Diritto allo studio, giudizio positivo degli studenti sulla proposta di legge regionale n.28
Audizione in nona commissione con le associazioni degli studenti universitari, degli specializzandi e del commissario di Laziodisu.
26/06/2018 - Parere favorevole e richiesta di procedere velocemente all’approvazione della proposta di legge n. 28 “Disposizioni per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti allo studio e alla conoscenza nella Regione”. E’ questo l’esito delle audizioni di oggi nella
nona commissione del Consiglio regionale – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio – presieduta da Eleonora Mattia (Pd). Nella maggior parte dei casi i soggetti sentiti oggi avevano già dato il loro contributo durante l’iter legislativo in quinta commissione nella scorsa legislatura e infatti molti di loro hanno manifestato soddisfazione per aver riscontrato che nel testo licenziato dalla Giunta – oggi all’esame della nona commissione – sono state recepite molte delle loro proposte.
In un quadro generale di apprezzamento per la proposta di legge, le persone intervenute oggi hanno anche suggerito ulteriori modifiche e hanno risposto ai chiarimenti chiesti dalla presidente della commissione e dalle consigliere Valentina Grippo (Pd), Roberta Lombardi (M5s) e Marta Bonafoni (Lista Zingaretti).
Maggiore attenzione alle attività di supporto all'orientamento nella scelta dell'Università, è quanto ha chiesto Andrea Russo (Rete degli studenti medi nel Lazio). Andrea Franciosi (Udu Roma) ha invece suggerito di chiarire meglio il meccanismo di elezione del rappresentante studentesco all’interno del consiglio di amministrazione del nuovo Ente regionale Di.S.Co. Favorevole all’elezione di secondo livello, Franciosi ha auspicato una modifica dell’articolo 7, comma 2, per introdurre una maggioranza qualificata al posto di quella semplice per la scelta dell’eletto e ha anche chiesto maggiori dettagli sulle modalità di elezione.
Sempre in tema di rappresentanza, Ludovica Tranquilli (Giovani democratici del Lazio) ed Emanuele Tetro (consigliere Laziodisu) hanno chiesto di inserire nella Consulta regionale provvisoria, in attesa delle prime elezioni, i consiglieri uscenti di Laziodisu. Tetro ha anche suggerito di prevedere un gettone di presenza per i membri della Consulta, come avviene per gli altri organismi universitari. Davide Brusaporti (Tor Vergata studenti alla terza) ha suggerito di introdurre indirizzi più specifici per le borse di studio, in modo da garantire livelli minimi di prestazione e di inserire la possibilità di dedurre dal reddito Isee il costo degli abbonamenti per i trasporti pubblici.
Più agevolazioni per gli alloggi degli studenti universitari è stata la richiesta di Francesco Pella (Link Roma), mentre Lorenzo Paglione (Rete conoscenza praticanti specializzandi) ha auspicato parità di trattamento sia in termini di rappresentanza in seno alla Consulta regionale sia in tema di accesso a prestazioni e servizi, per gli specializzandi. Pur pagando le tasse universitarie, questi ultimi oggi sono esclusi sia da quelli per gli studenti che da quelli per i lavoratori (es. possibilità di accedere agli asili nido aziendali). Hanno espresso giudizio favorevole sulla proposta di legge anche Giovanni Cangiu (membro del Senato accademico di Tor Vergata) e Luca Torlai (entrambi di Unirete), Antonino Carbonello (Associazione Sapienza in movimento) e Leonardo Fiorini (Demos Sapienza).
Nell’ultima audizione, il commissario di Laziodisu, Carmelo Ursino, ha definito la proposta di legge “positiva, urgente e necessaria”, sottolineando come il suo Ente abbia già posto in essere azioni che vanno nella stessa direzione indicata dalla riforma prevista con la proposta di legge n. 28.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio