Audizione al Corecom per la commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione
Il presidente Barillari e il consigliere Lena negli uffici del Comitato regionale delle comunicazioni.
06/07/2018 - Un primo passo di un percorso di proficua collaborazione che renderemo in futuro ancora più forte. Abbiamo preso in carico alcuni problemi che porteremo in Consiglio regionale, per rafforzare il ruolo del Corecom, affinché svolga al meglio i propri compiti”. Così
Davide Barillari (M5s), presidente della terza commissione consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, al termine dell’audizione che si è svolta oggi nella sede del Comitato regionale delle comunicazioni (Corecom) nel quartiere Prati a Roma.
A fare gli onori di casa, il presidente del comitato, Michele Petrucci, il quale ha ringraziato la commissione, “per questo primo passo di una collaborazione che mi auguro diventi proficua e duratura”. “Il Corecom – ha voluto sottolineare Petrucci – è qui a supporto del Consiglio e a garanzia e tutela dei cittadini del Lazio”.
La prima parte dell’audizione si era svolta
lo scorso 26 giugno alla Pisana con la “Relazione conoscitiva sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale, con particolare riferimento al settore radiotelevisivo, nonché sulla attività svolta dal Corecom nell'anno 2017”, illustrata dal presidente del comitato, Petrucci. Oggi è stata la volta delle richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte del presidente Barillari, e del consigliere
Rodolfo Lena (Pd), i quali hanno poi visitato gli uffici del Corecom.
All’incontro hanno partecipato anche i tre consiglieri del Corecom, Domenico Campana, Alessandro Coloni e Nicola Di Stefano, il dirigente responsabile della struttura, Aurelio Lo Fazio, e alcuni funzionari in grado di dare risposte puntuali e precise su temi specifici.
Tra gli argomenti oggetto di attenzione da parte della commissione Vigilanza: il punto sulle domande per i programmi dell’accesso dei soggetti a spazi di trasmissione regionali che siano resi disponibili e programmati dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (Rai); i risultati e le modalità con cui si svolgono i monitoraggi sull’emittenza televisiva locale, sui sondaggi su carta stampata e sulla comunicazione istituzionale degli enti locali in campagna elettorale; i ruoli di Corecom e Arpa Lazio in materia di controllo delle radiofrequenze.
Lena ha aperto il capitolo relativo all’organizzazione e alla logistica della struttura, chiedendo lumi in merito al personale: trenta unità, tra dipendenti del Consiglio regionale e dipendenti della società inhouse Laziocrea. Il Corecom in un appartamento lamenta carenze di spazio, tanto da aver spinto il presidente a ipotizzare il trasferimento degli uffici alla Pisana che però appare meno comoda e raggiungibile dell’attuale sede in Prati.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio