Ferrovie ex concesse: intesa tra Regione e Comune per la cessione della Roma Giardinetti
Favorevoli i rispettivi assessori alla Mobilità, Alessandri e Meleo, intervenuti in sesta commissione. Da approfondire invece il passaggio di proprietà della Roma Lido.
03/07/2018 - Prende sempre più corpo l’ipotesi di una cessione della linea Roma Giardinetti, una delle tre ferrovie ex concesse, dalla Regione Lazio a Roma Capitale. Si tratterà solo di definire tempi e modi del passaggio di proprietà. E’ questo l’esito dell’audizione tenuta oggi nella sesta commissione – Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti – del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), alla quale hanno partecipato Mauro Alessandri, assessore regionale alla Mobilità, Linda Meleo, assessora capitolina alla Città in movimento, Enrico Stefàno e Pietro Calabrese, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione mobilità di Roma Capitale.
Tutti hanno espresso parere favorevole all’ipotesi della cessione della tratta ferroviaria gestita da Atac insieme alle altre due linee delle ferrovie ex concesse: la Roma Lido e la Roma Viterbo. Su queste ultime due tratte, invece, ci sarà un’ulteriore approfondimento, visto che il Governo le ha inserite nel decreto 50/2017 tra le linee ferroviarie di interesse nazionale.
“Trovo veramente corretto, vista la strategicità di queste linee che ricadono interamente nel territorio urbano, che vengano passate di proprietà a Roma Capitale”, così ha esordito l’assessora Meleo in apertura di audizione, con riferimento alla Roma Giardinetti e alla Roma Lido. “Per quanto riguarda la Giardinetti, poi, abbiamo anche dei progetti per il futuro, vogliamo realizzare un prolungamento fino al policlinico di Tor Vergata”, ha aggiunto Meleo.
Auspicando tempi rapidi per l’operazione, l’assessora capitolina ha ricordato che la “valorizzazione di questa tratta è già stata inserita tra i punti fermi del Pums (piano urbano della mobilità sostenibile), che sarà varato tra la fine dell'anno e l'inizio dell'anno prossimo”. Meleo ha anche auspicato la cessione della Roma Lido, “da trasformare in una vera e propria metropolitana che possa sfruttare anche la linea B1 per arrivare direttamente da Ostia a Montesacro”.
Sulla Roma Giardinetti, anche l’assessore Alessandri si è dichiarato favorevole alla cessione: “Rispetto alla Roma-Giardinetti – ha detto – riteniamo che si debba procedere, per le caratteristiche della linea, del servizio e, non ultimo, per le prese di posizione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ci dice che entro la prima metà del 2019 si ritiene che la Roma-Giardinetti abbia le caratteristiche per essere trasformata in linea tranviaria. Disponibile all’immediata cessione, mettiamoci intorno a un tavolo e definiamola”.
Riguardo alle altre due linee, l’assessore regionale ha ricordato il quadro legislativo e normativo entro il quale ci si muove, con particolare riferimento al sedime e alla infrastruttura, fissato dal decreto legislativo n.50 del 2017, convertito in legge nello stesso anno, e un decreto interministeriale successivo. Con tali atti, ha spiegato Alessandri, il Governo ha inserito le linee Roma Lido e Roma Viterbo all’interno di una serie di ferrovie di interesse nazionale, che restringerebbe i margini di manovra di Regione e Comune perchè ne affida la gestione a Rfi. Su questi temi, inoltre, l’assessore ha chiesto anche il coinvolgimento della Città metropolitana.
Alessandri, infine, rispondendo a una sollecitazione di Meleo, ha ribadito anche oggi che, riguardo alla futura aggiudicazione del servizio, l’avviso di procedura non pregiudica nessuna soluzione, ivi compreso l’affidamento diretto.
Favorevoli alla cessione della Roma Giardinetti anche tutti i consiglieri regionali intervenuti oggi alla discussione, molti dei quali hanno invitato gli assessori ad approfondire le questioni relative agli investimenti e ai progetti da attivare per il miglioramento del servizio. Antonello Aurigemma (FI) ha invitato a considerare il ruolo di Atac anche per il futuro affidamento, nell'ottica di una pianificazione integrata della mobilità. Ha auspicato la presentazione di una proposta di legge che perfezioni la cessione delle linee urbane delle ferrovie ex concesse. Sull'affidamento diretto del servizio ha espresso dubbi Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), favorevole piuttosto a una gara. Devid Porrello (M5s) ha sottolineato la progettualità che Roma Capitale ha sulle linee oggetto dell'audizione, con riferimento all'implementazione del servizio. Su questo punto, Eugenio Patanè (Pd) ha richiamato l'attenzione sulla pianificazione che, in cambio della cessione della proprietà a Roma Capitale, deve a suo avviso restare interamente alla Regione Lazio, attraverso un'agenzia di mobilità unica. Emiliano Minnucci (Pd) ha posto l'attenzione sulle capacità di investimento e di miglioramento della qualità del servizio, auspicando in tal senso un coinvolgimento di Rfi, definita "un grande campione nazionale pubblico".
Il dibattito sulle ferrovie ex concesse è nato a seguito dell’approvazione della mozione n. 24 del 7 giugno 2018, primo firmatario Devid Porrello (M5s), con la quale il Consiglio regionale nella seduta del 20 giugno ha impegnato il presidente e la Giunta regionale a valutare la cessione a Roma Capitale delle ferrovie ex concesse di proprietà regionale: Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-Giardinetti. La discussione si è spostata poi in sesta commissione, dove già nella seduta del 26 giugno l’assessore Alessandri aveva fatto il punto sulla situazione delle ferrovie ex concesse. Con l’audizione di oggi dei rappresentanti di Roma Capitale la questione è entrata nel vivo e presumibilmente subirà un’ulteriore accelerazione prima dell’estate, visto che Alessandri, in chiusura di audizione, ha invitato l’assessora Meleo a rivedersi il 24 luglio o il 9 agosto.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio