Piano triennale turismo, al via ciclo di audizioni
Mobilità, promozione, formazione e abusivismo le maggiori criticità segnalate.
02/07/2019 - Al via oggi in Commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Cicciarelli, il ciclo di audizioni sul Piano turistico triennale 2019-2021 della Regione Lazio.
Mobilità, promozione, formazione e abusivismo le maggiori criticità segnalate dalle numerose sigle intervenute.
Per la
CNA, rappresentata dal vice presidente turismo Stefano Albano, occorre migliorare la qualità dei trasporti e dei servizi, indirizzare le risorse verso gli
educational tour (viaggi per far conoscere destinazioni e offerte turistiche alla stampa e operatori del settore), sostenere la formazione soprattutto riguardo alla lingua inglese, contrastare l’abusivismo. “Dobbiamo ridurre, concentrarci su alcune tematiche”.
L’abusivismo è stato fra i punti salienti dell’intervento di Gianluca De Gaetano, vice direttore
Federalberghi Roma e Lazio: “le nostre imprese non sviluppano redditività adeguata, non c’è più equilibrio fra costi e ricavi”, inoltre occorre “attrarre un turismo alto spendente - Roma sta diventando un territorio low cost - valorizzando strumenti come il Convention Bureau”, ha detto. Oltre a sostenere la formazione continua, per De Gaetano occorre aggiornare la legge regionale sul turismo il cui impianto è quello del 2007.
Formazione e abusivismo i temi anche del presidente turismo
Confesercenti Roma e Lazio Claudio Cuomo, ma “cercando i veri abusivi totali”. “L’abusivismo è anche fra le agenzie di viaggio”, gli ha fatto eco Cinzia Renzi, presidente Confesercenti
Assoviaggi, che ha invitato inoltre a puntare sull’”incoming di prossimità” e sull’offerta di convenzioni per la destagionalizzazione e i trasporti.
Francesca Duimich di Confesercenti
Federagit (la federazione delle guide turistiche) ha parlato di “over tourism” in particolare per i Musei Vaticani, Colosseo e Fontana di Trevi: “bisogna intervenire sull’immagine internazionale di ciò che c’è da vedere. Tutto il resto è sotto visitato”, segnalando le possibilità di appeal all’estero del Cammino di S. Tommaso d’Aquino e le forti criticità della mobilità regionale e del piano pullman di Roma.
Mobilità la problematicità principale anche per
Unindustria, rappresentata da Stefano Fiori, presidente sezione Turismo e Laura Italiano, che ha suggerito di organizzare incontri periodici per monitorare l’andamento del Piano triennale.
Per Antonella Fortezza, Relazioni Istituzionali di
Confcommercio Lazio e Roma, le risorse a disposizione non sono sufficienti e adeguate.
Presente anche il
Sindaco di Casperia Marco Cossu. Anche per il primo cittadino del comune in provincia di Rieti insignito della bandiera arancione (riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano) la viabilità è fra le maggiori criticità. Occorre inoltre “far conoscere all’interno del Lazio il Lazio stesso” e “far capire che non tutta la provincia di Rieti è stata distrutta dal terremoto”. Cossu ha poi proposto di inserire nella legge regionale sui cammini di fede il “percorso dei Bianchi”, un cammino storico di un movimento religioso del Trecento i cui aderenti, vestiti di bianco, si spostavano di città in città al seguito di crocefissi, che trova il suo fulcro ad Assisi ma che nel Lazio trova a Leonessa, Rieti, Montebuono e Poggio Mirteto tappe significative. Infine, per Cossu bisogna iniziare la valorizzazione dei piccoli comuni a partire dai borghi di qualità dove il turismo ha già delle radici, come appunto i comuni bandiera arancione e quelli inseriti fra i Borghi più belli d’Italia.
“Le risorse non sono mai sufficienti. Gli obiettivi del Piano sono piuttosto puntuali, non eccessivamente ambiziosi ma sicuramente concreti”, ha detto
Marta Leonori (Pd) auspicandone l’approvazione in tempi “non lunghissimi perché la Regione ha bisogno di aggiornare la strategia. Il percorso che inauguriamo oggi ci ha dato degli spunti come audire il settore trasporti, insieme alla commissione competente”.
Riguardo a Roma, per
Valentina Grippo (Pd) “è uno strumento per il resto della regione” ma “il cosiddetto turismo esperienziale (dove le esperienze ed attività offerte possono indurre il turista a tornare nelle destinazioni già visitate,
ndr) non c’è. A Roma due turisti su tre non tornano”, senza considerare che la permanenza è di poco più di due giorni.
“Condivido le critiche sulle risorse molto esigue, è uno dei punti sui quali abbiamo riflettuto ampiamente. Con un documento unanime chiederemo alla Giunta di poter inserire un piano di investimenti seri”, ha detto il presidente
Ciacciarelli che ha annunciato altre audizioni con un nutrito parterre di associazioni.
Tra le altre sigle presenti, Confartigianato, Federlazio e la consigliera Marietta Tidei (Pd).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio