Presto una legge regionale per colmare il "gender pay gap"
In commissione Lavoro audizione con molte organizzazioni a sostegno della legge destinata a colmare il divario dei salari tra uomo e donna.
20/02/2020 -
Audizione oggi in commissione Lavoro - presieduta da Eleonora Mattia - con le organizzazioni impegnate sul fronte della parità retributiva tra i sessi e a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile, sul tavolo c’era l’esame della proposta di legge regionale n. 182 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne”.
Molti gli interventi a favore dell’iniziativa legislativa destinata a colmare il “gender pay gap” che nel Lazio, secondo i dati presentati da Confprofessioni, appare molto evidente, infatti,la retribuzione di una donna non arriva al 60% di quella dell’uomo.
Unanine l'apprezzamento sui vari temi che affronta la legge, a partire dal linguaggio che parla in termini positivi di pari opportunità, non una legge di contrasto uomo/donna, introduce premialità e benefici per aziende che promuovono la parità retributiva, molto apprezzata anche la parte dedicata agli strumenti volti a contrastare l’abbandono lavorativo da parte delle donne. Scelte spesso indotte dopo la gravidanza per la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con il tempo per la famiglia. Non sono mancati poi i suggerimenti affinché il testo sia esteso a privati, lavoratrici autonome e libere professioniste con chiari riferimenti alla promozione dello smart working. Infine, la proposta di istituire, nei centri per l’impiego, lo “sportello donna” e coinvolgere nella valutazione del benessere organizzativo, sia pubblico che privato, la consulta femminile e le consigliere di parità.
Al termine dell’incontro la presidente Mattia (PD) ha dichiarato:” Questa legge sarà il frutto di un lavoro partecipato e con questo testo prevediamo la creazione di un sistema che premia le aziende virtuose, un sostegno economico per chi introduce corsi di formazione per donne che hanno perso il lavoro, uno sportello donna nei centri per l'impiego e la creazione di una lista nera per imprese che non rispettano la parità salariale".
Sono intervenuti:
Camera Commercio Comitato imprenditoriale donne e Terziario Donna; CNA Lazio e CNA Professioni; CONFAPI Lazio (Confederazione italiana della piccola e media industria); ABI Lazio (Associazione nell’attività di relazione con le Autorità e gli Uffici della Regione e con le organizzazioni imprenditoriali locali); PWM Rome (Professional women’s network); COPAGRI Lazio; FIDAPA BPW (Federazione italiana donne arti, professioni, affari); CONFPROFESSIONI; ACTA (Associazione Consulenti del Terziario Avanzato); CONFASSOCIAZIONI; Enti previdenziali Collegio sindaci INAIL
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio