Vino e uva, dalla crisi alle opportunità di rilancio del settore
Il punto in commissione Agricoltura, le richieste dei produttori e dei vinificatori, le risposte della Giunta.
14/07/2020 -
La commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Valerio Novelli, ha fatto il punto oggi, in un’audizione in videoconferenza con le associazioni dei produttori e alcune delle aziende più importanti della Regione, sulla situazione del comparto vitivinicolo con un attenzione particolare ai problemi causati dalla pandemia da coronavirus. “Un comparto fra i più colpiti dall’emergenza Covid - ha spiegato Novelli - per questo abbiamo ritenuto importante ascoltare chi vive giorno per giorno questi problemi”.
Ha iniziato la serie degli interventi Sara Paraluppi (Coldiretti): “Nel Lazio ci sono ancora molti locali chiusi, mancano i turisti, quindi c’è una vera e propria mancanza di consumi, più che calo. Tra questi i principali sono vino e olio. Servirà una vendemmia verde, selettiva, per evitare di arrivare a grandi produzioni dopo l’estate a cantine ancora quasi piene”. D’accordo sull’analisi anche Paolo Perinelli (Confagricoltura): “Le misure già prese, in particolare legate alla distillazione, aiuteranno molte realtà, ma non saranno risolutive per le aziende che puntano sull’alta qualità: servirà una forte azione di promozione in tutta Italia, non prevediamo di tornare a una forte presenza turistica prima di sette mesi. Le aziende vitivinicole non hanno venduto nulla in questi mesi, non sono in grado di affrontare altre spese senza sostegno". Secondo Tullio Galassini (Consorzio Roma) “va considerata anche la difficoltà che si trovano ad affrontare le aziende per i vecchi pagamenti che non è facile riscuotere. Vanno responsabilizzati i cittadini del Lazio sii consumi dei prodotti regionali. D’accordo sulla vendemmia parziale, ma ci sono due criticità: l’ispettorato non è in grado di effettuare controlli, siamo partiti troppo in ritardo”. “La realtà delle nostre cantine - ha sostenuto Riccardo Milozzi (Cia) - è in forte crisi: al blocco dei consumi interni va aggiunto il blocco dell’export. Proponiamo un indennizzo legato alla mancata fatturazione, con il meccanismo dei bonus in base al fatturato, e un contributo a fondo perduto per gli acquisti effettuati da gennaio a luglio. Sulle giacenze bisogna intervenire, ma deve esserci un contributo remunerativo per le cantine. Le aziende hanno bisogno di liquidità, hanno bisogno di risposte concrete dalla Regione”. Chiarezza e tempi rapidi ha chiesto anche Matteo Vingione (Cavim): “I nostri consorziati locali non hanno grandissime giacenze in cantina, ma ancora non sappiamo quanto andremo a prendere se scegliamo la strada della distillazione. E’ fondamentale capire come smaltire le giacenze e anche a che punto siamo con l’iter della vendemmia verde”. Felice Gasperini (Consorzio Frascati Doc) ha precisato che “non si può fare la distillazione spalmandola su tutte le produzioni senza fare distinzioni, per i produttori del Frascati, che hanno un margine molto basso, l’impegno di spesa sarebbe insostenibile, impossibile distillare a 50 centesimi al quintale: l’eventuale crollo delle quotazioni del Frascati, va ricordato, porterebbe un effetto a catena su tutta la produzione del Lazio”. Non sono problemi di oggi, ha spiegato Luigi Lulli (Cantine Lulli), secondo il quale "l’emergenza Covid ha solo amplificato la crisi che viviamo da almeno dieci anni, nel corso dei quali abbiamo perso la metà del nostro patrimonio. E’ evidente che la cifra stanziata per la distillazione diventa irrisoria per le produzioni di alta qualità. L’idea della vendemmia verde è buona, ma tardiva. Nel dopo vendemmia serviranno interventi diretti di sostegno alle aziende: non sarà un mercato facile. Bene la promozione ma non risolve i problemi immediati”. Cosmo Ciccariello (Azienda agricola Ciccariello), ha ringraziato la Regione per le misure prese sul contributo per la distillazione: “Con il contributo di certo non ci guadagnano, ma è comunque un aiuto importante per i vinificatori. Serve un intervento specifico per i produttori che sono sul lastrico”. Ultimo audito Antonio Stea (Aepi): “Dobbiamo garantire una liquidità immediata alle imprese - ha chiesto - rimodulando il Piano di sviluppo rurale, da lì possiamo trovare risorse importanti che devono arrivare presto alle cantine, subito dopo la vendemmia. In altre Regioni sono già state anticipate, questa è una strada importante: il 40 per cento delle cantine del Lazio hanno gravi problemi di liquidità”.La consigliera Silvia Blasi (M5s) ha parlato “di un’audizione estremamente importante per fare il punto su un settore strategico per l’economia agricola della nostra Regione. Importante perché ci dà gli elementi per svolgere con maggiori informazioni la nostra attività di indirizzo nei confronti della Giunta. Servono strategie a medio termine, strategie di lungo respiro su tutto il territorio regionale”.L’assessora all’agricoltura, Enrica Onorati, ha poi illustrato la strategia e le azioni che la Regione sta mettendo in campo: “Non perdiamo di vista l’eterogeneità del comparto, dobbiamo considerare anche la distinzione fra i diversi tipi di aziende: quelle che seguono tutto la filiera, chi si occupa solo della vinificazione e chi invece si occupa soltanto dell’uva - ha spiegato - La Regione ha messo in campo tutti gli strumenti che ha a disposizione, per permettere di passare la bufera. Sappiamo benissimo che la distillazione di crisi non va bene per tutti, è una misura nazionale, che va sostenuta, aderendo subito alla campagna. Stiamo lavorando per quantificare necessità relative allo stoccaggio. Stiamo studiando diverse misure, come Regione seguiamo con attenzione i provvedimenti nazionali per farci trovare pronti. Ma lavoriamo anche su nostri provvedimenti. Stiamo studiando dei voucher specifici per permettere l’approvvigionamento a ristoranti ed enoteche, in maniera da creare una sinergia fra domanda e offerta, nell’ambito regionale”. Mauro Lasagna, direttore regionale Agricoltura, èha fatto il punto sulla parte tecnica,in particolare sulla vendemmia verde selettiva e sugli altri provvedimenti presi: “Abbiamo integrato il bando nazionale sulle distillazioni di crisi con 700mila euro. Tutta la filiera dovrà essere aiutata con l’accesso al credito garantito dalla Regione, una misura che dovrà essere introdotta nel nuovo Piano di sviluppo rurale: la metteremo al primo posto”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio