Concluse le audizioni con gli enti locali sulla riforma delle comunità montane
Dopo Anci, Uncem, Cal e Ali, la prima commissione oggi ha incontrato il presidente dell’Unione Province del Lazio.
18/02/2021 - La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha concluso oggi il ciclo di audizioni con gli enti locali sulla proposta di legge n. 273 "Disposizioni per la salvaguardia la valorizzazione e lo sviluppo delle zone montane del Lazio", di iniziativa della Giunta. Riunita in modalità telematica, la prima commissione ha ascoltato oggi la relazione di Antonio Pompeo, presidente di Upi Lazio (Unione Province del Lazio). In precedenza, i consiglieri regionali avevano raccolto anche le osservazioni dei presidenti del Consiglio delle Autonomie locali del Lazio e dell’Associazione Autonomie locali italiane (nella
seduta del 9 febbraio) e dei rappresentanti regionali di Anci e Uncem (nella
seduta dell’11 febbraio).
Pompeo ha parlato di “indebolimento degli enti locali” negli ultimi anni, a causa di provvedimenti sia regionali che statali, “che hanno portato a un accentramento di diverse funzioni amministrative”, ha detto. Il presidente di Upi Lazio ha poi sottolineato due punti che a suo avviso vanno chiariti: “In primo luogo – ha detto Pompeo – quali siano le funzioni di programmazione e di gestione dei servizi montani attribuiti ai diversi enti locali, fermo restando che queste dovranno poi essere accompagnate dalle risorse economiche necessarie per il loro esercizio; in secondo luogo – ha aggiunto – le attività delle unioni di comuni montani dovranno essere inserite nella programmazione locale di area vasta, attraverso la previsione di interventi che favoriscano la coesione territoriale con opportuni investimenti da parte delle diverse istituzioni competenti”.
La proposta di legge n. 273 mira a completare il processo di riforma delle comunità montane avviato con la legge di stabilità regionale 2017, che prevede la loro trasformazione in unioni di comuni. In base alle norme all’esame della prima commissione, i nuovi enti avranno il compito di gestire i servizi in forma associata e di promuovere le attività economiche, la tutela e la valorizzazione delle produzioni tipiche della montagna e delle tradizioni locali. Le unioni di comuni si occuperanno anche della promozione dell'associazionismo fondiario e per il recupero dei terreni incolti. Per raggiungere questi obiettivi, la proposta di legge n. 273, istituisce la Conferenza regionale per lo sviluppo della montagna, guidata dal presidente della Regione e composta dai presidenti delle province e dell'Area metropolitana di Roma, dai rappresentanti dell'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani (Uncem), dell’Associazione nazionale comuni d’Italia (Anci) e del Consiglio delle autonomie locali (Cal). Per definire le azioni e gli interventi indicati nel provvedimento, invece, è previsto il Programma regionale per lo sviluppo della montagna.
Hanno partecipato alla seduta, oltre a Lena, i consiglieri: Valentina Corrado (M5s), Giuseppe Simeone (FI), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), Sara Battisti e Marta Leonori (Pd).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio