Affari europei: commissione approva risoluzione sul programma di lavoro comunitario
In precedenza, ascoltato l'assessore allo Sviluppo economico Manzella sulle prospettive regionali nel campo della cooperazione internazionale.
03/07/2018 - Economia circolare, sviluppo sostenibile, implementazione dello stato di diritto, “comunicare l'Europa” e il digitale: queste le principali linee di interesse regionale individuate nella risoluzione approvata oggi all’unanimità in commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Alessandro Capriccioli, all’interno del programma di lavoro annuale della Commissione europea. Il programma era stato illustrato in commissione seconda il 19 giugno scorso dal capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea Beatrice Covassi. Il presidente Capriccioli aveva preso tempo prima dell’approvazione per poter condividere la risoluzione con il presidente del Consiglio regionale. Presenti al voto erano i consiglieri Sara Battisti (Partito democratico), Silvia Blasi (Movimento 5 stelle), Laura Cartaginese (Forza Italia) e Enrico Cavallari (Misto).
Il voto è stato preceduto da una audizione nella quale l’assessore allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, start up, Lazio creativo e innovazione Gian Paolo Manzella ha illustrato lo stato dell’arte con riferimento al tema delle iniziative regionali per la cooperazione allo sviluppo internazionale. La cooperazione internazionale si inscrive in un ben preciso quadro di riferimento normativo regionale, che risale al 2000 ed è stato richiamato poi dalla legge 1/2015, come ha spiegato l’assessore. Un bando da duecentodieci mila euro per il sostegno di progetti di cooperazione internazionale è stato chiuso recentemente, con “undici domande presentate” e alcuni progetti sono stati condotti in questi anni in collaborazione con la Commissione europea, ha continuato Manzella.
“Bisogna evitare un approccio episodico alla materia”, fuori da un quadro di programmazione, ha detto poi Manzella. I temi prescelti devono comunque essere di interesse per il territorio regionale, a suo avviso e il quadro di riferimento va cambiato, dopo 18 anni; tuttavia, almeno per quest’anno, per motivi di tempistica, la cooperazione va vista in abbinamento con il piano di internazionalizzazione. Il coinvolgimento delle organizzazioni è indispensabile, secondo l’assessore, ma altrettanto importante è il rapporto con le istituzioni: infatti gli interessi sono anche di livello nazionale. Infine, la progettazione europea va sviluppata. Il piano è quindi per Manzella, anzitutto esaminare la normativa (la relazione annuale è stata sostituita da un piano triennale) quindi fare una ricognizione delle risorse e avviare rapporti con le altre regioni, specie quelle virtuose come l’Emilia Romagna, che ha investito tre mln di euro. Infine, avviare una consultazione con operatori del settore. Entro luglio sarà pronta la prima bozza del nuovo piano di internazionalizzazione da sottoporre agli stakeholders, ha concluso l’assessore.
Presenti all’audizione, la consigliera Marietta Tidei (Pd) che ha auspicato che tra le audizioni ci sia anche quella della Farnesina, osservando che finora si è fatto poco a livello regionale su questa materia; Blasi, che si è augurata la condivisione con il Consiglio della scelta delle aree di intervento da parte della Giunta e ha detto di ritenere che l’area geografica di riferimento debba essere il Mediterraneo; Cartaginese che ha ringraziato l’assessore per la chiarezza nell’enucleare la materia.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio