L'Osservatorio per la legalità e sicurezza illustra le sue attività in Commissione
Iniziative formative e gestione di beni confiscati nella relazione presentata oggi dal suo presidente alla prima commissione consiliare.
12/06/2018 - Il lavoro nella nuova legislatura della Commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo Lena, è iniziato oggi con una audizione, quella del presidente dell'Osservatorio per la legalità e la sicurezza, Gianpiero Cioffredi. Quest’ultimo ha tracciato un bilancio delle iniziative recenti dell’Osservatorio e prefigurato gli scenari di lavoro per il prossimo futuro.
Dopo aver espresso un primo ringraziamento per il fatto che il tema della sicurezza e della lotta alla criminalità sia stato inserito in una commissione permanente, il presidente dell’Osservatorio ne ha formulato un altro alle forze di polizia, per l’operazione portata a termine oggi a Latina. Questa conferma, a suo avviso, che il lavoro dell'osservatorio in questi anni, rivolto a far crescere la consapevolezza che la mafia esiste anche nel Lazio e non è un fenomeno solo meridionale, è stato ben fatto. Tale è anche il senso dei tre rapporti sulle mafie nel Lazio prodotti in questi anni, in cui si evidenzia il radicamento di clan autoctoni con utilizzo di metodi eminentemente mafiosi.
Oltre alla formazione, tra le principali attività dell’Osservatorio, quali riferite in audizione, anche quella di gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali: al momento, si lavora per convincere l'agenzia nazionale a far abbattere, al fine di ricavarne un giardino pubblico, una villa sequestrata ai clan e poi resa dolosamente inutilizzabile. Realizzato un bando per assegnazione di quattro appartamenti confiscati in varie località, a settembre è prevista una conferenza di servizi per assegnazione di altri 250 immobili a Roma e provincia. Tutto questo è stato fatto, ha tenuto a sottolineare il presidente dell’Osservatorio, utilizzando solo risorse regionali.
Annunciate come prossime altre due iniziative, la celebrazione a Cassino del 65mo anniversario della strage di mafia di Ciaculli (uno dei militari rimasti uccisi nella quale era cassinate) e una
summer school di antimafia a luglio per studenti e amministratori locali, con intervento di importanti nomi della magistratura e delle forze dell'ordine.
Tra le sollecitazioni dei consiglieri presenti, la richiesta di quali possano essere le funzioni di una istituzione come la regione in questa materia. Stimolare un protagonismo dei cittadini è una delle possibilità, secondo Cioffredi, senza il quale la battaglia non si può vincere, come dimostra il caso di Ostia, dove in una realtà sicuramente sottoposta pesantemente al controllo criminale su attività imprenditoriali e commerciali, come dimostrato dalle intercettazioni, non ci sono denunce e costituzione di parte civile da parte delle vittime. In questo modo gli spazi liberati da magistratura e forze dell’ordine dall’ipoteca mafiosa vengono prima o poi rioccupati da altre organizzazioni criminali.
Non c’è dubbio tuttavia che questo non possa costituire un alibi per le istituzioni nel compiere le loro funzioni, secondo il presidente dell’Osservatorio, concorde in questo con un’altra osservazione dei consiglieri: ma che di ciò vi sia consapevolezza lo dimostra l’azione positiva portata avanti a Ostia dal prefetto Vulpiani in questi anni. In generale, il ricambio dei vertici della magistratura e delle forze di polizia avvenuto a Roma di recente è stato molto positivo, per Cioffredi, perché si tratta di uomini che ben conoscono tali fenomeni, per averli combattuti nelle regioni in cui essi sono più radicati.
Il presidente della commissione ha concluso l’audizione offrendo disponibilità alla richiesta di maggiore integrazione con la neo insediata struttura consiliare formulata dal presidente dell’Osservatorio, che a sua volta è in fase di rinnovo, e augurandosi un lungo e proficuo lavoro di collaborazione in questa legislatura.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio