Comunità montane, rinviato il parere sulle nomine dei commissari liquidatori
Chiesto agli uffici regionali un approfondimento su alcuni dei 22 schemi di decreto del presidente della Regione che sono all’esame della prima e della quarta commissione.
07/11/2019 - La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd) e la commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), oggi hanno deciso di rinviare il parere su 22 schemi di decreto del presidente della Regione relativi alle nomine dei commissari straordinari liquidatori e dei sub commissari di 21 comunità montane del Lazio (manca solo la nona) e della comunità di arcipelago delle Isole Ponziane, ai sensi dell’art.3, commi 127 e seguenti della legge regionale 31 Dicembre 2016, n.17 (legge di Stabilità regionale 2017).
La proposta di rinviare la decisione è stata fatta da Refrigeri e Lena per consentire agli uffici regionali di approfondire alcuni rilievi emersi durante la seduta congiunta di oggi. Le osservazioni, che saranno inviate in forma scritta alla Giunta nei prossimi giorni, sono state espresse soprattutto dai consiglieri Valentina Corrado (M5s), Giancarlo Righini (FdI), Giuseppe Simeone (FI) e Orlando Tripodi (Lega). Oltre a contestare il principio adottato dal presidente della Regione di nominare commissari liquidatori tutti gli ex presidenti degli enti (le norme regionali ne danno la facoltà ma non l’obbligo), i consiglieri hanno puntato il dito contro quegli ex presidenti che non hanno consentito la convocazione delle assemblee per il rinnovo degli organi a seguito di nuove elezioni nei Comuni interessati. Corrado, inoltre, ha anche segnalato l’assenza del curriculum vitae dei candidati tra i documenti allegati ad alcuni decreti e l’esistenza – a suo dire – di casi di inconferibilità in alcune nomine. I consiglieri hanno quindi invitato la Giunta a valutare l’opportunità politica delle suddette nomine, senza entrare nel merito di eventuali carenze amministrative, che sarebbero da dimostrare con atti più circostanziati. Da qui l’esigenza, condivisa da tutti i consiglieri e non contestata dall’assessora regionale Alessandra Troncarelli, presente alla seduta, di rinviare il parere a una successiva riunione congiunta, fatte le opportune verifiche.
Di seguito, i commi 127 e 127 bis dell’articolo 3 della legge regionale 17/2016 (modificati dalla legge regionale n. 8 del 20 maggio 2019):
127. Per ciascuna comunità montana, il Presidente della Regione, sentito il Consiglio delle autonomie locali (CAL) e le commissioni consiliari competenti in materia di bilancio e affari costituzionali, nomina, fatto salvo quanto previsto dal comma 127 ter, un commissario straordinario liquidatore, scelto anche tra i presidenti delle comunità montane, e un sub commissario per la liquidazione della medesima comunità, di seguito denominati commissari liquidatori. I commissari liquidatori operano fino alla data di estinzione della comunità montana alla quale sono preposti, svolgendo, tra l'altro, le funzioni dei cessati organi esecutivi e deliberativi. I revisori dei conti, ove presenti, restano in carica fino all'approvazione del bilancio finale di liquidazione di cui al comma 130.127 bis. Il compenso dei commissari liquidatori è stabilito nel decreto di nomina ed è determinato, per i commissari, nella misura del 20 per cento dell'indennità di carica dei consiglieri regionali e, per i sub commissari, nella misura del 10 per cento della medesima indennità. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio