In Commissione Cultura approvate all'unanimità le nuove norme sui servizi culturali regionali
Restano da approvare le disposizioni finanziarie, il titolo e l'ultimo articolo sull'entrata in vigore della legge.
03/10/2019 - La Commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, ha approvato oggi all’unanimità l’articolato relativo alla P.L. n. 163 di iniziativa di Giunta sulle nuove norme in materia di servizi culturali regionali che andranno ad abrogare la legge regionale 24 novembre 1997, n. 42 (Norme in materia di Beni e Servizi Culturali del Lazio) e successive modifiche e disposizioni varie in materia di valorizzazione culturale.
Resta da approvare la norma relativa alle disposizioni finanziarie, che dovrà affrontare il consueto passaggio in Commissione Bilancio, dopo il quale verranno esaminati il primo articolo relativo al titolo e il 35° e ultimo sull’entrata in vigore della legge.
Il capo di Gabinetto Albino Ruberti per la Giunta, ha accolto, talvolta riformulandoli, numerosi emendamenti presentati dalle consigliere Marta Leonori (Pd) e Gaia Pernarella (M5S) ma anche altri a firma Marietta Tidei e Valentina Grippo (Pd), Francesca De Vito (M5S), nonché del presidente Ciacciarelli (presentati insieme ad altri due componenti del Gruppo Misto, Antonio Aurigemma e Adriano Palozzi).
Fra gli emendamenti votati, passa da 10 a 20 anni il vincolo di inalienabilità e di cambio di destinazione d’uso nel caso di concessione di contributi o altre agevolazioni per gli interventi edilizi e da 3 a 5 anni quello per l’acquisto di attrezzature o altri beni mobili, mentre il Comitato degli istituti culturali regionali, organo di consultazione della Giunta, sarà composto da 7 membri (e non 5).
Illustrata in Commissione Cultura lo scorso giugno, la proposta di legge accoglie anche le osservazioni espresse a luglio da circa trenta fondazioni, istituti, archivi, musei e biblioteche del Lazio, in una folta audizione alla Pisana dove erano presenti anche la Direzione Generale Archivi del Mibac e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio.
Fra queste, l’inserimento di istituti culturali che hanno un patrimonio immateriale purché permanente. Fra i requisiti per accedere all’organizzazione museale regionale, occorre infatti ora “disporre di collezioni museali permanenti ovvero di apparati e installazioni interpretative, anche multimediali, del patrimonio culturale, scientifico e naturalistico da destinare alla pubblica funzione”, cassando la precedente previsione di dubbia interpretazione di disporre di un “consistente patrimonio”.
Alla seduta odierna hanno preso parte anche le consigliere Michela Califano (Pd, in sostituzione di Grippo) e Laura Corrotti (Lega).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio