Cultura, gli interventi normativi per snellire il sistema
Audizione con Albino Ruberti, capo di gabinetto del presidente Zingaretti, sulle nuove norme per la semplificazione
27/07/2018 - Con l’intervento di Albino Ruberti, capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, si è concluso il ciclo di audizioni in commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da
Marco Vincenzi (Pd).
Ruberti è intervenuto, per illustrare gli interventi di competenza dell’assessorato alla cultura, le cui deleghe sono state mantenute dal presidente Zingaretti, primi fra tutti quelli sulla legge regionale 42 del 1997, per adeguare la normativa regionale a quella nazionale. Con le modifiche proposte alle “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”, ha spiegato Ruberti, si vogliono eliminare le funzioni in precedenza attribuite alle province, con conseguente loro riallocazione presso la Regione. Inoltre si vuole garantire il coinvolgimento di Roma Capitale e della Città metropolitana di Roma Capitale nella definizione del nuovo piano triennale che definisce gli indirizzi e le metodologie d’intervento e di sostegno regionale, con particolare riguardo ai criteri e requisiti richiesti a musei, biblioteche, sistemi museali e bibliotecari e archivistici, per l’inserimento nell’organizzazione regionale.
“In materia di cinema e audiovisivo – ha spiegato Ruberti – s’intende eliminare ogni riferimento all’autorizzazione amministrativa preventiva per l’attività di esercizio cinematografico, considerato ormai oggetto di liberalizzazione. Restano in capo alla Regione la definizione di requisiti strutturali specifici, minimi, per l’apertura di nuove sale cinematografiche e l’attivazione di misure, anche di tipo economico, per il sostegno alla diffusione e allo sviluppo dell’attività cinematografica.”
Altri interventi nella direzione dello snellimento nell’ambito della cultura, riguardano la legge regionale 8/2016, sulle dimore storiche, e la 3/2017 sugli ecomusei regionali, ma l’argomento che maggiormente ha interessato i consiglieri regionali è quello relativo alle proposte di modifica alla legge 15/2014 sullo spettacolo dal vivo, in particolare alle modalità di partecipazione della Regione Lazio ai processi decisionali dell’Associazione teatrale tra i Comuni del Lazio (Atcl), soggetto che ha come mission l’individuazione di un cartellone di spettacoli sul territorio laziale.
Sul tema è intervenuta per prima la consigliera
Gaia Pernarella (M5s) la quale ha evidenziato l’esiguità del numero di comuni aderenti all’associazione e l’assenza di circuiti alternativi.
Marta Bonafoni (Lista Zingaretti) ha ricordato i passaggi salienti del dibattito che ha portato, nella passata legislatura, all’attuale soluzione Atcl, unica riconosciuta dal Mibac, auspicando nel contempo un allargamento del circuito dei teatri. Nel corso del dibattito sono intervenuti anche le consigliere del Pd
Eleonora Mattia e
Marta Leonori,
Fabrizio Ghera (FdI) e
Valentina Corrado (M5s) la quale ha spostato il focus delle domande a Ruberti sui temi legati al personale regionale e al Rendiconto 2017.
E’ seguito poi un intervento dell’assessore allo Sviluppo economico,
Gian Paolo Manzella, il quale era già stato ascoltato in audizione l’altro ieri. Manzella ha dichiarato che, a seguito delle osservazioni avanzate da alcuni consiglieri nel corso della sua audizione, la proposta è quella di mantenere alcune norme della proposta di legge relative alla somministrazione e al commercio strettamente legate alle procedure burocratiche, rinviando tutte le altre previsioni a un testo unico del commercio da definirsi nella commissione competente. Tale decisione ha incassato l’apprezzamento della consigliera Pernarella.
Il presidente Vincenzi ha aggiornato i lavori della commissione a
martedì 31 luglio alle ore 15, per l'inizio dell'esame dell'articolato.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio