Agricoltura, assessore Onorati riferisce in Commissione sulle misure più urgenti in emergenza
Dieci milioni per il settore subito, ma anche i residui Psr da attribuire per lo scorrimento delle graduatorie, con esclusione di nuovi bandi, semplificazione e celerità nei pagamenti, queste le principali linee dell'intervento della Giunta in agricoltura.
10/04/2020 - L’assessore Enrica Onorati ha riferito oggi alla commissione ottava, Agricoltura e ambiente, presieduta da Valerio Novelli, sulle azioni che la giunta intende mettere in campo per l’emergenza Covid nel settore agricolo, dicendo che “il quadro è completamente cambiato rispetto a febbraio” in conseguenza di questa situazione: intanto dieci milioni di euro sono stati messi a disposizione immediatamente dalla giunta per le esigenze più immediate del settore; anche i residui del Psr 2019, che ammontano a circa 40 milioni e sarebbero stati rimessi a bando, vanno ovviamente riconsiderati ai fini del loro utilizzo, dando la precedenza allo scorrimento di graduatorie definitive (alcune giunte a conclusione di recente, come il pacchetto energia) anche rinunciando a qualche nuovo bando. I settori su cui intervenire nell’immediato sono quello del latte e quello del florovivaismo, secondo Onorati: si adotteranno procedure semplificate al massimo, per andare a pagamenti immediati, già subito dopo Pasqua, a cura della direzione regionale. Da questo punto di vista sono state attivate tutte le procedure di smart working possibili. Anche vino, pesca, agriturismo sono però settori bisognosi di intervento, ha proseguito Onorati, che ha riferito anche di un progetto Arsial per il food delivery; si lavora a una proroga di 15 giorni sui tagli forestali e su un progetto per i parchi che prevede tour virtuali degli stessi, ha concluso infine l’assessore.
Tra i consiglieri, Antonio Aurigemma di Fratelli d'Italia è stato il primo a prendere la parola, segnalando la drammatica mancanza di manodopera nel settore agricolo e rimarcando che dieci milioni di euro non sono molti, specie in considerazione del fatto che il settore florovivaistico comprende anche aziende di grandi dimensioni: meglio sarebbe, a suo avviso, ascoltare le loro esigenze, così come quelle degli operatori zootecnici. Per Giancarlo Righini, di Fratelli d'Italia, "semplificazione burocratica e celerità nel liberare le risorse" sono le esigenze primarie; il consigliere ha suggerito il ricorso ai voucher per la manodopera, al fondo perduto per il florovivaismo e ha segnalato le problematiche dei danni da fauna selvatica e dei piccoli coltivatori impossibilitati a raggiungere i loro orti. Angelo Tripodi della Lega ha aggiunto da parte sua l’esigenza di aiuti per l’accesso al credito e di sospendere la tassa di soggiorno per gli agriturismo.
Olio e vino sono i prodotti più a rischio, secondo Daniele Ognibene di Leu, perché vengono utilizzati largamente in ristorazione e alberghi che in questo momento sono settori fermi. Tra l’altro si tratta di biglietti da visita della produzione agricola laziale, ha concluso. Giuseppe Simeone di Forza Italia ha consigliato all'assessore di redigere un piano preciso di intervento da sottoporre poi alla commissione in una successiva audizione. Due fasi sono necessarie per Eugenio Patanè del Pd, una immediata e una seconda per ripartire; la prima va incentrata su pagamenti immediati, misure a superficie, e soluzione del problema della forza lavoro. Ma bisogna poi pensare alla fase due, strutturale, fin da subito, magari rivedendo il ruolo della direzione agricoltura e superando la logica dei comuni capofila. Per Silvia Blasi del M5s, si tratta anche di una occasione per accelerare processi già necessari, come nel caso della semplificazione burocratica, ad esempio delle procedure di accesso ai bandi per le imprese. Per Blasi inoltre anche l'invenduto della produzione agricola potrebbe essere distribuito a chi ne ha bisogno.
Gianluca Quadrana della lista Zingaretti ha suggerito di proporre lavoro nei campi a chi ha perso il posto di lavoro, magari sulla base degli elenchi del reddito di cittadinanza, la soluzione del pacco spesa, al posto del buono spesa, comprendente i prodotti locali e una piattaforma e commerce di proprietà della regione con prodotti laziali. Laura Cartaginese della Lega, d’accordo con la proposta di Quadrana per il lavoro nei campi ha suggerito anche di realizzare tutti gli sgravi fiscali possibili in questo momento. Massimiliano Maselli (Fd'I) ha approvato l’idea di dare la precedenza allo scorrimento dei bandi ma con assoluta priorità per le misure a superficie; "buona idea, quella dei pacchi spesa, ma forse è un po' tardi", a suo avviso; ok anche a semplificazione ma non a un nuovo collegato: meglio, a suo avviso, che ogni assessore faccia le sue proposte di semplificazione in aula.
Il presidente Novelli ha aggiunto poi un suo contributo, suggerendo che la consegna a domicilio includa anche la categoria degli agriturismo e che la proposta di facilitare la possibilità per piccoli coltivatori di recarsi nei loro campi sia estesa agli apicoltori; anche smaltire il lavoro sui provvedimenti amministrativi tramite smart working è importante, a suo avviso. Quindi il presidente ha dato la parola al direttore regionale Vito Consoli, che ha detto come sui danni da fauna selvatica nei territori protetti non si sia affatto rinunciato a intervenire, anzi si stia cercando di incrementare gli indennizzi.
Nella sua replica, l’assessore ha assicurato che i dieci milioni sono soltanto un tampone per l’emergenza, che le due fasi prospettate da Patanè sono ben presenti all'Assessorato e che la semplificazione è stata spinta al massimo grado possibile. In ogni caso le misure prospettate non compromettono le iniziative da intraprendere nella seconda fase. Rassicurazioni anche sul fatto che il residuo psr sarà utilizzato solo per misure a superficie. Anche le start up vanno tenute in considerazione, nello scorrimento delle graduatorie definitive ai fini dell’attribuzione dei residui: 40 milioni indicano anche che si è lavorato bene nella fase precedente, secondo Onorati. Per i coltivatori a dimensione familiare si lavorerà per un allentamento della stretta dopo Pasqua, così come è vista con favore la possibilità per i cassintegrati di entrare nel settore agricolo. Buona idea infine, a suo avviso, la piattaforma pubblica e-commerce con prodotti della terra del Lazio.
La prossima audizione, ha concluso il presidente Novelli, sarà con le parti sindacali del settore, poi è auspicabile per la fase successiva una condivisione del lavoro con la commissione da parte dell'assessore.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio