Audizioni in sesta commissione sul Piano energetico regionale
Obiettivo: 200 mila punti di ricarica per auto elettriche (dalle 1.130 attuali)
13/07/2020 - La commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da
Eugenio Patanè (Pd), si è riunita oggi in modalità telematica per un’audizione sulla “Proposta di deliberazione consiliare n. 43 del 2 Aprile 2020, concernente l’approvazione del nuovo “Piano energetico regionale” (Per Lazio). Il piano, con il quale sono definiti i fabbisogni energetici regionali, contiene le linee di azione per ridurre le emissioni di gas climalteranti, per sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per contenere i consumi energetici nei settori produttivo, residenziale e terziario. Inoltre, vengono definiti i criteri per la valutazione di sostenibilità dei nuovi impianti, sulla base della migliore tecnologia disponibile, della coerenza con le esigenze di fabbisogno energetico dell’area circostante e con le reti di trasmissione e trasporto di energia elettrica e metano.
Sono stati ascoltati Marco Marcozzi e Francesco Naso di Motus-E, l’associazione italiana costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica di cui fanno parte anche Fca e Rfi. L’ingegner Naso nota che viene traguardato un target di 200 mila stazioni di ricarica per auto elettriche al 2050, mentre invece sarebbe meglio fissare obiettivi al 2025/2030 (oggi nel Lazio ci sono 1.130 punti di ricarica). Ciò, secondo Naso, consentirebbe di razionalizzare meglio la spesa di risorse nel settore. Secondo Naso, inoltre, si deve pensare alle flotte aziendali pubbliche e al trasporto pubblico locale regionali con mezzi elettrici, al pari di quanto si sta facendo in Friuli Venezia Giulia. Per Davide Astiago Garcia, segretario generale di Anev, l’associazione nazionale energia del vento e di protezione ambientale che vede riunite circa 70 aziende che operano nel settore eolico, siamo molto al di sotto delle potenzialità nella regione: Anev sta chiedendo che il paese possa raggiungere gli obiettivi individuati dal governo nel piano nazionale energia e clima che prevede circa il raddoppio dell’attuale potenza installata in Italia da fonte eolica.
Marco Mandelli, coordinamento Uniti per l’ambiente di Anzio, auspica uno stretto collegamento tra il piano energetico e il Piano rifiuti (all’ordine del giorno della decima commissione), mentre George Wallner, dell’associazione lago di Bolsena, ha messo in guardia sullo sviluppo degli impianti geotermici che tendono a fare aumentare il rischio di inquinamento della falda acquifera potabile e il rischio sismico.
Hanno seguito i lavori l’assessore regionale Mauro Alessandri, e i consiglieri
Antonello Aurigemma (FdI),
Silvia Blasi (M5s),
Laura Cartaginese (Lega),
Gino De Paolis (Lista Zingaretti),
Valerio Novelli (M5s),
Devid Porrello (M5s). Blasi si è detta d’accordo sulla necessità di tutelare i territori dei laghi di Vico e di Bolsena nello sviluppo della geotermia - tema definito caldo dalla consigliera – e sulla necessità di una stretta correlazione tra piano energetico e piano rifiuti, per lo sfruttamento di biogas proveniente dal trattamento dei rifiuti solidi urbani, mentre per Porrello quest’ultimo tema dovrebbe essere affrontato in modo più incisivo.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio