03/07/2020 -Mallamo (Astral): da domani parte la progettazione della rete, lavoreremo gomito a gomito con le amministrazioni locali.
Ultimo appuntamento, in commissione Mobilità e trasporti del Consiglio regionale del Lazio, con le audizioni sul Piano per il trasporto pubblico locale urbano, in particolare sulle nuove unità di rete e sui servizi minimi. Nella riunione di oggi si è parlato della zona del litorale sud e del sud pontino. Introducendo la riunione, il presidente della commissione, Eugenio Patanè, ha ricordato “le tappe del processo partecipativo che abbiamo svolto per assicurare la massima condivisione di questa riforma del trasporto pubblico locale”.
Di seguito, come nelle scorse sedute, l'assessore Mauro Alessandri, i tecnici della direzione regionale e gli esperti dell'università, hanno introdotto il tema, sia dal punto di vista politico che tecnico, partendo da un quadro della situazione attuale per arrivare ai cambiamenti previsti nelle linee guida per il trasporto pubblico urbano facendo riferimento, in particolare, agli obiettivi da raggiungere: arrivare a tutti i Comuni del Lazio, con una ripartizione più equa delle risorse, in base a criteri trasportistici, in maniera da tenere conto delle evoluzioni dei territori, superando il criterio della spesa storica usato fino ad ora. Ultimo obiettivo: l'integrazione tariffaria, in maniera da potersi muovere con un solo titolo di viaggio in tutta la Regione. Da considerare anche i nuovi fondi (240 milioni) messi a disposizione del Lazio nell'ambito del Piano nazionale per la mobilità sostenibile, per il rinnovo dei mezzi.
Il consigliere Giuseppe Simeone (FI) ha espresso apprezzamento per “lo studio illustrato oggi, anche se l'unità di rete del sud pontino potrebbe avere due subambiti più omogenei” e ha puntato l'attenzione sui problemi del trasporto nell'area del golfo di Gaeta: “La riforma – ha spiegato – è un'occasione per avere un servizio migliore rispetto a quello di oggi, un'occasione che gli amministratori devono cogliere al volo”. Gaia Pernarella (M5s), invece, ha chiesto chiarimenti “sull'integrazione dei percorsi di Cotral con le reti urbane, in maniera evitare sovrapposizioni”.
E' stata poi la volta degli amministratori locali. Ha iniziato Felice D'Argenzio (Gaeta) che ha dato un giudizio positivo e ha dato la disponbilità del Comune “a iniziare gli incontri necessari per arrivare al piano di esercizio”. Paola Soldati (Ardea) ha chiesto chiarimenti sul trasporto scolastico verso altri Comuni. Sonia Modica (Ardea) ha parlato della necessità di istituire dei tavoli di lavoro con la Regione. Luana Caporaso (Aprilia), invece, ha chiesto conferma sui tempi di attuazione del nuovo modello di esercizio e sulla gestione dei contratti in corso. Paola Villa (Formia) ha espresso riserve sull'eccessiva ampiezza dell'unità di rete sud pontino “caratterizza da eccessiva dispersione”. Carla Carletti (Priverno) ha contestato l'inserimento dei Comuni dell'area dei monti Lepini all'interno dell''unità di rete del sud pontino: “Non c'è stata possibilità di interlocuzione con la direzione trasporti nel corso dell'elaborazione del piano, si tratta di un documento calato dall'alto”. Elisa Venturo (Minturno) ha giudicato positivamente il percorso di aggregazione fra Comuni e chiesto chiarimenti sulla tutela dei livelli di occupazione.
Giuseppe De Righi (Anci Lazio) ha ricordato che “l'associazione ha partecipato a tutti gli incontri in maniera da avere un quadro complessivo delle richieste dei Comuni. Raccomandiamo di elaborare delle norme transitorie, in maniera da rendere più facile il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di finanziamento, un percorso di accompagnamento nei confronti dei Comuni nella realizzazione delle unità di rete, la tutela delle piccole imprese che gestiscono attualmente il servizio”.
Alessandri, nella replica, ha ribadito che “la partecipazione dei Comuni è uno dei punti fondamentali, già in sede di elaborazione del documento abbiamo consultato tutti i sindaci dei Comuni del Lazio. Non si tratta di un provvedimento calato dall'alto. La nostra è una proposta aperta a tutti i contributi. La scadenza del gennaio 2022 per far partire il nuovo sistema è stata stabilita proprio per ascoltare ancora meglio tutte le proposte delle amministrazioni”. L'assessore regionale ha poi ricordato il “nuovo ruolo di Cotral che in questi anni ha effettuato il servizio nelle aree che non avevano trasporto urbano” e ha dato chiarimenti sulle esigenze di trasporto per gli studenti delle superiori: “Non abbandoneremo a se stesse le amministrazioni locali”, ha concluso. Antonio Mallamo (Astral) ha puntualizzato il percorso che aspetta la società regionale: “Da domani inizieremo la progettazione della rete dei servizi minimi, che faremo lavorando gomito a gomito con i Comuni. Dopo questa fase, a giugno del 2021 partiremo con le gare”.
Stefano Fermante (direttore regionale Trasporti) ha ricordato il questionario già inviato a tutti i Comuni per presentare osservazioni alla proposta regionale: “Sui 34 Comuni che fanno parte delle due unità di rete di cui parliamo oggi – ha spiegato - hanno risposto in 10, con rilievi di cui terremo conto”.
In chiusura, il presidente Patanè, a sua volta, ha ripercorso le due fasi di partecipazione che hanno caratterizzato l'iter del nuovo piano: “La prima gestita direttamente dall'assessorato, la seconda con le audizioni che abbiamo svolto in commissione. Tutte le proposte che arriveranno devono essere prese in considerazione, questa è la volontà dell'assessorato, nel rispetto dei criteri e degli obiettivi che sono stati decisi, per arrivare a un sistema che garantisca il diritto alla mobilità di tutti i cittadini del Lazio”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio