Print di Santa Palomba, monta il fronte del no
Istituzioni e associazioni illustrano le criticità del progetto di housing sociale
17/09/2020 - Sul Print di Santa Palomba, progetto di housing sociale del Comune di Roma zona IX Municipio, si è tenuta oggi un'audizione in commissione Urbanistica. Molti gli interventi, prevalentemente contrari e espressi da più fronti. Sono intervenuti per l'associazione Fare Castelli Marco Alteri, nella sua relazione ha puntato il dito sulle necessarie valutazioni d'impatto ambientale, considerata anche la zona protetta per la presenza dei laghi. Ha poi parlato di vincolare la costruzione solo dopo la reale individuazione di soggetti cui sono destinate, altrimenti, ha dichiarato: non c'è motivo di costruire. Paolo Mancuso, presidente della commissione Urbanistica Roma Eur, ha parlato del parere del Municipio che non è vincolante e ha ricordato come le linee guida dell'Assemblea Capitolina fossero indirizzate a evitare nuovo consumo di suolo. Sempre Mancuso ha parlato dell'inopportunità di relegare ai confini, lontani dal centro cittadino, insediamenti a favore di famiglie disagiate, tanto più che l'insediamento insisterebbe su una zona agricola e di pregio architettonico. Il Sindaco del Comune di Albano Laziale non è entrato nel merito del progetto ma ha sollevato le criticità sulle ricadute che questo avrà sull territorio di Albano. Dai depuratori, ai servizi scolastici, alla mobilità. Ha poi parlato del mancato invito alla conferenza dei servizi dei Comuni interessati, da parte del Comune di Roma. Enrico del Vescovo e Paolo Berdini di Italia Nostra, hanno invitato la Regione Lazio a far rispettare l'iter procedurale, quindi auspicato la partecipoazione dei comuni limitrofi all'insediamento alla conferenza dei servizi. Giacomo Castro di Latium Vetus ha chiesto, laddove possibile, anche l' annullamento dei lotti non ancora realizzati. Per l'assessorato all'Urbanistica era presente Gianni Gianfrancesco che ha sgranellato e dato risposte ai diversi quesiti posti da più fronti. Ha chiarito che l'insediamento non insisterà su zone agricole, ma su aree edificabili, ha inoltre spiegato che il programma prevede infrastutture con servizi e scuole. Ovviamente, come tutti i progetti, ha parlato senz'altro di migliorabilità del Print di Santa Palomba. Ha poi illustrato come le criticità vengono man mano superate attraverso gli atti amministrativi, ovvero raccomandazioni e prescrizioni che la Regione ha presentate 23 prescrizioni. A conclusione della seduta si è auspicato da più parti l'apertura di un tavolo tecnico con il Comune di Roma.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio