Ufficio Europa, cosa cambia con la nuova delibera di Giunta
Presentato alle commissioni Bilancio e Affari europei il nuovo modello organizzativo: più vicini ai Comuni e alle associazioni.
22/10/2019 - Una rete di “punti Europa” da diffondere nei Comuni, attraverso un accordo con l’Anci, sei sportelli nelle Province del Lazio, gestiti da personale regionale. In più viene arricchito il portale web
www.lazioeuropa.it, che deve diventare il primo strumento di informazione. Una rete attraverso la quale l’Ufficio Europa della Regione vuole essere più vicino alle amministrazioni e alle associazioni sindacali e datoriali.
Questo l’intento della delibera di Giunta regionale 561, illustrata oggi nell’audizione con le commissioni Bilancio e Affari europei, presiedute rispettivamente da
Fabio Refrigeri e
Alessandro Capriccioli.
Una rete capillare, insomma, che avrà il compito intanto di informare, ma anche di raccogliere i fabbisogni dei territori e formare il personale dei Comuni, creando reti dei soggetti interessati ai vari progetti. Un ruolo importante, in questo senso, dovrà avere anche il Consiglio regionale, con la commissione e la segreteria tecnica Europa.
Sullo schema organizzativo presentato hanno avanzato molte perplessità le consigliere
Valentina Corrado e
Silvia Blasi (M5s) che hanno evidenziato come le risorse effettivamente impegnate siano molto poche rispetto agli stanziamenti e le difficoltà, soprattutto per carenza di personale, che hanno le amministrazioni comunali per partecipare ai bandi regionali e ancor di più per accedere ai progetti gestiti direttamente dalla Commissione europea. La consigliera Blasi ha chiesto, inoltre, di poter entrare nel merito nella nuova programmazione 2021-27 dei fondi europei.
Gino De Paolis (Lista ZIngaretti), da parte sua a teso a chiare il ruolo dei consiglieri regionali che non possono intervenire direttamente nell’elaborazione e nella presentazione dei progetti. Ruolo chiarito anche da
Marta Leonori (Pd) che ha messo in evidenza il compito della commissione Affari europei nell’indirizzo e nella programmazione.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio