Edilizia popolare: assessore Valeriani e dg Ater in commissione Politiche abitative
L'audizione è stata richiesta da Fabrizio Ghera (FdI) che ha presentato un'interrogazione sul tema.
22/10/2019 - L’assessore regionale alle Politiche abitative, Massimiliano Valeriani, e il direttore generale dell’Ater, Andrea Napoletano, sono stati ascoltati oggi in commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), sull’accordo triennale Ater-Invitalia siglato lo scorso settembre per la gestione delle gare di appalto per la realizzazione di 709 nuovi alloggi popolari del piano triennale presentato nell’aprile scorso da Ater Roma.
Si tratta del recupero di strutture incompiute o scheletri urbani, che rientra nel programma di housing sociale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che permetterà di migliorare e allargare l'offerta di edilizia residenziale sociale nel Paese, attraverso la realizzazione di interventi di riorganizzazione e rigenerazione urbana. Il programma si pone infatti come obiettivo, quello del “consumo di suolo zero”, prevedendo soltanto in modo residuo la costruzione di nuovi immobili.
Il Programma elaborato dal Mit rientra nel più vasto piano decennale per l’edilizia residenziale finanziato con 250 milioni di euro ripartiti sul territorio nazionale in base alle necessità provenienti dalle singole Regioni.
Con questo accordo, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia pubblica del comune di Roma (Ater) ha affidato all’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia), nella sua funzione di centrale di committenza (di cui ha competenza già dal 2012), l’indizione e la gestione di tutte le procedure di aggiudicazione dei contratti, le prestazioni di servizi e l’acquisto di beni e forniture destinati all’Ater.
Secondo i firmatari e l’assessorato regionale, l’accordo costituisce un importante strumento di efficientamento, fondamentale soprattutto per accelerare il Piano Triennale.
Critici Fratelli d’Italia, con
Fabrizio Ghera, capogruppo di FdI nonché vice presidente della Commissione Urbanistica e quella speciale sui piani di zona per l'edilizia economica e popolare nella Regione, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione nonché la richiesta di questa audizione. Ghera ha chiesto come Invitalia sia in grado di svolgere gli adempimenti più velocemente e correttamente di Ater Roma che negli anni ha visto un impoverimento della pianta organica per i pensionamenti senza provvedere a incrementare il numero dei tecnici che potrebbero lavorare sulle procedure affidate ora all’esterno, “immagino con aggravio dei costi, il ricorso eccessivo all’esternalizzazione è un dato negativo”.
“Il sistema delle Ater soffre un sottodimensionamento dell’organico – ha risposto l’assessore
Valeriani – c’è un problema strutturale in tutte e sette le Ater, non siamo riusciti fin qui a porvi rimedio per tutta una serie di situazioni, come il blocco delle assunzioni, ma stiamo lavorando con celerità, si sta predisponendo un nuovo piano assunzionale per adeguare la pianta organica di Ater Roma”. Il ricorso a Invitalia, “soggetto interamente pubblico, 100% del Mef, nasce da una difficoltà oggettiva della struttura interna a poter gestire un’emergenza positiva come quella che deve gestire nelle prossime settimane: la obbligatorietà di spendere le risorse che l’amministrazione regionale ha trasferito a Ater Roma per realizzare questo piano triennale di nuovi appartamenti e che come prevede la norma, ha dei tempi fissi pena la decadenza di queste risorse. E’ un esperimento, che nasce da un’esigenza momentanea, ma la scelta di Invitalia va sostenuta perché va nella direzione della responsabilità. Noi siamo ovviamente preoccupati di tutelare la professionalità e l’autorevolezza delle strutture che afferiscono alla Regione”.
Per il dg
Napoletano, in Ater dall’agosto 2018, “la convenzione con Invitalia (del costo di 242mila euro) è fondamentale in un momento molto particolare. Questa attività, la realizzazione di nuovi 709 alloggi nei prossimi tre anni, deve essere portata a casa rispettando le tempistiche. C’è una legge regionale, la 12 del 1999, che chiede di avviare i lavori entro 13 mesi successivi alla delibera regionale pena la perdita del finanziamento. In questo caso sì ci sarebbe danno erariale”.
L’Ater Roma ad oggi conta su 416 risorse umane con 140 unità in meno rispetto alle 556 previste dalla dotazione organica del 2008, mentre l’ufficio Gare e appalti ha avuto una riduzione del 50 per cento, con tre risorse umane al dicembre di quest’anno.
“Ho presentato ai sindacati a settembre una revisione della pianta organica a cui seguirà il piano sul fabbisogno assunzionale per colmare questo divario in termini di risorse umane – ha continuato il dg – poi bisogna fare i concorsi. Il progetto pilota con Invitalia è di 45 milioni di euro che insiste sul 18 per cento delle gare Ater nel triennio 2020-2022, il restante numero sarà gestito internamente dalle risorse umane dell’Ater. Invitalia ha portato risultati degni di nota con riduzione dei tempi di gara del 50 per cento e un tasso di ricorso dello 0.5 per cento. Invece purtroppo i numeri dei ricorsi Ater è molto alto, indice molto spesso di troppe attività che vengono gestite da un numero ridotto di risorse”.
Gaia Pernarella (M5s) è intervenuta per sostenere quindi la necessità della formazione dei dipendenti Ater Roma ma anche sulla opportunità di riflettere su una legge che contempli la ricognizione delle abitazioni private sfitte e invendute.
Per il presidente
Cacciatore “abbiamo bisogno di fare chiarezza nel sistema degli affidamenti Ater e di ottimizzare il patrimonio immobiliare, il tema della regolarizzazione amministrativa o sanatoria deve punire chi ha un’alternativa ma anche con la regolarizzazione di chi ha diritto a un alloggio sono sicuro che saremo in grado di fare affidamento su degli immobili che oggi invece vengono occupati oltre che abusivamente illeggittimamente e ingiustamente”.
All’audizione erano presenti anche i rappresentanti dell’Unione inquilini e Associazione inquilini abitanti USB che hanno portato le loro istanze, in particolare relative a sfratti e morosità, e i consiglieri Laura Cartaginese (FI) e Paolo Ciani (Centro Solidale – Demo. S.).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio