Tre proposte di legge di protezione ambientale presentate in commissione Ottava
Laurentino Acqua acetosa e Monti Simbruini le aree interessate dalle proposte di legge a firma Patanè; la nuova perimetrazione del Parco dei Monti Simbruini e Monti Ernici è prevista in quella di Blasi.
03/10/2019 - L’illustrazione di tre proposte di legge è stata all’ordine del giorno della seduta odierna della commissione ottava, Agricoltura e ambiente, presieduta da Valerio Novelli. La proposta n. 180, “Ampliamento della Riserva Naturale del Laurentino Acqua Acetosa”, e la n. 181, “Ampliamento Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini”, entrambe del 10 settembre 2019, sono state illustrate da Eugenio Patanè, del Partito democratico, mentre la proposta n. 155 del 22 maggio 2019, "Modificazione della perimetrazione del Parco naturale regionale dell'Appennino Monti Simbruini e Monti Ernici", è stata illustrata da Silvia Blasi, del Movimento 5 stelle. Il valore, oltre che ambientale, anche economico della tutela e valorizzazione del territorio, con ricadute sull’industria del turismo in particolare, è stato il dato su cui entrambi i consiglieri hanno insistito; di “un’anima ambientalista” di questa legislatura, che si sta palesando nei lavori di questa commissione, ha parlato il presidente Novelli.
Per quanto riguarda le prime due proposte di legge, Patanè ha fatto una premessa generale, dicendo che queste rientrano, con altre già approvate o ancora da esaminare, in un ambito più generale di tutela e valorizzazione del territorio cui è arrivato il momento di porre mano in modo organico, a suo avviso. Per quanto riguarda poi le proposte nel dettaglio, la n. 180 interessa un’area di circa 152 ettari nel municipio IX di Roma capitale, che ospita beni di interesse, oltre che naturalistico, anche archeologico e che andrebbe a costituire, insieme alle adiacenti aree già protette di Decima Malafede e Fosso della Cecchignola (di recente istituzione), un polmone verde che si estenderebbe fino ai confini con la tenuta presidenziale di Castel porziano. La seconda proposta a firma Patanè riguarda invece il territorio del comune di Arsoli, che è adiacente ai monti Lucretili e presenta una notevole eterogeneità di specie animali e vegetali a quote basse, mentre è più omogeneo alle alte quote.
D’accordo sulle premesse generali di Patanè, Silvia Blasi ha poi illustrato la proposta n. 155, che vuole intervenire per estendere la tutela dell’area dei monti Simbruini ai monti Ernici, con lo scopo prevalente di proteggere gli esemplari di orso bruno marsicano, presenti in alcune decine nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma che sconfinano continuamente alla ricerca di cibo fuori dai confini del Parco, nel Lazio in particolare nel territorio dei comuni di Sora, Guarcino, Veroli, Alatri. Questo sconfinamento in territori privi di protezione li mette a rischio di sopravvivenza, come confermato da episodi del recente passato, soprattutto per opera dell’uomo. In particolare, grave sarebbe la perdita di esemplari femmina, che ammontano solo a 14, ai fini riproduttivi e quindi della conservazione della specie. Questa proposta, per la quale Blasi ha auspicato una condivisione generale, andrebbe a coronare una serie di tentativi operati in passato in modo infruttuoso (varie delibere regionali e anche una proposta di legge non discussa però, nella passata consiliatura), tanto più che la protezione dell’orso bruno è anche sancita in una direttiva europea, la cosiddetta "Habitat" (n. 92/43/CEE), del 1992.
Alla seduta era presente anche la consigliera Laura Cartaginese di Forza Italia.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio