San Raffaele Rocca di Papa, audizione congiunta Sanità-Lavoro sulla situazione dei lavoratori
Le commissioni consiliari settima e nona hanno ascoltato oggi i sindacati dei lavoratori e i rappresentanti degli assessorati competenti per fare il punto della situazione.
28/07/2020 - La vertenza dei lavoratori della clinica San Raffaele di Rocca di Papa al centro di una seduta congiunta oggi della commissione IX Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia,
con la Commissione VII Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone. Il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini ha detto che l’obiettivo della seduta è dare garanzie ai lavoratori, e in questo senso già ieri è stato siglato un protocollo di intesa tra regione e sindacati; per Eleonora Mattia, l’audizione è molto importante per accendere un faro su quel che è successo nelle rsa nella fase più acuta del covid. Un odg in aula a firma Paolo Ciani, ha aggiunto Mattia, tendeva a rivedere il sistema ed è da apprezzare il protocollo firmato da sindacati e regione in favore di questi lavoratori.
Il rappresentante di Cgil Fp ha detto che la malagestione viene pagata sempre dai lavoratori, quindi ha chiesto di capire cosa si possa fare in concreto in loro favore; sostegni economici, punteggi aggiuntivi per concorsi tra le proposte di Cgil in favore dei lavoratori. Per quanto riguarda il tema del riconoscimento dei periodi lavorativi pregressi, Simeone ha detto però che questa tutela è già stata assicurata con una normativa del 2017.
Per Antonio Cuozzo di Cisl Fp il problema dei 150 del san Raffaele, al di là del protocollo che sicuramente è una cosa buona, implica una soluzione anche all’interno del gruppo perché in alcuni casi si tratta di partite Iva che necessitano di stabilizzazione. Più attenzione sui soggetti che fanno sanità accreditata nella regione perché i lavoratori di quella sono più ricattabili, secondo il rappresentante Cisl.
A nome di Ugl Lazio, Armando Valiani ha detto che proprio Ugl ha manifestato una settimana fa in favore dei lavoratori del san Raffaele; questo ente non è la prima volta che crea problemi ai lavoratori, perché nel momento in cui si interrompe l’accreditamento le conseguenze si riversano immediatamente sugli stipendi. A Roma le strutture del san Raffaele sono ben 4, quindi i problemi dovevano essere previsti e prevenuti. Il protocollo è quindi solo un primo passo sulla via della tutela di questi lavoratori.
Per la Nursind, Alessandro Saulini ha detto che la collaborazione in favore dei lavoratori tra le sigle sindacali è indispensabile per raggiungere al più presto l’obiettivo della tutela dei lavoratori stessi. Per Usb Lazio, Michela Flores ha detto che la discussione è tutta da fare, perché non ci si può limitare agli ammortizzatori sociali. Privata e non pubblica è questo tipo di sanità a suo avviso, perché sempre di imprenditoria si tratta, al di là dell’accredito regionale, e infatti i disagi dei lavoratori derivano dalla logica del profitto che è alla base di quella.
Tra i consiglieri, Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle ha detto che la preoccupazione principale della politica è stata appunto subito quella dei lavoratori, una volta tolto giustamente l’accreditamento alla clinica; per questo, ha ringraziato assessore e sindacati per il raggiungimento di un accordo. Segnalata anche la necessità di offrire una alternativa sanitaria sul territorio di Rocca di Papa per evitare “viaggi della speranza”.
Al termine gli interventi degli assessorati: per quello alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, è intervenuto Egidio Schiavetti, che ha detto che bisogna fare in modo che in situazioni di questo tipo i lavoratori vengano sempre salvaguardati; ma anche la ricollocazione all’interno del gruppo, quando si tratti di numeri importanti, come in questo caso, va a suo avviso curata. Sull’offerta sanitaria, il pubblico deve tornare ad essere protagonista, come si sta lavorando per fare con la recente apertura di due strutture nel territorio dei Castelli romani, ha aggiunto Schiavetti. Per l’assessorato al lavoro, l’avvocatessa Sforza ha ricordato come al momento nulla vieti alle imprese di fare ricorso agli ammortizzatori sociali per questi lavoratori.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio