Sep Pontinia, audizione in commissione decima sulle prospettive
Presenti i comitati dei cittadini, gli amministratori provvisori dell'azienda, Arpa Lazio e le AA.SS.LL. La situazione dovrebbe migliorare nei prossimi mesi, è emerso dai lavori.
24/09/2019 - Audizione molto partecipata oggi sulla delicata situazione dell’Impianto di compostaggio SEP di Pontinia (Lt) in commissione decima del Consiglio regionale. Il presidente Marco Cacciatore ha premesso che in questa sede non ci si sarebbe potuti occupare di altro che delle prospettive di funzionamento di questo impianto, attualmente sotto sequestro e sottoposto ad amministrazione giudiziaria dopo un’operazione di polizia del giugno scorso, dal momento che le competenze sull’inquinamento appartengono ad altra commissione consiliare. L'amministrazione giudiziaria dell'azienda ha comunque annunciato un miglioramento della situazione dei miasmi nei prossimi mesi.
La parola è stata data anzitutto ai comitati di cittadini: per Altobelli de “Il fontanile” di Sonnino la situazione non è cambiata, perché sono stati interrotti gli sversamenti ma la situazione è sempre ai limiti della vivibilità. Secondo Musilli de “Il Boschetto-Gricilli-Macallè” di Priverno le uniche azioni nei confronti della Sep sono state della magistratura ma i disagi per i cittadini proseguono. Cosa vuole fare la Regione di fronte a un problema che è diventato di ordine pubblico, è il suo quesito. Per Pisano del Comitato salute e ambiente di Pontinia “non si è mai usciti dalla fase dell'emergenza”, il che denuncia un difetto di pianificazione da parte delle istituzioni pubbliche. La sep non è in grado di sostenere il processo, secondo Pisano, come dimostrano i due incendi e le svariate chiusure, quindi va bloccata, a suo avviso. Anche per Cellini, del comitato Mazzocchio di Pontinia solo la magistratura ha operato, nell'inerzia della politica. Purtroppo dopo l'operazione giudiziaria nulla è cambiato dal punto di vista dei miasmi, quindi la revoca dell'autorizzazione integrata ambientale è la sola via, ha detto. Patrizia Sperlonga, vicesindaco di Pontinia, ha chiesto una tempistica precisa, perché finora le autorità sono state evasive. Anche per lei, se non ci sono le condizioni per cui la Sep possa lavorare senza produrre disagi per la cittadinanza, deve essere chiusa. Il sindaco di Sonnino, De Angelis, ha testimoniato che anche a Sonnino le problematiche vengono percepite nettamente e ha insistito sul problema dei costi per i comuni nel servizio di smaltimento rifiuti. Anche per Rossi, consigliere comunale di Priverno, la situazione è ormai insostenibile.
Il presidente, precisato che quando entrano in campo le gestioni giudiziarie, come in questo caso, la politica deve farsi da parte, ha poi chiamato a intervenire i responsabili dell’attuale gestione della Sep, la seconda nella storia dell’azienda. L’amministratore giudiziario Carmen Regina Silvestri ha riferito come, dopo un inizio difficile, anche perché coinciso con il periodo estivo, nei prossimi mesi dovrebbe registrarsi un sensibile miglioramento, poiché si sta entrando nella fase in cui si interviene sulla parte della lavorazione che produce i cattivi odori. L'ingegner Petrucciani, direttore dell'impianto, ha confermato le difficoltà iniziali dovute al periodo estivo e al carente stato di manutenzione in cui è stato trovato l'impianto stesso. Anche Petrucciani ha annunciato per i prossimi mesi i probabili primi effetti positivi dell'attività intrapresa, precisando però che non si possono assimilare automaticamente le molestie olfattive ai danni alla salute, sulla base della documentazione esistente. Marco Lupo, direttore di Arpa Lazio, presente insieme alla responsabile di Arpa Latina Fabozzi, ha respinto le accuse di inerzia per quel che concerne la parte tecnica, dicendo che Arpa già a inizio anno, quindi prima del sequestro, aveva dato parere negativo all’attività dell'azienda.
Tra i consiglieri, per Angelo Tripodi della Lega non si è toccato un punto importante, quello dei danni ai terreni della zona, che è a forte vocazione agricola, per gli sversamenti inquinanti. Cacciatore gli ha ricordato però quanto premesso all’inizio sul tema della competenza di questa commissione. Tripodi ha puntato il dito contro le amministrazioni di centrosinistra nonché la Regione, che non ha fatto che incrementare il carico dell'impianto. Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle ha concordato sul fatto che Sep abbia funzionato male e anche sull’anomalia, già rilevata da Tripodi, costituita dal fatto che ciononostante Sep compaia ancora nel nuovo piano rifiuti. Pernarella ha anche lamentato l’assenza oggi sia dell’assessore che del responsabile del settore della Regione. “Incompatibilità con il territorio” è quella che emerge nel caso di Sep, secondo Giuseppe Simeone, da questa audizione; se occorre troppo tempo per ovviare alle criticità è più opportuno chiudere per riaprire dopo l'adeguamento. Non vale neanche come argomento il fatto che la Regione abbia carenza di impianti, ha concluso il consigliere di Forza Italia. Salvatore Lapenna del Partito democratico ha riconosciuto il ruolo dei comitati e la necessità, in caso le criticità non siano superabili, di prendere in esame l’ipotesi della chiusura. No alla politicizzazione del problema però da parte del consigliere, per il quale i sindaci sono sempre e comunque dalla parte dei cittadini. Decisivo resta il tema dei controlli, per Laura Cartaginese di Forza Italia. Presente alla audizione anche il consigliere Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia e le aziende sanitarie locali di Latina, Rm2 e Rm6.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio