Recupero dei seminterrati, giornata di audizioni in commissione Urbanistica
Pareri contrastanti sulla proposta di Simeone (FI). Resta aperta la questione dei carichi urbanistici. Fissato il termine per la presentazione di emendamenti e subemendamenti.
20/10/2020 - Giornata di audizioni, in commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Marco Cacciatore, sulla proposta di legge per il recupero ad uso residenziale, terziario e commerciale dei seminterrati.
Dopo una breve introduzione di
Giuseppe Simeone (FI), primo firmatario del provvedimento, che ha ripreso i punti essenziali della proposta,
già illustrati nella seduta del 6 ottobre, sono iniziati gli interventi di professionisti e associazioni.
Secondo
Francesco Karrer, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e professore universitario alla Sapienza, si tratta di una “proposta molto importante per due aspetti: la riduzione del consumo dei suoli e la valorizzazione dei capitali fissi sociali, valorizzare il patrimonio edilizio vuol dire aumentare la ricchezza del Paese. Il problema riguarda la questione del carico urbanistico, che va visto comunque con laicità rispetto alle troppo rigide regole esistenti. Il rispetto degli standard urbanistici è vero e proprio diritto, ma va applicato con buon senso. Sottolineo comunque che una risposta tutta sul lato privato rischia di far perdere il collegamento con la città. La rigenerazione urbana non può essere soltanto immobiliare. Bisogna ragionare sulla superficie massima per l’esclusione dagli oneri, 100 metri quadrati mi sembrano troppi”.
Giampiero De Simone, componente esterno del comitato regionale per il territorio, che ha collaborato alla stesura della proposta, ha spiegato che “l’idea nasce in occasione della legge sulla rigenerazione urbana, in realtà non aumenta il carico urbanistico, si regolarizzano situazioni già esistenti. Ma è prevista, comunque, la possibilità di monetizzare gli standard derivanti dall’aumento di volumetria. Si tratta di una buona base di partenza, sulla quale si può lavorare”.
Di proposta con “luci e ombre” ha parlato
Massimo Rosolini, presidente dell’ordine degli architetti di Latina: “Bene lavorare sull’esistente per consumare minor suolo possibile e permettere di regolarizzare e migliorare dal punto di vista dell’efficienza energetica situazioni che già esistono. Comunque dal punto di vista urbanistico c’è da calcolare il maggior carico, soprattutto se il recupero è a fini residenziali”.
Molte critiche sono arrivate dalle associazioni intervenute. Secondo
Rodolfo Bosi, associazione Verdi ambiente e società, “una legge regionale non può derogare alle leggi nazionali. La proposta di legge prevede comunque un cambio di destinazione d’uso, che nel caso del residenziale comporta notevoli problemi. Inaccettabile la monetizzazione degli standard”.
Giorgio Libralato, associazione Pontinia ecologia e territorio, ha elencato le questioni aperte: “Bisogna capire da un punto di vista pratico cosa succede. Il limite dei 100 metri quadri è effettivamente molto alto. Le norme si applicano o no in zona agricola? Cosa succede agli immobili con istanza di condono già presentate?”
Decisamente contraria
Anna Maria Bianchi, associazione Carte in regola, che ha parlato di un “testo molto oscuro in alcune parti. Sul carico urbanistico non ci sono spazi interpretativi, c’è una recente sentenza della Cassazione molto chiara. Sciagurato includere fra i possibili cambi di destinazione d'uso anche garage e posti auto seminterrati. In molte parti di Roma è già successo e ci ritroviamo con fiumi di auto in strada senza parcheggi. Manca la possibilità per i Comuni di escludere aree della città. Non si capisce bene, in sintesi, quale sia l’interesse pubblico: per noi è una proposta di legge da bocciare”.
Mara Mancini, dell’assessorato all’Urbanistica ha spiegato di comprendere bene i motivi che hanno portato a questa iniziativa e ha proposto “di sederci attorno a un tavolo e di lavorare a modifiche da apportare alla legge sulla rigenerazione urbana".
La consigliera
Gaia Pernarella (M5s) ha ribadito le molte perplessità del suo gruppo consiliare: “Si cerca di far rientrare dalla finestra quello che era stato fatto uscire dalla porta in Consiglio regionale durante la discussione sulla legge per la rigenerazione urbana - ha spiegato - Ci sono molte contraddizioni con la leggi nazionali, non viene garantita la salubrità degli ambienti”.
Il consigliere Simeone, nell’intervento conclusivo, ha ribadito che "si tratta per lo più di volumetrie già usate in maniera diversa da quanto previsto, una gran parte dei seminterrati e dei sottotetti sono destinati ad abitazione. Vogliamo semplicemente regolamentare questa situazione. Siamo aperti a tutti i suggerimenti che arriveranno per migliorare la proposta”.
Prima di chiudere la seduta, il presidente Cacciatore ha proposto i termini per la presentazione di emendamenti e subemendamenti, approvati dai consiglieri presenti: rispettivamente mercoledì 28 ottobre alle ore 12 e lunedì 2 novembre, sempre alle ore 12.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio