Sistema integrato di educazione e istruzione per l'infanzia, quasi finito l'iter in commissione IX
Dopo l'esame della disposizione finanziaria da parte della commissione Bilancio, il provvedimento tornerà nell'organismo presieduto da Eleonora Mattia per il definitivo invio all'Aula.
05/02/2020 - Sostanzialmente concluso oggi in IX Commissione - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia, l'esame della proposta di legge
n. 99 del 21 gennaio 2019, a firma della stessa Mattia e di Salvatore La Penna, concernente “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”: dei 52 articoli originari rimangono da esaminare il 50, che contiene le disposizioni finanziarie, quindi sarà inviato alla commissione Bilancio, nonché il titolo della legge.
Presente ai lavori di oggi, che sono ripresi con l’esame dell’articolo 30, l’assessore al welfare Alessandra Troncarelli, che ha presentato numerosi emendamenti, oltre a quelli già contenuti nel fascicolo originario, sulla base dei quali, tra l’altro, vari articoli sono stati riformulati, sostituiti interamente, soppressi o aggiunti ex novo rispetto al testo originario. Altri emendamenti esaminati oggi provenivano dalla presidente della commissione Mattia, dal Movimento 5 stelle, per cui era presente ai lavori la consigliera Roberta Lombardi, e dalla Lega, rappresentata dal consigliere Daniele Giannini.
La proposta di legge n. 99, che dopo il passaggio in commissione Bilancio e il successivo ritorno in commissione IX sarà quindi pronta per l’esame da parte dell’Aula, si propone, da un lato, di dare attuazione alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 65 del 2017 (articolo 8), conseguente all’approvazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (cosiddetta ‘buona scuola’), al fine di promuovere il sistema integrato dai primi mesi ai sei anni e di disciplinare i servizi educativi per l’infanzia dai primi mesi di vita ai tre anni.
Dall’altro lato, la proposta intende aggiornare la normativa regionale in materia di servizi educativi per l’infanzia, attualmente regolata da due leggi regionali del 1973 e del 1980, al fine di disciplinare, oltre ai nidi, gli ulteriori servizi ad essi integrativi che rispondono al mutato contesto socioeconomico e alle rinnovate esigenze dei genitori e, soprattutto, delle madri lavoratrici (la previsione dei nidi domestici ne è un esempio).
Erano presenti anche i consiglieri Michela Califano e Valentina Grippo del Partito democratico e Gino De Paolis della lista Zingaretti.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio