In commissione Sanità focus su liste d'attesa e rete regionale ictus
Confronto su una proposta di legge presentata dal Movimento 5 stelle e audizione con i direttori generali di alcune strutture ospedaliere.
23/07/2018 - La commissione Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone (Forza Italia), si è riunita per determinarsi in merito alla proposta di legge regionale n. 6 "Legge quadro per il governo delle liste di attesa", primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5s).
Dopo un approfondito dibattito e un confronto con l'ufficio legislativo del Consiglio regionale e con l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, si è deciso, alla ripresa dei lavori di Commissione dopo la pausa estiva, di lavorare a una risoluzione condivisa, da consegnare al presidente della Regione. Si cercherà così dì evitare eventuali conflitti di attribuzione tra una legge regionale sulle liste d'attesa e le prerogative esclusive del commissario ad acta in materia di organizzazione e gestione dei servizi sanitari, che ricomprende specificamente questa tipologia di intervento.
Tra gli argomenti affrontati dalla proposta presentata dai Cinquestelle: condivisione delle agende di tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, con il Cup e la Regione; stretta sull'intramoenia e maggiori investimenti sulla sanità pubblica con aumento di personale, macchinari, orari e giorni di disponibilità. E ancora: sistemi di monitoraggio sui risultati dell'abbattimento dei tempi d'attesa con verifica dell'operato del direttore generale di ogni Asl; revisione delle priorità di erogazione delle prestazioni, con tempi certi, e sanzioni per le strutture che non contribuiscono a rispettarli.
A seguire, si è tenuta una audizione con i direttori generali delle aziende ospedaliere sedi dei centri hub della rete regionale ictus. Si tratta del San Camillo Forlanini, del Policlinico Tor Vergata, del Policlinico "Umberto I" e del Policlinico "Gemelli", tutti rappresentati nell’audizione. Nell’introdurre quest’ultima, la consigliera Chiara Colosimo (Fratelli d’Italia) ha spiegato che il carattere di hub di questi centri è dato dal fatto che essi dovrebbero essere in grado di garantire un servizio h24 su queste emergenze, il che è venuto meno nel recente passato in talune situazioni, a causa di carenze soprattutto di personale. In effetti è emerso dalla audizione che sia a Tor Vergata, rappresentata dalla dottoressa Frittelli e dal prof. Floris, che all’"Umberto I", come riferito dal dott. Romano, il servizio è attualmente articolato su 12 ore giornaliere anziché 24 e questa situazione di emergenza dovrebbe essere superata solo a metà settembre.
Sulla stessa linea il direttore generale del San Camillo dott. D’Alba e i rappresentanti del "Gemelli", dott. Cambieri e prof. Colosimo. La principale motivazione di questi problemi di personale sarebbe nel fatto che la figura professionale di cui trattasi, quella del neuroradiologo interventista, è di difficile formazione, come confermato anche dal rappresentante della direzione regionale intervenuto in commissione, dott. Casertano. Ma anche il mancato adeguamento delle retribuzioni e carichi di lavoro molto pesanti contribuirebbero a spingere il personale sanitario specializzato verso l’ambito privato, è stato aggiunto. La ricetta potrebbe essere, è stato quindi proposto, bandire borse specifiche per questa peculiare figura medica.
Tra i consiglieri presenti all'audizione, Antonello Aurigemma (Forza Italia) ha lamentato le carenze della relazione presentata dalla Giunta sul tema, che a suo avviso “elude alcune problematiche” e Davide Barillari (Movimento 5 stelle) ha indicato la pianificazione come unica via per prevenire le carenze esposte dai dirigenti delle strutture intervenuti. Presenti anche i consiglieri Paolo Ciani (Centro solidale), Loreto Marcelli (M5s) e Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio