Unanime apprezzamento per l'impianto delle nuove norme proposte da Massimiliano Maselli (FdI). L'assessore Orneli: "Una legge che aiuterà il lavoro già avviato con importanti risultati dalla Giunta.16/06/2020 -
La commissione Sviluppo economico e attività produttive del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Marietta Tidei, ha concluso oggi le audizioni sulla proposta di legge per il riordino del sistema fieristico, illustrata dal primo firmatario Massimiliano Maselli (FdI).
Ha aperto gli interventi Pietro Piccinetti (Fiera di Roma) che ha ricordato “come nelle Regioni più evolute dal punto di vista fieristico il settore sia un volano importante per l'economia e l'occupazione” e ha dato un “giudizio positivo sulla struttura della legge”. Francesco Crognale (anche lui Fiera di Roma) ha, poi, illustrato le modifiche proposte sulle caratteristiche degli operatori e sui contributi regionali per le nuove manifestazioni.
E' stata poi la volta di Alberto Sasso (Eur Spa) che ha giudicato positivamente “l'idea di progettualità condivisa sul territorio, fondamentale per il rilancio del settore a livello internazionale”.
Giudizio positivo anche da parte di Mauro Ottaviano (Aepi) che ha parlato di “iniziativa particolarmente rilevante” e ha puntato l'attenzione “sulla partecipazione delle piccole e medie imprese alle fiere, sulla necessità di campagne promozionali, sulla digitalizzazione e sul coordinamento degli eventi”. Una legge importante per tutto il sistema anche secondo Giuseppe Stocchi (Coldiretti Lazio), mentre Walter Fontana (Fiera Latina), ha chiesto “l'istituzione di un tavolo permanente degli organizzatori di eventi, con requisti precisi da monitorare”.
“Un impianto soddisfacente” anche per Francesco Monzillo (Camera di commercio Viterbo), mentre Loredana Pugliese (Camera di Commercio di Latina) ha concordato sulla “necessità di un riordino normativo”. D'accordo anche Giancarlo Cipriano (Camera di commercio Rieti) che è tornato sulla necessità di puntare sulle piattaforme digitali per far conoscere di più il Lazio all'estero. Complimenti per l'impianto della legge anche da Alessio De Amicis (Centro agroalimentare Roma) e da Beatrice Brizzi (Confagricoltura) secondo la quale “si tratta di un'ottima iniziativa”.
“Una norma importante per l'economia locale”, secondo Luca Voglino (Investimenti Spa) che ha parlato della necessità di introdurre nella legge “una diversa qualificazione dei quartieri fieristici vincolati a questa attività”. Infine si tratta di “una buona proposta che proveremo a migliorare con i nostri contributi, ma facendo in fretta, secondo Lina Novelli (Anci Lazio).
Finiti gli interventi, hanno preso la parola i consiglieri regionali. Roberta Lombardi (M5s) nel suo intervento ha assicurato che “tutte le forze politiche del Consiglio regionale sono impegnate per dare una nuova normativa al settore: leggeremo con la massima attenzione tutte le proposte di emendamento che ci saranno inviate. Secondo noi va inserito qualche paletto in più rispetto al regolamento che la legge riserva alla Giunta regionale”. Impegno a procedere rapidamente anche da parte della presidente Tidei: “Siamo convinti – ha spiegato – che si tratti di un settore trainante per la nostra economia”. Parole apprezzate da Maselli, che ha ricordato come la legge preveda il “parere della commissione sul regolamento prefisposto dalla Giunta”. E' stata poi la volta di Francesca De Vito (M5s) secondo la quale “dobbiamo valorizzare tutti i centri fieristici, utilizzabili anche per altre finalità in questa fase di emergenza, a partire dai concorsi pubblici”. Marta Leonori (Pd) ha parlato “della necessità di approfondire meglio alcuni punti della legge, dobbiamo soprattutto lavorare sulle nuove tecnologie”.
In conclusione dell'audizione l'assessore alle Attività produttive, Paolo Orneli, “ha auspicato che questo testo, attraverso il lavoro di miglioramento delle forze politiche, diventi presto legge, per rafforzare la politica già messa in campo dall'amministrazione regionale. La situazione è migliorata, penso al lavoro importante che sta facendo la Fiera di Roma, soprattutto adesso che è uscita dal concordato. Per portare nel Lazio grandi appuntamenti internazionali servono investimenti pubblici. In questi anni abbiamo utilizzato in maniera intelligente i fondi europei, avere una nuova legge specifica aiuterà ulteriormente il nostro lavoro, aumentando la nostra capacità di attrazione a livello internazionale”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio