Il punto sul 'bonus affitti' in decima commissione con Regione, Roma Capitale ed enti locali
Audizione richiesta da Bonafoni e Panunzi per capire a che punto sono i comuni nel trasferimento dei contributi regionali ai cittadini, soprattutto a Roma.
21/05/2020 - La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5s) si è riunita oggi in modalità telematica per un’audizione sulle misure di sostegno alla locazione della Regione Lazio, con l’assessore regionale alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero,
Massimiliano Valeriani; l’assessora al patrimonio e alle politiche abitative di Roma Capitale,
Valentina Vivarelli; il presidente di Legautonomie Lazio,
Bruno Manzi; la vicepresidente del Consiglio delle Autonomie locali del Lazio,
Luisa Piacentini, la quale è intervenuta anche in rappresentanza di Anci Lazio. L’audizione era stata richiesta da Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti) ed Enrico Panunzi (Pd).
Proprio
Marta Bonafoni, in apertura di seduta, ha spiegato le ragioni della convocazione. “Siamo interessati a fare il punto sulla situazione dei buoni affitto – ha detto – per capire se come Consiglio regionale possiamo dare un contributo a migliorare la procedura di erogazione delle risorse, per far sì che arrivino prima possibile nelle tasche dei cittadini che sono in difficoltà. Ci sono due cifre dalle quali sono partita nel chiedere questa audizione – ha aggiunto Bonafoni – da una parte, solo dieci giorni fa la Regione ha incrementato le risorse per la locazione di altri 13 milioni di euro, che hanno fatto arrivare a 56 milioni di euro il totale dell’investimento regionale sul tema dell’emergenza abitativa; dall’altro, le 49mila domande di sussidio pervenute nel solo comune di Roma Capitale, segno evidente di una crisi drammatica”.
L’assessore regionale
Massimiliano Valeriani ha ricordato i tre provvedimenti messi in campo dalla Regione Lazio per il sostegno alla locazione, per un totale di 56 milioni di euro: i 22 milioni di euro della deliberazione di Giunta n. 176 per l’emergenza coronavirus; la deliberazione n. 177, che è intervenuta dopo l’emergenza da coronavirus per accelerare e semplificare il meccanismo di erogazione dei 21 milioni di euro già previsti dal bando per i contributi agli affitti del 2019 (mantenendo invariati i criteri previsti dal bando, tra cui quello di avere un reddito ISEE non superiore a 14mila euro); infine, la deliberazione di Giunta n. 262, che ha incrementato quel bando di altri 13 milioni di euro. Valeriani ha spiegato le motivazioni di tale intervento: “Su 277 comuni laziali che hanno partecipato al bando, 216 hanno comunicato il fabbisogno e pertanto hanno già avuto dalla Regione le risorse richieste. Gli altri 61 comuni – ha aggiunto l’assessore – hanno solo trasmesso il numero delle domande, non hanno fatto il fabbisogno. Si tratta di 15.774 domande di cui ben 13.511 provenienti da Roma Capitale. Abbiamo deciso di mettere ulteriori 13 milioni di euro per evitare che soprattutto i cittadini romani fossero penalizzati dal meccanismo del riparto tra i comuni che non hanno trasferito i fabbisogni”.
L’assessore ha poi illustrato il secondo provvedimento, la DG n. 176 emanata in piena emergenza da coronavirus, che consente a tutti coloro che autocertifichino uno stato di indigenza temporaneo dovuto alla pandemia, di accedere a un contributo fino al 40 per cento dell’affitto per tre mensilità. Si tratta di 22 milioni di euro, di cui il 55 per cento destinato a Roma Capitale. Valeriani ha spiegato che i comuni devono trasferire le domande alla Regione entro il 24 maggio, precisando che i 12 milioni per la Capitale sono già stati trasferiti e che, per accelerare le procedure, si è deciso di rinviare la fase dei controlli a dopo l’erogazione del contributo e non prima. Infine, l’assessore ha detto che “ad oggi la Regione ha fatto tutto quello che doveva fare, ma ancora non ho capito quali siano i criteri adottati da Roma Capitale per erogare ai cittadini quei 12 milioni già ricevuti”.
La risposta è arrivata dall’assessora
Valentina Vivarelli che nel suo intervento ha sottolineato le difficoltà che Roma Capitale ha dovuto fronteggiare nel passare, in soli due mesi, dalla gestione di circa 13mila domande relative al bando del 2019 alle 49mila domande collegate al provvedimento sull’emergenza da coronavirus, “che testimoniano la grave crisi che ha colpito numerose famiglie”, ha detto. “Abbiamo rispettato in tutto la DG n.176 che ha imposto tempi molto rigidi e abbiamo emanato il bando ricalcando le indicazioni della Regione per non appesantire sugli oneri dei richiedenti, dando anche la possibilità ai cittadini di effettuare le richieste on line, per evitare spostamenti, con modalità snelle e semplici. Scelta premiata perché oltre 44mila domande sono state fatte on line”. Nonostante le difficoltà per i tempi ristretti, Vivarelli ha garantito che Roma Capitale invierà alla Regione le domande protocollate entro i tempi previsti dalla delibera di Giunta.
Piacentini (Cal/Anci) e
Manzi (Legautonomie Lazio), pur sottolineando la bontà dell’intervento regionale, hanno sollevato alcune criticità, soprattutto per i piccoli comuni, nell’accesso ai bandi (Piacentini) e sulle procedure previste per l’autocertificazione della caduta di reddito a causa della pandemia (Manzi).
Valentina Corrado (M5s) ha rivendicato l’ottimo lavoro svolto sulla delibera n. 176, con spirito collaborativo bipartisan tra Consiglio e Giunta, auspicando ora la completa attuazione di quanto stabilito, “perché i cittadini hanno bisogno di quelle risorse”, ha detto. Hanno partecipato alla seduta: Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia), Laura Cartaginese (Lega), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS); Giuseppe Simeone (Forza Italia); Gaia Pernarella (Movimento 5 stelle).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio