Affari europei, audizione su progetti di cittadinanza UE per atto di indirizzo sui finanziamenti 2021
L’educazione digitale da necessità a opportunità per abbattere le barriere. I progetti dovranno essere “particolarmente significativi” in vista dell’80° anniversario del Manifesto di Ventotene.
28/10/2020 - Mantenere le opportunità della formazione online anche successivamente alla fine dell’emergenza sanitaria in corso, che ha permesso di raggiungere anche soggetti che altrimenti non sarebbe stato possibile avvicinare ai temi europei. E’ questo uno dei principali punti emersi dal confronto fra la commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) e i rappresentanti di numerose associazioni europeiste che si sono riunite oggi sulla definizione dei contenuti dell'atto di indirizzo relativo ai finanziamenti previsti dalla LR 1/2015, "Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e alle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio".
La Regione infatti, nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, favorisce il processo di integrazione europea nel proprio territorio, anche attraverso la partecipazione dei soggetti pubblici e privati alle iniziative europee.
In particolare, così come previsto dal comma 2 articolo 15 della legge, la Giunta e il Consiglio regionale promuovono e sostengono, anche attraverso la concessione di contributi, la più ampia conoscenza delle politiche e delle attività dell’Unione europea presso i cittadini, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici e privati del territorio regionale e favoriscono la partecipazione degli stessi ai programmi e progetti promossi dall’Unione europea, anche ai fini della partecipazione della Regione al processo decisionale europeo, in particolare con iniziative rivolte soprattutto ai più giovani e in ambito scolastico e universitario.
“Non si tratta di importi importantissimi – ha detto Capriccioli - ma abbiamo potuto costatare attraverso l’esperienza che anche piccoli importi distribuiti sul territorio, sulla base della bontà dei progetti presentati, sono stati in grado di attivare tutta una serie di attività, soprattutto nelle scuole, ma anche attività promosse da associazioni, che hanno potuto coinvolgere i comuni in modo efficace per l’obiettivo che ci proponiamo con questa iniziativa, cioè quella di promuovere soprattutto fra i più giovani la cittadinanza europea”.
Quanto al bando dello scorso anno, causa Covid, “i destinatari stanno riformulando le attività da svolgere per i fondi di cui erano stati assegnatari. E’ chiaro che per l’anno che viene dovremo tutti metterci in un ottica diversa, come per tutte le altre attività. Questa bruttissima esperienza del Covid la possiamo utilizzare anche come opportunità, di progettazione di cose nuove che potrebbero rimanere nel futuro e arricchire il ventaglio di opzioni che avremo per gli anni a venire. Quindi è ancora più importante questa fase di ascolto alla quale seguirà la risoluzione con cui questa commissione fisserà i criteri per la predisposizione del bando, anche sulla base dei suggerimenti di oggi, in vista di un anno particolarmente importante”. Nel 2021, ha ricordato il presidente, ricorre infatti l’80° anniversario del Manifesto di Ventotene, uno dei testi fondanti dell’Unione Europea, scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene, e “particolarmente significativi dovranno essere i progetti che noi finanziamo”.
Fra i suggerimenti e le idee sul prossimo bando per assegnare i fondi del Consiglio regionale, anche in ragione dell’entità delle risorse, quella di collaborazione fra le associazioni in particolare per l’evento dell’anniversario, perché, come ha detto Paolo Ponzano, segretario generale del Movimento europeo, “è un patrimonio di tutte le organizzazione europeiste che fanno formazione”.
Ma anche attenzione su altri argomenti quali i progetti legati alle mission del fondo Next Generation EU, “per far diventare i giovani protagonisti della progettazione nel piano nazionale di recupero e resilienza” (Mario Leone, Istituto di studi federalisti “Altiero Spinelli”), senza dimenticare l’altro anniversario che cade esattamente il 9 maggio 2021 (il 9 maggio è il giorno della Festa dell’Europa che ricorda invece il giorno del 1950 in cui venne presentata la dichiarazione Schumann
considerata come punto di partenza del processo di integrazione europea), ovvero i 100 anni dalla morte di Sophie Scholl. La giovane tedesca, appartenente al gruppo di resistenza tedesco la Rosa bianca formato da studenti e basato su valori cristiani, uno dei simboli della lotta alla dittatura nazista. Per questo, il Movimento europeo intende coinvolgere fondazioni e associazioni tedesche, oltre a portare avanti l’azione di contrasto alla disinformazione europea contestando le fake news sul funzionamento delle istituzioni europee.
Oltre alle modalità offerte dai seminari online, per Antonio Argenziano di Gioventù Federalista Europea Lazio, è importante “potenziare la copertura sui social media rispetto alle attività”, ma anche avvicinare i ragazzi alle tematiche europeiste attraverso altri strumenti quali i documentari. Al proposito, è in post-produzione un documentario girato a Ventotene sull’esperienza dei ragazzi dell’isola.
Entrare in contatto con altri giovani e cittadini di altri paesi per iniziative di scambio delle migliori pratiche con altri istituti
europei, in particolare per gli istituti tecnici superiori, sulla scorta del successo del progetto Erasmus, o informare sugli strumenti di democrazia partecipativa che l’Europa mette a disposizione per “far predisporre delle proposte in questo senso da sottoporre alla commissione. Sarebbe bello che partisse da qui una legge di iniziativa popolare per espandersi per tutta Europa”, le proposte di Guido Silvestri di Volt.
L’Università per l’Europa è invece una rete accademica che, oltre all’esperienza dello scorso anno rivolta ai dottorandi delle lauree magistrali, seguendo la recente legge 92 del 2019 che ha introdotto da questo anno scolastico l’insegnamento dell’Educazione civica nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, propone un corso di formazione online per i professori delle scuole medie, in quanto “purtroppo costatiamo che nelle scuole medie la preparazione sul tema delle istituzioni europee non è molto diffusa”, ha spiegato Franca Gusmaroli.
“Prevedere la possibilità di accordi di rete fra le varie associazioni”, la proposta di Filippo Pompei di Future is Now, associazione che continuerà a svolgere non solo
webinar ma anche interventi in diretta streaming con le radio digitali, anche sui diritti che ogni cittadino ha come parte di uno stato membro, nonché sui
temi dell’accessibilità e i processi decisionali.
Con la speranza di celebrare il prossimo maggio il Ventotene Europa Festival organizzato da La Nuova Europa, l’associazione ha intenzione di coinvolgere nella formazione non solo gli studenti isolani ma anche altri soggetti residenti a Ventotene. “E’ importante per noi coinvolgere sempre la comunità locale, è un punto a cui non vogliamo rinunciare”, ha spiegato la vice presidente Raffaella Rizzo. Al proposito verranno organizzati due moduli sui fondi e la progettazione, per dare gli strumenti di avvicinamento all’accesso ai bandi.
Così, sull’esperienza dell’Associazione Italiana Cooperazione Europa Mondo, rappresentata da Alessia de Iulis, occorre chiedere anche ai ragazzi di cosa hanno bisogno
. “Emerge costantemente una mancanza di conoscenza, ci sono idee molto nebulose rispetto all’Europa”, ha detto. Inoltre, le opportunità offerte dall’Europa “non sono molto conosciute tranne dagli studenti di scienze politiche”, in ogni caso l’università non può essere l’unico momento di contatto poiché non tutti la frequentano, occorre quindi trovare altri metodi anche per questi soggetti. Quindi attenzione va data “all’apertura sempre maggiore di canali di informazione”.
“Per noi è utilissimo avere un feedback rispetto ai bandi degli anni precedenti e poter capire cosa si può fare con queste risorse”, ha detto la consigliera
Marietta Tidei (Gruppo Misto) a conclusione degli interventi. “Lo è ancora di più in questo momento, in cui è certo che se il nostro Paese e gli altri Paesi si salveranno sarà grazie all’Europa. La percezione rispetto alle istituzioni europee e al concetto di Europa in generale è un po’ cambiata, lo è da parte di diversi governanti, ma anche da parte di diversi cittadini. È del tutto evidente che oggi l’Europa ha smesso di sembrare matrigna ed è tornata ad essere più madre. Bisogna battere il ferro finché è caldo. La grande sfida sarà quella di spendere bene queste risorse e presentare all’Europa una progettazione adeguata. Ci stiamo lavorando anche in Consiglio”.
“Sono convinta che proprio in questo momento di incertezza e di difficoltà che stanno vivendo soprattutto i giovani, che subiscono maggiormente gli effetti di isolamento dovuto a tante misure restrittive”, questo lavoro che stanno portando avanti associazioni come quelle audite oggi è “ancora più importante”, ha aggiunto la vice presidente della commissione
Silvia Blasi (M5s). “L’attività messa in campo dal Consiglio regionale e attraverso le vostre iniziative e idee che dovranno essere attuate nel corso del 2021, diventano uno strumento ancora più importante per mantenere attivo quel canale di comunicazione con i giovani. La modalità in remoto è importante per abbattere molte barriere, non solo quelle fisiche ma anche spesso barriere economiche o familiari. La modalità in remoto va mantenuta, potenziata, come un’opportunità ulteriore per abbattere tutte queste barriere”.
“A strettissimo giro, entro 7/10 giorni”, la bozza di risoluzione sarà integrata dai suggerimenti accolti per poi approvarla e far partire il bando 2021, “un elemento di ottimismo e speranza per il futuro”, ha concluso Capriccioli.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio