In commissione Sanità due audizioni su assistenza domiciliare e su sindrome ADHD
Intervenuti i rappresentanti di Vivisol, Anafi, Osa, Medicasa e dell’Associazione italiana famiglie ADHD.
08/10/2019 - La commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), si è riunita oggi per due audizioni dedicate a problematiche assistenziali. Nella prima, chiesta dalla consigliera Chiara Colosimo (FdI), si è parlato di assistenza domiciliare integrata con i rappresentanti delle aziende 'home care' Vivisol (Roberto De Cani e Riccardo Sonnino) e Medicasa (Stefano Rossini) e delle cooperative Anafi (Loredana Collalti) e Osa (Francesco Giuffrida). E’ intervenuto anche l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. Nella seconda audizione, chiesta dal consigliere Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), sono intervenute Patrizia Stacconi, presidente di Aifa Onlus (Associazione italiana famiglie ADHD) e Cristina Lemme, referente dell’associazione per il Lazio), che hanno illustrato le problematiche relative alla presa in carico sanitaria, sociale e lavorativa delle persone affette da ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività). Sono intervenuti anche Giovanni Farinella della direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria e Tiziana Biolghini della direzione regionale per l’inclusione sociale.
Nel corso della prima audizione, Chiara Colosimo ha contestato il quadro generale positivo emerso sull'assistenza domiciliare, citando due episodi specifici portati alla sua attenzione da due famiglie laziali, che hanno messo in evidenza il ritardo o l’assenza di intervento da parte delle strutture sanitarie pubbliche territoriali. La consigliera di Fratelli d'Italia ha sottolineato come in questi casi “non è accettabile parlare di piccoli numeri, perché si parla di casi umani, di persone”, per le quali il dovere dell’amministrazione è rendere efficaci gli strumenti a disposizione, senza ulteriori disagi “per chi ha già problemi gravi”. L’assessore D’Amato, condividendo l’impostazione di “lavorare sulla qualità delle prestazioni” per garantire a tutti un servizio sanitario efficiente, ha spiegato che a tal fine la Regione ha predisposto la procedura degli accreditamenti per questo tipo di servizi, “proprio per garantire la massima qualità ai cittadini”. Inoltre, D’Amato, ha annunciato che è stato implementato anche lo stanziamento di risorse per queste finalità, con circa 60 milioni di euro in più per il prossimo triennio. “Risorse che non devono servire solo ad aggiornare il tariffario – ha precisato l’assessore – ma che devono essere utilizzate anche per allargare la platea degli assistiti”. Antonello Aurigemma (gruppo Misto), nel condividere le osservazioni di Colosimo, ha chiesto all’assessore di valutare la possibilità di comminare sanzioni disciplinari ai dipendenti della sanità regionale responsabili dei disagi arrecati ai cittadini.
Nella seconda audizione, le rappresentanti di Aifa onlus hanno chiesto alla Regione di intervenire per colmare una lacuna nazionale che ha eliminato la sindrome ADHD dai protocolli di presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia. Opinione condivisa da Ciani e da Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), la quale ha chiesto a Farinella di riprendere il percorso interrotto sul finire della scorsa consiliatura con lo spacchettamento delle funzioni sanitarie da quelle delle politiche sociali, per risolvere il problema della presa in carico da parte del sistema sanitario di una serie di pazienti che oggi trovano notevoli difficoltà anche burocratiche.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio