Roma Metropoliane: societā in liquidazione e 29 esuberi. I sindacati dicono no
Patanč denuncia: "a rischio i tanti progetti gestiti dalla partecipata comunale e finanziati anche dalla Regione Lazio".
08/10/2020 -
Nella seduta odierna della commissione Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, presieduta da Eugenio Patanč, si č tenuta un'audizione sui progetti in capo alla societā Roma Metropolitane Srl .
Invitati anche la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi e l'assessore alla cittā in movimento, Pietro Calabrese, entrambi assenti. Il presidente della commissione Patanč ha parlato di sgarbo istituzionale " Considero increscioso l'atteggiamento del socio unico Roma Capitale che oggi ha deciso di non prendere parte alla seduta, ci si chiede di partecipare ai progetti e poi come Regione non vengono a illustrare lo stato dell'arte".
Non sono mancati gli interventi dei sindacati, tutti presenti, Cisl Cgil Uil . Unanime la denuncia sull'assenza di risposte a progetti e proposte, sulla mancanza di un coinvolgimento da parte della partecipata per discutere sul futuro di Roma Metropolitane, chiara e forte anche la denuncia sulla corretta procedura per la mobilitā di 29 operatori.
Per Roma Metropolitane č intervenuto Andrea Mazzotto, liquidatore della societā che ha spiegato dell'imprescindibiltā di mettere in liquidazione la partecipata al solo fine di mettere ordine nei conti, ma, ha poi proseguito come i progetti continueranno attraverso rami pazienda. Uno smembramento che perō non piace ai sindacati che ricordano l'ultimo bilancio approvato di Cittā metropolitane risale al 2015.
"Siamo molto preoccupati per la situazione di Roma Metropolitane - ha infine concluso Patanč - e in particolare per l'esubero di 29 lavoratori dell'azienda, che mette seriamente a rischio i tanti progetti gestiti dalla partecipata comunale e finanziati anche dalla Regione Lazio: ad esempio la Metro C, tratta T2, e il prolungamento della Metro B, Rebibbia-Casal Monastero, per il quale abbiamo 90 milioni in perenzione nel bilancio regionale".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio