Allo stato attuale sembrerebbero ammissibili interventi per infrastrutture ferroviarie, mobilità' sostenibile e quindi piste ciclabili e ricariche per la mobilità elettrica, la gestione dei rifiuti, le reti idriche e la riqualificazione energetica di edifici ed edilizia scolastica07/10/2020 -
Nella seduta odierna della commissione Bilancio, presieduta da Fabio Refrigeri, si è tenuta l’audizione del Vicepresidente della Giunta regionale, Daniele Leodori, sulle linee guida della Regione Lazio in merito ai progetti finanziabili con il Recovery Fund.
“Stiamo cercando di capire le linee guida dentro le quali muoverci – ha spiegato Leodori in commissione - allo stato attuale possiamo dire che sembrerebbero ammissibili interventi per infrastrutture ferroviarie, mobilità' sostenibile nella sua accezione più ampia, e quindi piste ciclabili e ricariche per la mobilità elettrica, la gestione dei rifiuti, le reti idriche e la riqualificazione energetica di edifici ed edilizia scolastica. Non sembrerebbero finanziabili interventi per infrastrutture stradali e portuali, per le bonifiche dei siti inquinati e per il dissesto idrogeologico del territorio". Dunque, l’orientamento sarà quello di finanziare interventi che possano generare crescita economica. Leodori ha spiegato che alcuni interventi dovrebbero essere destinati alla programmazione europea 2021/27. Controversa invece la possibilità di utilizzare il Recovery found per il dissesto idrogeologico.
"Dovremmo concentrarci su alcune idee per il rilancio della nostra Regione – ha proseguito Leodori, nella sua relazione - che passano per un piano infrastrutturale importante, ad esempio, le trasversali da una parte all'altra della Regione, che mettano in collegamento il litorale con l'entroterra e gli assi viari principali. Quello che senz’altro non possiamo fare è riprendere progetti accantonati nei cassetti. Dovremmo individuare 3 /4 settori strategici per il rilancio della nostra regione”. Non sono mancate le repliche alla relazione di Leodori.
A cominciare da Valentina Corrado (M5S) che ha fatto appello affinché questo lavoro di programmazione venga affrontato dalle commissioni consiliari competenti, una volta chiariti quelli che saranno gli ambiti di intervento. Poi, sempre Valentina Corrado, ha posto un quesito: “quale ruolo giocano le regioni in questa partita? Le regioni meri proponenti di interventi e poi il decisore sarà il governo? Il ruolo delle regioni deve essere centrale, non di passacarte. Posto che ci deve essere chiarezza sugli ambiti, mancano – ha concluso la Corrado - a mio avviso due segmenti importanti quali sono lavoro e sociale”.
“Se aspettiamo le linee guida e poi vediamo cosa fare, abbiamo solo perso tempo prezioso” così il presidente del gruppo consiliare Lazio 2018, Stefano Parisi. “Avremmo potuto discutere già da maggio – ha proseguito Parisi - su cosa potremmo fare, sul dramma economico ma anche sull’ opportunità del Recovey fund, così come della programmazione 2021/2027 dei fondi europei, come sul tema Mes, invece siamo di fronte a un foglio bianco. Avrei iniziato da un modello macro economico alla proposta di idee per creare Pil, avremmo dovuto fare gli Stati generali per capire criteri e iniziative da fare per non farci trovare impreparati”.
Dello stesso tenore l’intervento di Giancarlo Righini (Fdi) che ha parlato di chiacchiericcio sui fondi, ha fatto notare che non è stato affrontato l’argomento “fiscalità” come eventuale ambito. “Esistono settori - ha dichiarato Righini - che possono diventare, attraverso strumenti di leva fiscale, dei veri e propri motori per l’economia della nostra Regione. Credo che il dibattito debba essere questo. Oggi ho trovato questa seduta di Commissione del tutto superflua”.
Sul tempo perso è intervenuto anche Giuseppe Simeone (FI). Sono d’accordo, non bisogna fare la lista della spesa – ha dichiarato Simeone - ma cercare di trovare quattro o cinque progetti strategici che, in qualche modo, fanno partire la nostra economia. Partiamo dalla provincia di Latina, sono tantissime positività e tantissime eccellenze, quali il farmaceutico, l’agrifood, l’economia del mare e del turismo, della recettività, però, purtroppo, non ha raccolto il deficit che ha quel territorio. C’è, per esempio, una rete stradale estremamente scollegata, una mancanza di copertura di rete e fibra ottica. Quindi, non so come, per esempio, la farmaceutica o l’agrifood o l’economia del mare possa in qualche modo fare se manca la copertura in fibra ottica per almeno il 50 per cento del territorio. C’è un problema, un deficit grossissimo, l’erosione delle coste, che cozza con la ricettività che ha quel territorio. Su quelle coste non pontine, ma purtroppo del Lazio manca programmazione da più di dieci anni”.
Soddisfazione invece è stata espressa da Marta Bonafoni “Sono molto felice, invece, perché penso che per prendere le scelte migliori e per avviare anche il nostro dibattito in questa fase così importante verso le scelte migliori noi dobbiamo agganciarci al dato di realtà, Questa è una vicenda che si confronta nel merito, ma che ha anche un metodo, che è fatto di procedure”.
Massimiliano Maselli (Lega) dopo un intervento sui ritardi nella programmazione propone di lavorare in piena autonomia nella programmazione 2021-2027. “Lì - ha spiegato Maselli - non dobbiamo attendere alcune linee guida. Dopodiché, passiamo al Recovery fund. Quindi, quando poi saranno arrivate le linee guida, saranno state stanziate tutte le risorse, si sa quello che arriverà all’Italia, si sa quello che arriverà alle singole Regioni e quindi al Lazio, a quel punto poi si andrà a calibrare rispetto alla programmazione che si è fatta 2021-2027”.
A fargli eco anche il presidente del gruppo consiliare, Fabrizio Ghera (FDI) che nel suo intervento ha chiarito “come il continuo parlare e discutere dei fondi che potrebbero arrivare dall’Europa costituisca un alibi indirettamente per il Governo nazionale, ivi compreso quello regionale, per non fare quello che, invece, dovrebbe essere fatto normalmente. Bene hanno fatto i colleghi a parlare di alcuni interventi importanti”.
A conclusione della seduta il vice presidente Leodori ha dichiarato:” se un anno fa una polemica politica sull’Europa poteva anche starci, era politicamente ammissibile, oggi l’Europa ha stanziato delle risorse come mai prima d’ora nel nostro Paese erano state stanziate, il cosiddetto Piano Marshall a cui tutti ci ispiriamo, se rivalutato ad oggi, ammontava a una somma tra i 10 e i 12 miliardi di dollari, quindi tra i 9 10 miliardi di euro attuali, mentre qui stiamo parlando di risorse che possono arrivare fino a 30 volte quello stanziamento. Condivido anche il consiglio che dava il consigliere Maselli, tenendo il dibattito sul Recovery fund sempre molto vivo, perché capiamo che è un’occasione irripetibile, noi accelereremo sulla definizione della programmazione 2021-2027, andando eventualmente in un secondo momento a proporre delle modifiche rispetto a quella programmazione, qualora le ipotesi che faremo si andassero ad accavallare con il Recovery fund”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio