Contributi per l'editoria: 1,3 milioni di euro a bando, domande solo per 500 mila euro
Solo 45 domande pervenute. E' quanto ha riferito l’assessore Manzella in commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione
04/12/2018 - “E' senz’altro necessario un approfondimento sui temi del bando a sostegno dell’editoria tradizionale, i cui esiti solo sono parzialmente soddisfacenti”. Così
Davide Barillari (M5s), presidente della terza commissione consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, al termine delle audizioni che si sono svolte oggi alla Pisana.
L’assessore allo Sviluppo economico, Gian Paolo Manzella ha riferito che all’esame degli uffici regionali competenti sono state presentate solo 45 domande, per ottenere 500 mila euro di contributi, a fronte di 1,3 milioni di euro disponibili destinati alla stampa quotidiana e periodica e alla sua distribuzione, alle emittenti televisive e radiofoniche locali, in forza del bando emanato a seguito della pubblicazione della legge 13/2016, in materia di informazione e comunicazione istituzionale. “Altre regioni, come Emilia Romagna e Puglia, che hanno adottato una legge analoga stanno investendo meno– ha dichiarato Manzella in audizione -, ma i risultati del Lazio rendono evidente il bisogno di un miglioramento e di un affinamento delle modalità di assegnazione dei contributi”.
Le 45 domande provengono da 24 enti non profit, dieci emittenti tv, sei emittenti radio, quattro editori stampa quotidiana, un'agenzia di stampa. 32 domande arrivano da Roma, 13 da fuori Roma. Le richieste di finanziamento riguardano progetti per le cinque linee d'intervento previste dal bando così ripartiti: 24 progetti riguardano la linea d'intervento a favore dell'inclusione sociale; sette l'innovazione tecnologica e organizzativa; sette il sostegno all'assunzione con contratti di lavoro a tempo indeterminato e la formazione dei giornalisti stabilmente impiegati; sei progetti rientrano nella linea d'intervento per il potenziamento delle attività d'informazione e comunicazione regionali; un progetto riguarda la linea degli interventi aventi particolare rilievo per determinate comunità locali.
“Questo primo bando – ha proseguito Manzella - è stato messo a punto nella precedente legislatura e la valutazione delle domande pervenute si concluderà nell’arco di tre/quattro mesi, ma già è evidente che i risultati non sono all’altezza delle aspettative, soprattutto se si considera che il settore è in difficoltà e la proposta è stata fatta conoscere anche attraverso l’Associazione stampa romana e con un apposito help desk. Stiamo mettendo a punto un secondo bando rivolto all’editoria on line, con risorse per 300 mila euro, che contiamo di fare arrivare in commissione entro la fine dell’anno”.
A conti fatti, a fronte di 1,6 milioni di euro disponibili, verranno assegnati 500 mila euro di contributi all’editoria tradizionale. Restano 1,1 milioni di euro. “Stiamo valutando la possibilità di incrementare il bando dell’online, settore questo che dà segni di vivacità rilevante e di varare un secondo bando sull’editoria tradizionale”, ha dichiarato a tale proposito Manzella. “Mi domando – ha detto Barillari - se lo strumento dei bandi sia quello giusto, per sostenere l’editoria locale, tanto più che è in contrasto con gli indirizzi dell’attuale governo nazionale che intende eliminare i contributi pubblici all’editoria”.
I lavori della terza commissione sono proseguiti con l’audizione del responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione Lazio, Pierluca Tagariello, sul possibile contratto con la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo previsto dalla legge 13/2016. Tagariello ha riferito che risultano contratti di servizio pubblico regionale della Rai con la Regione Friuli Venezia Giulia e con la Provincia autonoma di Bolzano, a titolo oneroso, per esigenze a carattere linguistico, e che non ci sarebbero altre regioni in situazione analoga. Barillari ha ricordato che oltre alla citata legge regionale 13/2016 c’è anche un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale a prevedere l’avvio di un contratto di servizio nella Regione Lazio. Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche il consigliere
Rodolfo Lena (Pd) e il presidente del Corecom Lazio, Michele Petrucci.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio