Turismo Lazio, pronti 20 milioni di euro a fondo perduto
Pugliese: approvare subito il Piano triennale per sbloccare altri fondi.
04/05/2020 - Venti milioni di euro destinati a misure a fondo perduto per sostenere la ripartenza del settore del turismo, dagli alberghi alle attività extra alberghiere sia imprenditoriali che no alle agenzie di viaggio, comparti duramenti colpiti dall’emergenza Coronavirus. Il provvedimento, che deve passare in Giunta per l'approvazione, è stato illustrato dall'assessore al Turismo della Regione Lazio, Giovanna Pugliese, nella commissione regionale competente, presieduta da Pasquale Ciacciarelli (Lega).
Si tratta di misure a copertura totale, “tutti potranno ottenere il sostegno della Regione”, ha precisato Pugliese. “Abbiamo pensato a un bonus per contribuire al riavvio delle attività in sicurezza, utilizzabile per le esigenze delle strutture, comprese quelle per la salute, la sicurezza degli ospiti e legata alla sanificazione di eventuali interventi necessari per rispettare le prescrizioni sanitarie. Abbiamo ascoltato le richieste ricevute da tutti i player del settore turistico, iniziando da quelli che hanno subito uno stop assoluto delle attività già da febbraio, la cui ripartenza sarà a rilascio lento, e che non risultano beneficiari di misure nazionali di sostegno. Gli alberghi avranno una grossa responsabilità perché attraverso loro potremo rintracciare le presenze”.
“Non ci sarà alcun click day, come è avvenuto per il bando 'pronto cassa' – ha assicurato -ma una richiesta on line con dichiarazione di autocertificazione, senza tanti documenti allegati e con l'indicazione dell'iban su cui accreditare i fondi. Le pratiche per i mandati di pagamento saranno svolte dall'Agenzia regionale per turismo che ha già concordato un piano di lavoro con la direzione Bilancio che provvederà alla liquidazione dei mandati".
Ci sono poi anche altri fondi che l'assessore Pugliese vorrebbe destinare alla promozione turistica, ma l’utilizzo dei fondi “è vincolato alla rapida approvazione del Piano triennale del Turismo” che è fermo in Consiglio a seguito del lockdown, dopo essere stato approvato in Commissione. Un Piano che, dice l’assessore, “è logico poter aggiornare all’emergenza Covid”, ma la richiesta è di non fermarlo per poi procedere con un Piano annuale dettagliato.
“Dobbiamo riprendere una nuova narrazione del territorio, che faccia conoscere, oltre alla grandezza di Roma, lo splendore del nostro territorio regionale e le perle nascoste in ogni quadrante della regione".
La proposta è di realizzare "punti mobili di informazione turistica, capaci di spostarsi sul territorio in occasione di manifestazioni e l'implementazione dei nostri punti fissi esistenti con nuove location strategiche, pensiamo al punto turistico del porto di Civitavecchia, e un potenziamento del sito Visit Lazio". Quanto ai fondi, l'intenzione è trasformare l'avviso 'Lazio delle meraviglie', da circa 1,5 milioni, in un "un bando per contributi ai comuni per la promozione turistica".
"Sui cammini, il bilancio prevede 75mila euro in parte corrente e 400mila in conto capitale, questo per interventi di sistemazione del percorso, oltre a 600mila euro in conto capitale previsti per il progetto di utilizzo delle case cantoniere dismesse da destinare a strutture ricettive extralberghiere di assistenza ai camminatori e da assegnare tramite bando. Per questa parte della somma, la proposta è destinarla a nuovi punti di informazione che possono richiedere interventi infrastrutturali o attribuendoli ai comuni per la realizzazione di mini progetti infrastrutturali che abbiano una valenza di attrattività turistica. Da fine maggio a dicembre dobbiamo fare il possibile per promuovere il territorio, sostenere le imprese e i lavoratori e ridare ottimismo a un settore così colpito".
“L’assessorato al turismo ha un bilancio limitato – ha ammesso - ma quest’anno sarà mia cura chiedere che tutti gli assessorati facciano un lavoro con il turismo come i trasporti, la formazione, e ancora con il bilancio e il demanio, con lo sviluppo economico. “Facciamo veloci e siamo uniti perché questo ci chiedono i lavoratori", ha detto.
“Concentrerei le attività nel breve periodo con bonus alle famiglie”, ha risposto
Antonio Aurigemma (FdI). “Più del Piano triennale dovremmo parlare di un piano per far sopravvivere le aziende nel breve, medio e lungo periodo, ampliare il periodo di cassa integrazione, nove settimane è ben poco. Come FdI abbiamo già delle proposte da fare scaturite dopo una serie di incontri con il settore turistico”.
“E’ una stagione fortemente segnata, mi concentrerei molto sull’anno in corso – ha detto
Massimiliano Maselli (FdI) –
L’importanza della promozione turistica non si discute ma purtroppo sarà molto difficile promuovere perché le imprese hanno esigenze molto più importanti”. Per Maselli occorre “rastrellare tutte le risorse possibili per contributi a fondo perduto, anche se la promozione è molto importante la slitterei all’anno prossimo”, chiedendo di non far pagare la tassa di soggiorno per tre mesi alle imprese.
Quanto alla tassa di soggiorno,
Valentina Grippo (Pd) ha ricordato di essere stata fra i primi a volerla bloccare, “ma a questo punto assorbirebbe un grande budget.
E’ un
Piano di interventi esaustivo che recepisce tutti gli input che abbiamo dato”.
“Più che alla promozione, azioni mirate sul nostro territorio, il Piano è stravolto dai numeri sui quali quel piano si basa”, ha detto
Francesca De Vito (M5s) per la quale bisogna rivedere i trasporti verso le località turistiche: “i cittadini di Roma devono essere i turisti di prossimità dei nostri comuni”, chiedendo altresì un’audizione per affrontare il settore agenzie di viaggio e attività ricettive
Per
Marta Leonori (Pd), “non dobbiamo fare la promozione come l’abbiamo fatta adesso ma una comunicazione che alleggerisca alcune zone e farne conoscere altre”. Quanto all’ipotesi del rimborso della tassa di soggiorno “non sarebbe una misura che raggiungerebbe l’obiettivo che ci siamo detti, di arrivare a tutto il mondo del turismo”.
Sì a fare presto da
Marietta Tidei (Gruppo Misto) che ha lanciato la proposta di consentire il trasferimento nelle seconde case che “ridarebbe un po’ di economie ad alcuni territori e spinta psicofisica al benessere delle persone. In molti lavorano in smart working e con i bambini in casa il ritorno nelle seconde case sarebbe salutare. È un segnale di fiducia che va dato il prima possibile”, ha detto la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico.
D’accordo sull’approvare il Piano triennale “perché ci dà la possibilità di sbloccare fondi”,
Gaia Pernarella (M5s), per la quale “dare i soldi ai comuni in questo momento è importante per il turismo di prossimità”. Quanto ai trasporti, occorre una “commissione congiunta per risolvere questi problemi una volta per tutte. Questa è forse l’occasione di risolvere problemi annosi. Che questo coronavirus ci dia la possibilità di ripensare un settore fermo agli anni ‘80”, infine l’auspicio.
Secondo
Orlando Tripodi (Lega), “20 milioni, è un qualcosa, meglio il poco che il nulla”, ma si possono fare “interventi amministrativi a costo zero ed eliminare il più possibile la burocrazia”.
“Ci sarà un turismo di prossimità ma non è l’anno zero”, ha detto
Eugenio Patané (Pd) instillando “una piccola goccia di ottimismo”. Quanto al Piano triennale, “è ovvio che si possono migliorare alcuni aspetti e renderli quanto più contemporanei possibile, ho paura che se non si modificano alcuni pezzi sarà difficile approntare un piano annuale”. Quanto ai trasporti, “la grande questione dei trasporti o viene legata all’obiettivo turismo o partiamo già con un piede sbagliato. I turisti devono poter arrivare all’interno della nostra regione e poi avere possibilità di spostamento. Sono molto contrario a lavorare ancora sul tema del marketing territoriale – ha aggiunto – ma sulle motivazioni che spingono una persona a venire”.
“Sono convinta anch’io che bisogna parlare di motivazioni, cambiare la narrazione. Possiamo fare molto e premere l’acceleratore perché sia diversa – ha replicato
Pugliese –proponendo “gruppi di approfondimento in commissione sui temi che più ci stanno a cuore”. “Non penso che la Regione possa dare un sostegno a tutto il circuito delle tasse di soggiorno dei comuni", ha detto in chiusura, "solo se si pensa alla tassa di soggiorno trimestrale di Roma Capitale, sono 30 milioni”. Questo, ha concluso, è “un primo importante provvedimento, sui trasporti facciamo subito un punto con l’assessore”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio