Beni comuni, prime audizioni in Commissione sulla proposta di legge
Labsus, Retake e Forum terzo settore hanno esposto oggi le loro valutazioni e le loro proposte sulla normativa illustrata il primo aprile scorso.
08/04/2019 - Ascoltati oggi in commissione prima del Consiglio regionale del Lazio i rappresentanti di Retake, Labsus e Forum Terzo settore in merito alla proposta di legge regionale n. 128, concernente "Promozione dell'amministrazione condivisa dei beni comuni". Un apprezzamento generale per la proposta, che era stata illustrata nella precedente seduta della commissione del primo aprile scorso, è quello che emerso dall’audizione, con il suggerimento di porre attenzione particolare su punti specifici della normativa, da parte delle tre associazioni intervenute.
Il rappresentante di Labsus ha ricordato come all’origine dell’associazione sia stato, nel 1997, il fatto di trarre ispirazione dal concetto di sussidiarietà orizzontale, che poi sarebbe stato recepito ed elevato al rango costituzionale con la riforma del 2001. Lo spirito di questa proposta di legge va esattamente in questa direzione, secondo Labsus, che ha già un’esperienza di lavoro in questo campo con il Comune di Bologna. Nel Lazio, ha proseguito il suo rappresentante, Latina, Civitavecchia e Pomezia hanno condotto esperimenti in questo ambito. Mentre a livello regionale, Puglia e Liguria hanno fatto qualcosa in tal senso. Meritevole in questa proposta, a parere di Labsus, che esprime il suo apprezzamento per essa, è che impegni la Regione nell'amministrazione dei beni comuni, a patto tuttavia che la normazione regionale non scenda troppo nel dettaglio, limitandosi piuttosto a un'opera di infrastrutturazione a beneficio degli enti di livello minore. La parte della proposta che prevede vantaggi economici, sostegni e contributi per la realizzazione degli interventi di cura, rigenerazione, valorizzazione e gestione dei beni comuni (articoli 8 e 9) va considerata con attenzione, ha concluso il rappresentante di Labsus, soprattutto per armonizzare le tempistiche tra Regione e comuni.
A seguire, intervenuto il rappresentante di Retake Roma, associazione nasce nel 2009 con intenti di contrasto del degrado urbano, che nel 2018 solo a Roma ha realizzato circa 600 interventi, e si prefigge lo scopo di favorire integrazione sociale e crescita civile attraverso gli interventi di riqualificazione urbana, che vogliono non sostituirsi a quelli istituzionali ma richiamare le istituzioni al loro compito di istituto. Molto importanti per Retake, che suggerisce un nuovo e diverso utilizzo degli Urp è delle conferenze di servizi, sono specialmente gli articoli 3 (ambito di applicazione) e il 4, quello che promuove la formazione sia per le istituzioni sia per i cittadini per diffondere la cultura della collaborazione civica e per sviluppare le relative competenze; ma anche il 6, che prevede l’adozione da parte della Giunta regionale di un regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni ed elenca i princìpi ispiratori delle linee guida per l’adozione da parte degli enti locali dei rispettivi regolamenti. Sottolineata infine da Retake l’importanza dell’attività di formazione anche a livello scolastico.
Il Forum terzo settore, in conclusione, ha segnalato il problema della manutenzione e della guardiania dei beni pubblici in regime di patrimonio indisponibile, portando l’esempio di quelli sottratti alle mafie, il cui abbandono è due volte più grave, visto il valore di testimonianza nella lotta alla criminalità che essi portano; il rappresentante del Forum, che ha espresso comunque apprezzamento per la proposta, ha ricordato comunque anche l’importanza dei beni immateriali, come, ad esempio, la memoria da conservare e da tramandare.
Dai consiglieri presenti all’audizione è emerso interesse soprattutto per lo spunto uscito dall’audizione che riguarda la questione dei finanziamenti e delle relative tempistiche, che, si è ammesso, possono presentare delle discrasie tra i diversi livelli di governo del territorio. Questo si può risolvere, è stato detto, ispirandosi ad esempio al modello che è stato impostato a proposito del cinema, di finanziamenti con differenti periodizzazioni.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio