Ok in seconda commissione a risoluzione con osservazioni e proposte per le politiche europee
Via libera definitivo anche alla proposta di legge n. 93 con gli emendamenti sulle disposizioni finanziarie.
19/02/2019 - La commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da Alessandro Capriccioli (+ Europa Radicali), ha approvato oggi all’unanimità due importanti provvedimenti relativi alle politiche europee, illustrati entrambi dal presidente. Si tratta della proposta di legge n. 93 “Modifiche alla Legge Regionale 9 febbraio 2015 n. 1 – Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio”, a firma dello stesso Capriccioli, e della Risoluzione sull'ordine del giorno n. 04/2018 concernente il Quadro finanziario pluriennale, sulla politica di coesione e sulla politica agricola comune UE 2021-2027, adottato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunite a Reggio Calabria il 29 ottobre 2018.
Per quanto riguarda la proposta di legge n. 93, già illustrata nelle sedute precedenti, la commissione ha approvato definitivamente il provvedimento che, dopo il passaggio in commissione Bilancio, necessitava di un’ultima votazione per inserire la dotazione finanziaria. Oggi, quindi, sono stati approvati due emendamenti a firma dell’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore, che stanziano 50mila euro per l’anno 2019 e 100mila per ciascuna annualità 2020 e 2021 e che serviranno a finanziare le attività previste all’articolo 15 della proposta. Si tratta di concessione di contributi per “promuovere e rafforzare, soprattutto tra i più giovani e in ambito scolastico e universitario, la conoscenza della storia dell’idea di Europa, della storia dell’integrazione europea, della cultura europea nella cittadinanza e dei valori comuni europei nonché delle opportunità offerte dai programmi dell’Unione europea”. Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula consiliare.
La risoluzione approvata oggi, invece, fa proprie molte delle osservazioni critiche che sono state poste con un ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunite a Reggio Calabria il 29 ottobre 2018 e che riguardano il Quadro finanziario pluriennale, la politica di coesione e la politica agricola comune dell’Unione europea per il periodo 2021-2027. “Complessivamente – ha detto Capriccioli – risultando molto sminuito il ruolo delle Regioni e insufficienti i fondi strutturali e le politiche di coesione, facciamo nostre queste osservazioni e le trasmettiamo al presidente e alla Giunta regionale affinché possano adoperarsi in tutte le sedi istituzionali per evitare che ciò accada”.
Nel dettaglio, il documento contiene critiche alla Commissione europea su tre ambiti delle politiche europee:
a) Con riferimento al pacchetto di misure relativo al
Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, numerose sono le osservazioni negative, prima su tutte quella che ritiene le risorse finanziarie stanziate nella proposta di bilancio della Commissione non adeguate a conseguire sia gli obiettivi stabiliti nei Trattati – tra i quali la coesione economica, sociale e territoriale – sia a rendere l’Europa competitiva a livello globale;
b) Con riferimento alla
Politica di Coesione UE 2021-2027, nella risoluzione si esprime preoccupazione per la riduzione del 10% dei fondi rispetto alla programmazione precedente e si esprime “contrarietà alla riduzione dei tassi di cofinanziamento dell’Unione europea, che non fa che aumentare la pressione sui bilanci nazionale e regionali”. Viene chiesto alla Commissione di escludere i cofinanziamenti nazionali e regionali dalle regole del Patto di Stabilità, “affinché si eviti la situazione paradossale in cui le regioni avranno risorse finanziarie da spendere, ma non potranno farlo”;
c) Con riferimento alla
Politica Agricola Comune UE 2021-2027, si criticano i tagli sul bilancio, ritenendo irragionevoli le decurtazioni che vanno dall’11% per il FEAGA al 28% per il FEASR e al 13% per il FEAMP. Si esprime contrarietà anche al modello di governance delineato nella nuova proposta legislativa della Commissione, dal quale risulta depotenziato il ruolo chiave che avevano le Regioni nella gestione dei Piani. “Tale modello – si legge nel documento – entrerebbe in contrasto con il principio di sussidiarietà che prevede che le funzioni vengono svolte al livello in cui possono assicurare la migliore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa” e potrebbe anche “risultare incompatibile con l’Ordinamento costituzionale italiano, atteso che dalla riforma del titolo V sono stati decentrati sul livello regionale la maggior parte delle decisioni in materia agricola”.
La risoluzione sarà inviata anche ai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, al Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e al Comitato delle Regioni.
Hanno dato voto favorevole ai due provvedimenti, oltre al presidente Capriccioli, i consiglieri Enrico Cavallari (Misto), Marietta Tidei ed Eleonora Mattia (entrambe del Pd).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio