Stabilità e bilancio, gli altri interventi degli assessori

Si è conclusa così la fase delle audizioni dei responsabili dell'amministrazione regionale, prima di entrare nel merito delle due proposte di legge.
Lo stemma regionale. 10/12/2019 - La relazione dell’assessore alle Politiche sociali Alessandra Troncarelli ha illustrato il piano Sociale regionale “Prendersi cura, un bene comune”. Un piano che ha come obiettivi la centralità e il benessere della persona (dove persona è intesa anche come famiglia, l’omogeneizzazione territoriale dell’integrazione socio-sanitaria e l’universalità dei servizi.  Per le politiche sociali sui territori della Regione sono stati stanziati circa 108 milioni di euro sul bilancio 2019 e per il 2020 si prospetta un aumento fino a 120 milioni. A questi vanno aggiunte le risorse totali stanziate dal Fondo nazionale politiche sociali che ammontano a 34 milioni e dal Fondo nazionale per la non Autosufficienza per 52 milioni di euro. Il paino sociale prevede, secondo la legislazione nazionale e regionale, i cosiddetti Leps ( livelli essenziali delle prestazioni sociali), garantiti per il mantenimento delle prestazioni sociali e sociosanitarie di base. I piani sociali di zona avranno un ruolo centrale e saranno predisposti dai distretti socio sanitari sulla base del piano sociale regionale ed elaborati in seguito ad analisi, valutazioni e studio del fabbisogno. Sarà istituito un Osservatorio regionale delle politiche sociali, composto da rappresentanti del territorio, delle Asl e degli uffici di piano, dei sindacati e da esperti nel campo. Molti gli interventi previsti per contrastare la povertà, passati dal sistema SIA a quello del reddito di cittadinanza a quello del Reddito di inclusione (REI), fino ad arrivare all’assorbimento del Fondo nazionale Povertà nel Fondo per il Reddito di cittadinanza. Maggiori risorse per la disabilità che costituisce un aspetto centrale del welfare, garantire libertà di scelta, pari opportunità e autonomia e inclusione sociale delle persone diversamente abili si è tradotta in una serie di azioni strategiche e di intervento “dedicati” a migliorare la qualità della vita della persona con disabilità ma anche del suo nucleo familiare: caregiver. Per la disabilità gravissima sono stanziati 28milioni di euro, 4,5 milioni per gli utenti affetti da Alzheimer e 1.5 milioni per progetti a favore della vita indipendente. Il piano prevede una disciplina di intervento a sostegno delle famiglie dei minori in età evolutiva prescolare con spettro autistico, sostegno economico alle famiglie in situazione di difficoltà per il pagamento di terapie dei figli in età 0-6 anni. 1 milione di euro per questa misura. Sul tema a sostegno delle famiglie di soggetti autistici ci sono stati molti interventi affinché la platea di coloro che possano beneficiare del sostegno sia allargata oltre all’età evolutiva. Così Minnucci (Pd) e Aurigemma (Misto) e De Paolis (Lista Zingaretti). Il piano prevede inoltre tutta una serie di strumenti dedicati alla tutela della famiglie e del minore denominato “Pacchetto famiglia” . Qui troviamo una disciplina organica su tutti gli aspetti relativi all’affidamento familiare nella Regione Lazio, in tema di servizi educativi e per la prima infanzia un forte incremento di risorse per il 2020 da 23 milioni a 26 milioni. Relativamente ai fondi comunitari la Regione Lazio ha deciso di destinare 40 milioni di euro per voucher sociali utilizzabili dalle famiglie, erogati tramite i distretti socio sanitari. Saranno utilizzabili per servizi all’infanzia (abbattimento rette asili nido) servizi cura persone non autosufficienti.

Il capo di gabinetto della Regione, Albino Ruberti, ha ricordato i tre pilastri strategici definiti per l’attuale legislatura: le politiche per la redistribuzione e la riduzione delle disparità, le politiche per la crescita sostenibile nell’ambiente, nella società e nell’economia e le politiche per la gestione controllata del bilancio e di razionalizzazione della spesa. Sulla base di questi il Defr descrive gli obiettivi del prossimo triennio, con il fine ultimo di “coniugare la crescita socioeconomica sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica”. Gli elementi della prossima manovra regionale riportati nel Defr sono riconducibili alla prosecuzione delle misure di riduzione dell’Irpef per le famiglie, alla disapplicazione della maggiorazione Irap, all’intensificazione degli investimenti, per complessivi 2,2 miliardi, nel settore ambientale, di tutela del territorio, sulle reti infrastrutturali, nel settore della ricerca, dello sport, per lo sviluppo economico e quello rurale. Per quanto riguarda le politiche culturali, sono previsti stanziamenti per le strutture culturali del Lazio per oltre 7,5 milioni per il 2020. Inoltre esiste la possibilità di far convergere sui servizi culturali ulteriori risorse provenienti dal Por Fesr 2014/2020 asse 4 e asse 5. Per quanto riguarda il bilancio di previsione finanziario 2020-2022, dall’allegato 8 risulta per il 2021 e il 2022 un saldo positivo di parte corrente pari ad euro 205 milioni circa per il 2021 e 197 milioni circa per il 2022, pertanto per tutti gli interventi ricompresi nei capitoli di spesa di cui all’allegato C (spese di investimento finanziate con risorse regionali) sarà possibile procedere all’assunzione dei relativi impegni. Il risultato di amministrazione per l’esercizio finanziario 2019 è pari a euro 768 milioni 850 mila. Le entrate correnti a libera destinazione sono attese, rispettivamente, in euro 3486,2 milioni per il 2020, euro 3396,2 milioni per il 2021 ed euro 3105 milioni per il 2022. La principale voce di finanziamento è rappresentata dalle entrate fiscali a libera destinazione, tra le quali la tassa automobilistica regionale che apporterà 640 milioni di euro nel 2020. A queste vanno aggiunte le entrate in conto capitale. La spesa corrente regionale per il 2020 sarà di euro 3.237.107.530,46.

L’assessore alla Agricoltura, Enrica Onorati, ha parlato nel pomeriggio di oltre 19 milioni di euro destinati all’agricoltura, alla promozione della filiera e della cultura del cibo, caccia e pesca. Di questa somma, la quota destinata all’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (Arsial) è di circa 13 milioni di euro. Questa la spesa corrente per il 2020, di competenza dell’assessorato all’Agricoltura,  ai quali si aggiungono 9,6 milioni di euro afferenti alla voce capitale naturale, parchi e aree protette. Nel corso del suo intervento, l’assessora Onorati ha ricordato tra l’altro l’impegno nei programmi per l’educazione alimentare, per l’educazione ambientale alla sostenibilità, e a favore delle “Iniziative di promozione e sviluppo delle attività multifunzionali” in agricoltura. Onorati ha ricordato anche gli stanziamenti a favore dei consorzi di bonifica in fase di accorpamento e le transazioni che hanno portato a significative ristrutturazioni del debito degli stessi, e gli indennizzi agli agricoltori, per i danni subiti dalla fauna selvatica. Su questo tema è intervenuto il consigliere Valerio Novelli (M5s), secondo il quale “i danni da fauna selvatica sono una piaga, ma le risorse sono insufficienti a dare una risposta agli agricoltori”. La consigliera Gaia Pernarella (M5s) ha posto l’accento sulla necessità di un intervento, per salvare la Sughereta di San Vito, attaccata da più di un decennio da un parassita, mentre Antonello Aurigemma (Misto) ha chiesto maggiori approfondimenti sullo stato del Piano di sviluppo rurale (Psr).

L’assessore all'Urbanistica, Massimiliano Valeriani, ha parlato poi di un milione di euro per intervento di recupero e tutela dei centri storici, per un ulteriore stanziamento atto a far fronte alle numerose richieste pervenute in seguito al bando. Tre milioni e 900 mila per il contrasto all'abusivismo edilizio, ha proseguito, specificando che alcune cose non sono iscritte a bilancio perché, come le iniziative sulla casa, non insistono sul bilancio regionale. Intento della giunta, così ancora Valeriani, è completare i piani di zona, in risposta a una richiesta di chiarimento di Marco Cacciatore, del Movimento cinque stelle; sulle demolizioni sono i comuni ad essere inadempienti, ha detto poi Valeriani in risposta a Gaia Pernarella, non è un problema di fondi, così come i fondi ci sono anche per la differenziata, ma qui rilevano le peculiarità locali. Sul ptpr non si sta perdendo tempo, ha detto ancora in risposta ad Antonello Aurigemma, annunciando che entro due settimane il piano dovrebbe essere pubblicato. Le rettifiche da fare erano però numerose.

54 milioni per la tutela del territorio per il 2020, con un incremento di 22 milioni circa rispetto all'anno precedente, ha detto Mauro Alessandri, assessore ai Lavori pubblici. Incremento anche per la tutela delle coste,ma di più modesta entità. Disponibili anche fondi europei, in aggiunta. 12 milioni circa per il rischio idrogeologico e un incremento anche per la manutenzione dei corsi d'acqua. Aumento di 4 milioni per le risorse idriche, da 8 a 12 milioni, così ancora l’assessore, che ha parlato anche di 4 milioni per il 2020 per il rischio sismico. 333 milioni lo stanziamento per i trasporti a carico del bilancio regionale per il 2020: compreso in questa cifra lo stanziamento per il completamento della linea C della metropolitana, ha detto ancora. Anche la manutenzione dei porti e alcuni interventi particolari su alcuni di essi sono compresi. Conferenza dei servizi avviata per il Terminillo e 253 milioni per la copertura del contratto di servizio Trenitalia, ha aggiunto Alessandri. Previsti interventi anche sull'edilizia scolastica, così Alessandri in risposta a una obiezione di Corrado (M5stelle). Sulla Ryder cup è stata avviata una interlocuzione col ministero, finalizzata a ottenere un sostegno, ha detto infine  Alessandri in risposta a una domanda di Novelli. 

“È la prima volta che la stessa amministrazione regionale si trova a cavallo tra due programmazioni europee” e questa è una opportunità, ha aggiunto il vice presidente della Giunta Daniele Leodori. Leodori hafatto  notare infatti che il bilancio regionale si colloca in parte a conclusione della programmazione europea 2014-20, in parte nella seguente programmazione. 34 milioni di euro per il 2020 di Fse è il primo dato che balza agli occhi. Il Fesr invece ammonta a 35 milioni di euro per il 2020 e il Feasr (fondo europeo agricolo sviluppo rurale) a 57 milioni per il 2020. Circa 250 milioni di euro è il totale del cofinanziamento europeo per il periodo interessato dal bilancio regionale triennale. Necessario però a suo avviso un cambio di mentalità, perché gli amministratori devono partire dalle esigenze dei loro territori per formulare proposte, non aspettare che i progetti vengano calati dall'alto per poi studiare come trarne profitto. Questo in risposta a una osservazione di Corrado. Sulla legge di stabilita, Leodori ha evidenziato come ci sia il primario obiettivo di contenere la pressione fiscale sulle imprese (Irap).

Paolo Orneli, neo assessore allo Sviluppo economico, ha parlato di 17 milioni in più  rispetto  al precedente  bilancio triennale per le attività  riguardanti le sue deleghe. Esiste la dotazione per finanziare i contratti di sviluppo per fronteggiare  le crisi occupazionali, ha detto ancora..Importanti contributi a fondo perduto ai comuni del litorale  per la riqualificazione dei lungomare e quasi 40 milioni per la ricerca il cui piano è  scaduto. Conferma delle risorse per la valle dell’Aniene e 1 milione per indotto Fiat Cassino. 2milioni per il piano triennale  per la cooperazione.  Somme disponibili  anche per la cooperazione  allo sviluppo e per le coop di lavoratori  che rilevano aziende in crisi. Risorse aggiuntive per internazionalizzazione, ha detto infine Orneli.

Alessio D’Amato, assessore alla Sanità, ha detto che è molto importante per le regioni l’aumento della quota di compartecipazione statale al fondo sanitario nazionale, che deve andare ora in discussione in sede di bilancio alle Camere. La quota di finanziamento “indistinto” decisa in conferenza Stato Regioni a giugno scorso per il Lazio è di circa 10 miliardi.il finanziamento in conto capitale per il 2020, a carico dello stato sarà di 79 milioni e a carico della regione di 41. Si è sempre in attesa, ha concluso D’Amato, della delibera del Consiglio dei ministri per l’uscita dal commissariamento del Lazio,  che non vuol dire però uscita dal piano di rientro, ha precisato l’assessore.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio