Presentato in ottava commissione il piano della Riserva Naturale Decima Malafede
L’assessora Onorati ha illustrato la delibera consiliare. Il presidente Novelli ha annunciato che prima dell’esame ci sarà un ciclo di audizioni.
14/01/2020 - L’assessora regionale Enrica Onorati ha illustrato in commissione Agricoltura, ambiente la proposta di deliberazione consiliare n. 38, concernente l’approvazione del piano della Riserva Naturale Decima Malafede – Roma. Al termine della relazione, il presidente Valerio Novelli (M5s) ha annunciato che i lavori della commissione riprenderanno dopo l’iter di approvazione in Consiglio del cosiddetto collegato e che sarà messo in calendario un ciclo di audizioni sulla pdc n. 38 prima dell’esame del testo. L’altro punto all’ordine del giorno della seduta dell’ottava commissione, lo schema di decreto del presidente n. 74 del 30 dicembre 2019, concernente la nomina del sub commissario straordinario del Consorzio di bonifica 'Etruria Meridionale e Sabina', è stato rinviato per assenza del numero legale. Presenti alla seduta, oltre a Novelli, il vice presidente della commissione, Daniele Ognibene (Liberi e uguali nel Lazio) ed Eugenio Patanè (Pd).
Nel presentare il provvedimento, l’assessora Onorati ha premesso che la Riserva naturale di Decima Malafede (istituita con la legge regionale n. 29 del 1997) rappresenta l’area naturale protetta più estesa all’interno del comune di Roma (circa 6.085 ettari), ubicata nel IX Municipio e gestita dall’ente regionale Roma Natura. “Si tratta di un territorio caratterizzato dalla presenza di aree a elevato interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico – ha detto Onorati – tipicamente agricolo-forestale, con tratti naturalistici rilevanti quali, tra l’altro, la Sughereta, il bosco di cerro, la Macchia di Capocotta e la Macchia Grande di Trigoria”.
“Con deliberazione del Consiglio direttivo 25 novembre 2002, n. 45 – ha proseguito Onorati – l’Ente regionale Roma Natura ha adottato, all’unanimità, il Piano della Riserva Naturale di Decima Malafede, pubblicato in data 23 maggio 2003”. L’assessora ha aggiunto che, a seguito della pubblicazione, sono pervenute 78 osservazioni e che negli anni successivi all’adozione del Piano, la Giunta regionale ha emanato la Deliberazione n. 651 del 7 ottobre 2014 (Dichiarazione di notevole interesse pubblico di immobili e aree sottoposte a tutela paesaggistica) che ha interessato un’area corrispondente al 33 per cento della superficie totale della riserva.
“La metodologia adottata per l’elaborazione del Piano è stata quella di dare priorità agli aspetti ambientali ed ecologici anche rispetto al tema dell’accessibilità e della fruizione della Riserva”, ha spiegato Onorati, che poi ha sintetizzato gli obiettivi del Piano:
- Garantire la massima salvaguardia delle aree a maggiore naturalità;
- Valorizzare le peculiarità della Riserva, nello specifico, quelle naturalistiche, storico-architettoniche e archeologiche;
- Favorire la relazione e la continuità biologica con i contesti territoriali limitrofi;
- Privilegiare modalità di fruizione attraverso percorsi ciclo-pedonali, garantendo una rete di collegamenti tra le diverse attrezzature e i diversi servizi presenti nella Riserva;
- Favorire l’attività agricola, in particolare quella di tipo tradizionale e a basso impatto ambientale.
Infine, l’assessora si è soffermata sulle modifiche che la Giunta ha proposto sulla definizione del perimetro dell’area protetta, specificando che “sono stati predisposti piccoli adeguamenti finalizzati a una migliore aderenza ai confini fisiografici e a evitare soluzioni della continuità ambientale, derivanti dall’evolversi del quadro urbanistico attuativo del territorio”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio