04/02/2021 -L'assessora Troncarelli ha spiegato i punti principali: le Unioni dei Comuni montani sostituiranno le vecchie Comunità.
Unione dei Comuni montani, queste le parole chiave della nuova legge per la salvaguardia e lo sviluppo delle zone montane, presentata oggi dall'assessora agli Enti locali, Alessandra Troncarelli, alla commissione Affari istituzionli del Consiglio regionale, presieduta da Rodolfo Lena.
Si tratta di una proposta di 12 articoli, nella quale, come accennato si prevede e si disciplina l'istituzione delle Unioni dei Comuni montani, la nuova forma di associazione che va, di fatto, a sostituire le “vecchie” Comunità in via di liquidazione. Le Unioni avranno come compito essenziale la gestione dei servizi in forma associata, nell'ambito delle funzioni attribuite dalle norme europee, nazionali e di quanto stabilito dalla Regione. In particolare si dovranno occupare della promozione delle attività economiche, della tutela e la valorizzazione delle produzioni tipiche della montagna e delle tradizioni locali, la promozione dell'associazionismo fondiario e il recupero dei terreni incolti.
Altro punto qualificante della proposta di legge è l'istituzione della Conferenza regionale per lo sviluppo della montagna, guidata dal presidente della Regione e composta dai presidenti delle Province e dell'Area metropolitana di Roma, dai rappresentanti di Anci, Uncem e Cal. Infine, viene indicato nel Programma regionale per lo sviluppo della montagna lo strumento in cui delineare le azioni e gli interventi della Regione per la promozione e la garanzia dei servizi minimi. La norma finanziaria prevede uno stanziamento di 23 milioni di euro per il triennio 2021-23.
Il presidente Lena, prima di chiudere la seduta, ha concordato con i consiglieri di dar vita a un ciclio di audizioni con tutti i soggetti interessati, prima di procedere all'esame della proposta di legge. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio