Fornitura mascherine, il Corecoco convoca il direttore della protezione civile, ma l'interessato non si collega
Assenti anche Giunta e membri del Pd. Il presidente Righini: "Grave scortesia"
17/04/2020 - Né il direttore della protezione civile del Lazio, Carmelo Tulumello, né i rappresentanti della Giunta si sono collegati in videoconferenza con il Comitato regionale di controllo contabile (Corecoco), presieduto da
Giancarlo Righini (FdI), convocato per oggi su richiesta dal gruppo di Fratelli d’Italia, sulla questione della commessa da 35 milioni di euro per l’acquisto di mascherine, prima annullata per dei ritardi nelle consegne, poi confermata. Assenti anche i membri del Corecoco espressione della maggioranza -
Fabio Refrigeri, Eugenio Patanè e Marco Vincenzi, tutti e tre del Partito democratico. “Nessun rappresentante della Giunta interverrà a questa audizione – ha dichiarato in apertura dei lavori Righini - perché,
mi ha comunicato il vicepresidente Daniele Leodori, sono tutti impegnati a Rieti, mentre l’ingegner Tulumello mi ha comunicato che è impegnato con l’Agenzia delle Dogane insieme ad altri del dipartimento di Protezione civile e non può mandare nessun sostituto a relazionarci sulla questione - ha proseguito Righini- Il combinato disposto di queste due decisioni va letto insieme al comunicato della maggioranza che annunciava che nessuno avrebbe partecipato a questa audizione non ritenendo il Corecoco un luogo dove accertare e verificare fatti”.
Secondo Righini, “c’è una concezione singolare dei luoghi dove si può fare trasparenza e chiedere chiarimenti oltre a decidere di non tenere più sedute del Consiglio si tenta anche di decidere i luoghi dove discutere. L’articolo 70 dello Statuto assegna al Corecoco una serie di adempimenti, tra cui la verifica sul adeguatezza delle scritture contabili e credo che un comitato presieduto dall'opposizione abbia titolo a svolgere attività di sindacato ispettivo. Da questa audizione sarebbe scaturita una relazione informativa che avrei mandato a tutti i consiglieri. Volevamo ottenere risposte su fatti singolari”.
“Non c’è alcun intento propagandistico nella richiesta di audizione su un fatto assolutamente meritevole di chiarimento – ha proseguito Righini - soprattutto alla luce del fatto che lunedì ci sarà una commissione Bilancio che però ha all’ordine del giorno un tema molto più ampio. Tulumello avrebbe potuto essere rappresentato dal Gabinetto del presidente nella riunione con l’Agenzia delle dogane o poteva mandare qui qualcuno che desse almeno qualche informazione sommaria. È stata una grave scortesia ed è ancora più grave che la Giunta si sia adeguata alle indicazioni che sono arrivate dalla maggioranza. Constato con grande amarezza che non c'e' alcuna giustificazione che possa essere addotta alle assenze di oggi di un rappresentante della Giunta sia dell’ingegner Tulumello”.
Unico membro del Corecoco presente, oltre al presidente Righini, la consigliera
Valentina Corrado (M5s) la quale, però, una volta constatato che non ci sarebbe stata alcuna audizione, ha lasciato i lavori del Corecoco, ritenendo non corretto utilizzare il comitato “per fare una conferenza stampa”. Non prima di aver ascoltato l’interevento della consigliera di Fratelli d’Italia
Chiara Colosimo la quale ha riferito che la fornitura di mascherine è stata commissionata a una piccola società italiana che produce lampadine a led.
Colosimo avrebbe voluto chiedere all’ingegner Tulumello e alla Giunta: “perché è stata fatta la novazione del contratto, malgrado la società sia stata definita inaffidabile?”. E ancora: “perché, malgrado il ritardo nelle consegne tale novazione è stata fatta con gli stessi accordi economici? Quale verifica come da articolo 163, comma 7 del codice degli appalti è stata fatta?”. Queste domande verranno riproposte in commissione Bilancio dal presidente Righini, il quale ha aggiunto: “Perché non utilizzare Consip come fornitore di dispositivi di protezione individuale per la Regione Lazio, così come fanno tutte le amministrazioni? Perché una volta deciso di non ricorrere a Consip, non si è deciso di ricorrere alla centrale acquisti regionale? Al direttore regionale – ha concluso Righini - avremmo voluto chiedere da dove ha tirato fuori i nomi di questi fornitori”.
Nel corso della riunione in videoconferenza sono intervenuti anche i consiglieri di Fratelli d’Italia
Fabrizio Ghera e
Massimiliano Maselli,
Davide Barillari (M5s),
Adriano Palozzi (Misto),
Giuseppe Simeone (FI),
Laura Corrotti (Lega).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio