Commissione V, ok a piano beni e servizi culturali. Audizione su libreria Gremese
Dopo aver ascoltato gli editori sul caso della chiusura della libreria in via Belsiana, la commissione ha votato la pdc n. 27.
25/03/2019 - La commissione V - Cultura, spettacolo, sport e turismo - del Consiglio regionale, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, ha espresso oggi il proprio parere, favorevole, alla proposta di deliberazione consiliare n. 27, “Legge regionale 24 novembre 1997, n. 42 – Piano triennale di indirizzo in materia di beni e servizi culturali 2019-2021”, dopo aver approvato anche l’emendamento di natura finanziaria licenziato la scorsa settimana dalla commissione Bilancio. Presenti, al momento del voto, oltre al presidente Ciacciarelli, le consigliere Corrotti (Lega), De Biase e Leonori (entrambe del Pd), in quanto la consigliera Gaia Pernarella (M5s) aveva abbandonato la seduta, dopo aver manifestato contrarietà alla circostanza che a garantire la presenza del numero legale erano le minoranze.
In precedenza, si era tenuta una audizione sulle problematiche inerenti la libreria Gremese, sita in via Belsiana, 22, in immobile di proprietà del Comune di Roma. La consigliera Corrotti, richiedente l’audizione, ne ha illustrato le motivazioni a partire dal più recente episodio, cioè la chiusura avvenuta il 7 ottobre scorso della sede della libreria per una infiltrazione di acqua dovuta a mancanza di manutenzione da parte di Roma capitale.
La vicenda però, come hanno spiegato gli editori titolari dell’esercizio, Alberto e Antonio Gremese, della casa editrice omonima, ha origine addirittura alla fine degli anni 80, quando il locale fu aggiudicato a loro in seguito a procedura regolare, cui però non poté far seguito inizio immediato dell'attività commerciale a causa del diniego di autorizzazione da parte comunale all'utilizzo commerciale del locale. In seguito a un ricorso vinto dagli editori, l'attività ebbe infine inizio e gli stessi titolari attraverso una transazione, rinunciarono a risarcimento per il ritardo dell’inizio dell’attività, in cambio della possibilità di sfruttare i locali, oltre che come negozio, anche come sede di incontri culturali. Questo però non fu possibile a causa della perdurante occupazione abitativa (peraltro sine titulo, a detta dei Gremese) del piano superiore, quello da destinare a caffè letterario. La recente infiltrazione d’acqua che ha causato i danni e la chiusura dell’esercizio ha costituito quindi solo l'episodio finale di questa annosa vicenda.
Al presidente Ciacciarelli, che ha chiesto in cosa la Regione possa essere utile ai fini di questa, i Gremese hanno risposto chiedendo un intervento presso le autorità capitoline, per questa situazione che incide su un patrimonio culturale ubicato in pieno centro di Roma. La dott.essa Cinzia Guido, assessore alla Cultura del Municipio I di Roma capitale, a sua volta ha riferito che l'immobile in questione appartiene al patrimonio disponibile e pertanto a Roma capitale, ma il Municipio I ha sicuramente competenza sulla destinazione d'uso dello stesso: in questo senso, ha proseguito, si sta procedendo ad accertare l'esatta situazione autorizzativa. Anche il presidente del gruppo Noi con Salvini di Roma capitale, Maurizio Politi, ha detto di ritenere la situazione di tale gravità da richiedere un gesto da parte della Regione, che richiami Roma capitale alle proprie responsabilità.
Per la consigliera Leonori, in quanto patrimonio disponibile, l'immobile in questione dovrebbe essere coperto da assicurazione contro i danni e comunque, anche in caso negativo, Roma capitale ne dovrebbe rispondere in quanto proprietario. Leonori ha chiesto comunque una nota scritta agli editori per agevolare la Regione nella sua eventuale azione in difesa delle loro ragioni, richiesta cui si è associato il presidente della commissione, seppur in mancanza di una competenza regionale diretta nella vicenda, come anche Laura Corrotti ha riconosciuto.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio