Servizio Cup, audizione congiunta con i sindacati e con l'assessore al Lavoro
Nei prossimi cambi appalto non sarebbero mantenuti livelli retributivi, monte ore, tutele.
21/11/2018 - “Nei nove cambi appalto del Cup che ci sono stati da agosto ad oggi, non ci sono stati esuberi di personale, nessun lavoratore è rimasto fuori, e la partita retributiva è stata rispettata”. E’ quanto ha ribadito più volte l’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino, nel corso dell’audizione congiunta della VII commissione, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da
Giuseppe Simeone (FI), e della nona, Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da
Eleonora Mattia (Pd), che si è svolta oggi alla Pisana. Nel corso dell'incontro, sono stati ascoltati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali sui cambi appalto del servizio del Centro unico di prenotazione della sanità laziale (Cup) che ci sono stati tra agosto e settembre, dal Sant’Andrea al Policlinico Umberto primo, passando per l’Ifo e le Asl Roma 1 e Roma 2 e quelle di Rieti, Latina e Frosinone.
Se i nove cambi appalto che ci sono stati si sono conclusi nel rispetto di un accordo quadro con la Regione volto al mantenimento delle tutele per i lavoratori e per i livelli retributivi finora percepiti, i rappresentanti sindacali intervenuti oggi in audizione hanno invece parlato di mancato rispetto degli accordi da parte delle aziende appaltatrici, per i cambi appalto da fare nei prossimi giorni del servizio Cup nelle Asl di Roma 2, 3, 5 e 6, Viterbo del Policlinico di Tor Vergata.
Proprio su quest’ultimo caso, è intervenuta in audizione una lavoratrice, Gemma De Paolis, la quale ha riferito che ieri sera le è stato chiesto di firmare un contratto Multiservizi, al ribasso, sia per livello sia per retribuzione, con una riduzione rispetto al precedente monte ore individuale (da trentasei a trenta ore settimanali).
“Alcuni lavoratori, anche a livello molto alto, si sono trovati al minimo della propria scala parametrale”, ha riferito Domenico Teramo, Cobas, secondo il quale anche i lavoratori del Sant’Andrea avrebbero subito un danno economico. Anche Carlo Costantini, Cisl Lazio, ha riferito che le aziende propongono contratti al ribasso, mentre Francesca Coscarella, Cisl Lazio, ha ricordato gli accordi con la Regione Lazio dello scorso agosto che prevedono la tutela delle retribuzioni e del monte ore, e dei diritti dei lavoratori.
Coscarella ha parlato anche del mancato accordo sul tavolo con la Asl Roma 6 dove si prevede un taglio di 800 ore complessive al monte ore. Ciò si sta verificando anche in altre trattative, come ha riferito Massimo Mattei, Uil Fpl Roma e Lazio, secondo il quale si dovrà operare una verifica anche dei contratti nei primi nove cambi appalto. Di qui la richiesta avanzata dai sindacati di uno stop nei contratti che le aziende stanno chiedendo di firmare ai lavoratori, il che vuol dire “congelare il cambio d'appalto avvenuto al ribasso e senza tenere in considerazione le clausole sociali a tutela dei livelli occupazionali e delle retribuzioni dei lavoratori dei Cup del Lazio”, come ha dichiarato il segretario regionale di Ugl, Armando Valiani.
Le trattative potranno durare finché non si giungerà a un accordo, secondo Di Berardino, il quale però ha precisato che “non possiamo dire a chi ha legittimamente vinto la gara di rinviare di un mese”. Insomma, potranno essere giorni, forse due settimane. Secondo l’assessore la partita la devono comunque giocare aziende e sindacati, mentre alla Regione Lazio spetta il compito di vigilare sugli accordi quadro in materia di tutela occupazionale.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche Ugo Gallo e Valentina Italiano, Cgil Roma e Lazio, Stefano Bardoscia e Stefania Gunnella, Cisl Fpl Roma e Lazio, Michela Flores, Usb regionale lavoro privato, e i consiglieri regionali
Marta Bonafoni (Lista Zingaretti),
Fabrizio Ghera (FdI),
Roberta Angelilli (Per il Lazio),
Davide Barillari (M5s),
Daniele Giannini (Lega),
Chiara Colosimo (FdI),
Paolo Ciani (Cs).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio