 aprile, data di nascita di Rita Levi Montalcini.

" Penso a un dato clamoroso - ha dichiarato in aula Marta Bonafoni - nella prima ondata di Covid la metà delle vittime furono vittime dentro le RSA, mentre quelli sopravvissuti, i nostri nonni e i nostri genitori, sono rimasti isolati. Cosa ci ha insegnato il Covid? Queste morti sono state un effetto collaterale del fatto che oggi si vive di più, grazie alla scienza, ma spesso isolati.  Con questa legge mettiamo gli anziani al centro, promuove nella comunità sociale la loro partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale. L'anziano come risorsa e non più come “peso”. Finalmente una legge che non parla solo di politiche sociali – ha proseguito la prima firmataria nel suo discorso in aula - seppur presenti, ma parla di formazione permanente, di raccordo con le Università, di un approccio intergenerazionale grazie al coinvolgimento delle scuole, parla di abbattimento dell'ospedalizzazione.  La salute - ha concluso la Bonafoni -  come l'OMS ci suggerisce, è vista come prevenzione e non come cura, il testo contiene iniziative di promozione e valorizzazione del tempo libero. Simbolica è l'istituzione della giornata regionale dell' invecchiamento attivo, stabilita per il 22 aprile, il giorno di nascita di Rita Levi Montalcini” A favore di questa legge sono intervenuti Rodolfo Lena (Pd), Giuseppe Simeone (FI) e Paolo Ciani (Centro Solidale - Demo) che ha parlato di cambiamento culturale e politico, per una nuova visione della terza e quarta età, affinché l'Italia diventi finalmente un paese “anche” per anziani.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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