In audizione la presidente della Consulta per la salute mentale e il Commissario Straordinario Asl 5

Ascoltata in commissione Salute alla Pisana la presidente Daniela Pezzi sul resoconto 2018.

Sulla Casa della Salute di Palombara Sabina è intervenuto Giuseppe Quintavalle.
Un momento dell'audizione di oggi. 04/02/2019 - “L’assistenza psichiatrica nel Lazio non è per tutti, ad oggi”: questa la forte affermazione della presidente della Consulta regionale per la Salute mentale, dott.ssa Daniela Pezzi, durante la sua audizione di oggi in commissione settima, presieduta da Giuseppe Simeone, sul resoconto 2018. A fronte di uno scenario che vede impoverite le famiglie laziali, secondo la presidente, le carenze di personale (una media del 59 per cento, con punte anche del 79 nella RM3) e di posti letto (circa la metà, poiché ne mancano in tutta la regione ben 274 sui 589 previsti), unite al fatto che la soglia per l'esenzione non è adeguata, visto che è ferma a 20 mila euro, a fronte di regioni come l’Abruzzo in cui è fissata a 30 mila, lasciano fuori molte famiglie dall’assistenza, di cui non possono permettersi di farsi carico in proprio. Tra l’altro si tratta di dati sottostimati, secondo la presidente, almeno nel caso di due AASSLL, RM6 e Frosinone. Per questi motivi la presidente ha detto di aver scritto al prefetto Basilone e di aver poi convocato una conferenza stampa, pur senza esporre i dati, per rispetto istituzionale nei confronti del Consiglio regionale.

Al quadro va aggiunto, ancora a dire della presidente Pezzi, il fatto che la Consulta, peraltro scaduta e al cui rinnovo manca la nomina di tre membri, non venga invitata ai tavoli istituzionali, dovendo reperire sempre con molta fatica le informazioni necessarie, come quelle contenute nel presente rapporto. Per quanto riguarda le strutture accreditate, la presidente ha detto di aver rilevato delle anomalie sul personale, che non si evidenziano agli atti delle AASSLL. A fronte di eccellenze come quella del Policlinico Tor Vergata, ha concluso la presidente, ci sono situazioni deplorevoli come quella del S. Filippo, per quanto riguarda la logistica delle strutture per la salute mentale. Altri temi caldi scaturiti dalla relazione sono quelli del SPDC (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Latina, chiuso da tre anni, e delle Rems, le strutture per i detenuti con problemi psichici.

Il presidente Simeone, premesso che l'audizione di oggi avrà un seguito, si è impegnato a intervenire, anche per il tramite dei due vicepresidenti del Consiglio regionale presenti, presso il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori, per far sì che ci sia al più presto la nomina dei tre membri mancanti della Consulta. Tra i consiglieri, Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia ha lamentato che ad audizioni come questa non sia presente l'assessore, che solo può assumere impegni di tipo amministrativo. “Impietosi” i dati esposti secondo il consigliere della Lega Daniele Giannini, mentre Davide Barillari del Movimento 5 stelle ha chiesto al presidente Simeone che i dati esposti dalla presidente siano resi pubblici. Michela Di Biase del Partito democratico ha ricordato le condizioni in cui la sanità del Lazio è stata trovata dal presidente Zingaretti, elemento che va sempre valutato, a suo avviso, mentre per Rodolfo Lena, anch’egli del Pd, “il problema è il blocco del turn over”; sugli accreditati, a suo avviso, "bisogna continuare a lavorare”; Paolo Ciani del Centro solidale ha infine detto che non è il caso di cedere alla tentazione della polemica politica su questi temi, che riguardano 80n mila cittadini della Regione. All'audizione era presente anche Chiara Colosimo (Fratelli d'Italia).



Alle 16 i lavori proseguono con il Commissario straordinario ASL 5, Giuseppe Quintavalle che ha illustrato l’elenco dei servizi offerti da quella che sarà la Casa della Salute di Palombara Sabina, oggetto della seconda audizione in commissione sanità, presieduta da Giuseppe Simone (FI).

“La Carta dei servizi che oggi viene presentata - ha dichiarato Giuseppe Simeone (FI) - potrebbe aspirare adiventare un modello di riferimento per tutte le Case della Salute del Lazio”.  

Il commissario Giuseppe Quintavalle ha illustrato la ridefinizione del setting assistenziale sul territorio, diventato necessario. La Casa della Salute garantirà continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 12 ore, e sette giorni su sette, fino a raggiungere l’integrazione dei servizi sanitari a quelli di assistenza sociale. Ci saranno ambulatori interdisciplinari, dedicati anche alla prevenzione e alla diagnostica.  Si è passati per tre step principali (in via di definizione): l’adeguamento e messa in sicurezza della struttura esistente, reclutamento del personale e dotazione tecnologica per la diagnostica di ultima generazione; saranno assicurate così tutte le prestazioni di cura primaria per far fronte ai codici bianchi e di conseguenza limitare gli accessi al pronto soccorso.

Molti gli interventi dopo l’illustrazione del Commissario straordinario della Asl, infatti, Chiara Colosimo (Fi) ha invitato il commissario e la giunta regionale a dare i tempi di realizzazione, “affinché - ha chiosato la consigliera -  un progetto così bello e efficace non rimanga un libro dei sogni”. Sempre sulla tempistica è intervenuto il consigliere Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), il quale ha anche aggiunto quanto sia importante spiegare bene ai cittadini “cosa è” e “cosa farà” la Casa della Salute.  Sul crono programma il consigliere Eugenio Patanè ha dichiarato: “nella scorsa audizione c’erano degli step da superare: la disponibilità dei medici di base, l’adeguamento dell’edificio e il centro Rems, se è tutto superato occorre passare alla fase due, ovvero alla realizzazione e – ha aggiunto – è importnate l’informazione ai cittadini su quelli che sarà la Casa della Salute”. Dello stesso tenore l’intervento di Paolo Ciani (Centro solidale per Zingaretti), puntando soprattutto l’attenzione alla risoluzione del centro Rems.  

A seguire l’intervento di alcuni amministratori locali, tra i quali il sindaco del comune di Palombara Sabina, Alessandro Palombi che ha espresso parole di apprezzamento per il progetto, ma anche dichiarato “la necessità di avere un calendario sui tempi di realizzazione, perché i cittadini hanno bisogno di risposte concrete”.  

Al termine dell’incontro, il presidente della commissione sanità, Giuseppe Simeone in accordo con il commissario straordinario Asl 5, Giuseppe Quintavalle, ha condiviso la necessità di riconvocare la seduta a 90 giorni per gli aggiornamenti dell’iter e rispondere così alle istanze dei presenti.  

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio