Sanità, audizione con le Consulte disabili e salute mentale

I presidenti dei due organismi hanno fatto il punto sulla situazione con la commissione consiliare. 
La seduta della commissione Sanità del 22 novembre, in presenza, in Aula consiliare. 22/11/2021 - La commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale, presieduta da Rodolfo Lena, ha dedicato una sessione a due audizioni di altrettanti organismi istituzionali, la Consulta regionale per i problemi della disabilità e dell’handicap e quella per la salute mentale.

Per la prima è intervenuto  il presidente, Umberto Emberti Gialloreti: “Il primo punto è l’essere ascoltati – ha spiegato - perche sia dato corpo allo slogan “niente su di noi senza di noi”. In questa direzione va la partecipazione della Consulta ai tavoli tecnici dell’assessorato. La questione fondamentale è l’integrazione socio-sanitaria. La pandemia ha fatto messo ancora più in evidenza tutti i problemi di isolamento delle persone con disabilità. Non servono altre leggi, ma bisogna attuare quelle che ci sono”.

Gialloreti ha fatto una rapida panoramica sulla situazione nel Lazio chiedendo al tempo stesso "centri polispecialistici specializzati, essenziali per avere diagnosi precoci e decentramento per le attività di riabilitazione”.

Secondo Giuseppe Simeone (Forza Italia): dobbiamo essere sempre più attenti verso i problemi legati alla disabilità. Cercheremo di fare il miglior lavoro possibile. I tavoli regionali che si sono insediati ci aiutano a mettere in campo i provvedimenti necessari per andare nella direzione giusta”.

“La pandemia ci ha aperto gli occhi su tantissimi problemi che le persone con disabilità si trovano a vivere quotidianamente – ha dichiarato Paolo Ciani (Centro solidale) – l’ìntegrazione socio-sanitaria è un tema importante e ormai abbondantemente codificato, ma al tempo stesso ancora troppo disapplicato. L’intervento pubblico deve essere un unicum, mentre purtroppo l’amministrazione pubblica vive il rapporto con il paziente in maniera settorializzata”.

Antonio Mastromattei (direzione regionale Salute) ha parlato di “interlocuzione continua con la Consulta, i temi che ha affrontato Gialloreti sono un dovere per l’amministrazione pubblica. Il ruolo della Consulta fondamentale per  il monitoraggio sull’applicazione delle disposizioni dell’amministrazione e per la riscrittura delle norme. Dello stesso avviso Antonio Mazzarotto (direzione regionale per l’Inclusione) che ha ribadito l’importanza della concertazione.

Nella seconda audizione è intervenuta Daniela Pezzi, presidente della Consulta regionale per la salute mentale: “La situazione dell’assistenza psichiatrica nel Lazio è drammatica, siamo agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali. I malati mentali sono stati lasciati indietro, le criticità sono le solite, non c’è il personale, ogni direttore generale in tempo di covid ha fatto a gara a chi tagliava di più”.

Pezzi ha lamentato la scarsa collaborazione dei direttori di Asl e dipartimenti nel fornire i dati su pazienti e personale a disposizione. E ha chiesto con forza di essere coinvolta nelle scelte dell’amministrazione, "a partire dalla partecipazione della Consulta al tavolo tecnico sulla salute mentale per la redazione del piano regionale”.

Una richiesta appoggiata dai consiglieri Davide Barillari (gruppo misto) e Simeone. Una richiesta fatta propria anche dal presidente Lena: “La Consulta – ha dichiarato - è un organo del Consiglio regionale e deve essere inserita nei tavoli tecnici sulla salute mentale.  L’assessorato deve inviare una lettera ai Direttori generali invitandoli a fornire i dati i richiesti. Assessorato, commissione consiliare e Consulta devono lavorare insieme.  

Secondo Mastromattei il contributo della Consulta nella redazione del piano regionale per la salute mentale è essenziale. Dobbiamo operare come una squadra, non siamo su tavoli contrapposti”. Opinione condivisa anche da Carola Magni (ufficio regionale Salute mentale, dipendenze e minori), secondo la quale la “collaborazione con la Consulta è giusta e doverosa. Sosterremo le attività di monitoraggio nei confronti dei direttori delle Asl”.

                                                                                                                                               A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio