Presentata in decima commissione la proposta di legge sull'anagrafe del ciclo dei rifiuti
Dopo la relazione di Capriccioli, sono intervenuti Arpa e Direzione regionale Politiche ambientali, che hanno espresso un giudizio favorevole.
05/12/2019 - La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), si è riunita oggi per un’audizione sulla proposta di legge n.80 del 27 novembre 2018 “Anagrafe pubblica dei rifiuti urbani e speciali, degli impianti di recupero e di smaltimento”, con il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo, e con Leonilde Tocchi della Direzione regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti. Erano stati invitati anche il responsabile Ispra del rapporto annuale sui rifiuti e i responsabili del settore ambiente delle Province laziali, ma non sono intervenuti.
L’audizione si è aperta con la relazione del proponente, Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), il quale ha spiegato che “la proposta di legge ha lo scopo di comunicazione e di trasparenza che in realtà corrisponde a un’istanza politica e cioè quella di rendere il più possibile dati e documenti relativi al ciclo dei rifiuti disponibili e conoscibili da parte dei cittadini”. Per fare ciò, la proposta di legge prevede che la Regione, da un lato, sottoscriva dei protocolli d’intesa con l’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra) e con l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa), dall’altro, crei sul proprio sito una pagina web denominata “Anagrafe dei rifiuti”, con le informazioni e i dati aggiornati nel mese di novembre di ogni anno, in tempo utile sia per l’elaborazione del Mud, il Modello unico di dichiarazione ambientale, istituito con la legge n. 70 del 1994, sia per la preparazione e la pubblicazione del Rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra.
La proposta di legge n. 80 è stata accolta favorevolmente sia dal direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo, che dalla rappresentante della Direzione regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti, Leonilde Tocchi. Lupo ha però invitato la commissione a formulare meglio l’articolo 6 nella parte in cui si parla della raccolta delle informazioni sugli impianti a servizio della raccolta differenziata. Secondo il direttore, infatti, nelle disposizioni si fa riferimento all’Arpa come soggetto deputato ai controlli, ma in realtà, ha spiegato Lupo, questi spettano alle province. Leonilde Tocchi, invece, ha segnalato che la Regione ha difficoltà nel raccogliere i dati sulla raccolta differenziata dei Comuni (solo 70 hanno fornito le informazioni richieste).
Giudizio favorevole alla proposta di legge è stato espresso anche dalla consigliera Gaia Pernarella (M5s), la quale ha auspicato che si possa finalmente avere tutte le informazioni sul ciclo dei rifiuti. In tal senso, la consigliera ha messo in evidenza che oggi, ad esempio, ci sono molte difficoltà nel reperire i dati relativi alle autorizzazioni e le volumetrie degli impianti. “Molti dati sono già pubblicati – ha detto – ma spesso sono di difficile reperimento, speriamo che con il nuovo sistema sia più facile trovarli”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio