Covid 19 e servizi all'infanzia, audizione tra criticità e proposte
Tre milioni di euro per gli asili nido, proroga al 20 novembre.
17/11/2020 -
Nella seduta odierna della IX commissione, presieduta da Eleonora Mattia, sono state ascoltate svariate associazioni e operatori su "Covid-19 e servizi educativi per l'infanzia".
Molte le criticità sollevate, ad esempio Antonia Labonia del Gruppo Nidi Infanzia, ha segnalato che dopo quasi tre mesi di apertura sono crollate le presenze dei bambini, e che la bolla ( 1 educatrice e 7 bambini), spesso si riduce a un rapporto one to one, impoverimento didattico che si ripercuote sulle esperienze socializzanti dei piccoli allievi ma anche sulle educatrici. Da qui la richiesta di rivedere i parametri della "bolla" e estendere ai nidi la possibilità di operare per sezioni, ovvero con un maggior numero di bambini, così come accade nelle scuole dell'infanzia, dove il rapporto insegnanti-allievi è rimasto invariato.
Alessia Arena di Genitori in Rete ha parlato invece di asili nido di serie A e di serie B, tra chi opera con grande solerzia e iniziative outodoor e chi , invece, rimane chiuso nella bolla delle aule e non fa usare nanche le matite per paura del contagio. La stessa Arena ha inoltre evindenziato la necessià di linee guida uniformi sia per la didattica sia per il apporto tra asili nidi e pediatri. Infatti, dopo la reintroduzione del certificato medico si è creata una confusione generale anche e soprattutto sul far rientare nei giorni della malattia dei piccoli allievi, il sabato e la domenica.
Sui problemi di comunicazione alle famiglie e sui prossimi bandi per i nidi si è soffermata Silvia Palombo dell'Associazione GeRoNiMa. Sul difficile rapporto con le Asl sia per il tracciamento che per il fine quarantena si è soffermata Cristina Ragaini di Onda Gialla che ha sollevato anche la questione dell'imposisbilità di emettere fatture perchè non arriva arrivati i fondi dal Comune di Roma. Sui nidi domiciliari ha parlato Paolo Costarelli. Brabara Bsile di Nidi convenzioanti Roma ja ribadito la necessità di far uscire dalla bolla le classi del nido, soprattutto alla luce dei dati incoraggianti sui dati contagio nelle scuole dell'infanzia. Legacoop Lazio Anna Vettigli, ha aparlato di aggravio di costi per le misure di sicurezza che funzionano anche se creano disagio organizzativo, economico e amministrativo. Sempre sul difficile rapporto tra enti locali ha parlato Francesco Sagone soffermatosi sull'importanza di garantire la sicurezza sulm posto del lavoro e quindi la necessità di poter fare tamponi veloci agli operatori. Per la CISL Giancarlo Cosentino, rinnova l'istanza per maggiroi finanziamenti agli asili nidi perchè garantire la sicurezza ha inciso notevolemente sui costi, anche del perosonale. UGL Armando Valiani, ha preannuncito una relazione con istanze che invierà alla commissione, sul calo delle iscrizioni nei nidi e le ricadute anche economiche su queste attività si è soffermato Carlo Pallini.
Sulla difficile sopravvivenza di alcuni asili nido, a causa di problemi eocnomici, ha parlato Goffredo Seppiacci.
Sulla difformità nell'agire del Comune di Roma e tra i diversi Municipi, in merito ai servizi all'infanzia, ha parlato Massimo Mattei Uil.
"Per il momento - ha dichiarato l'assessora Alessandra Troncarelli, nel suo intervento conclusivo - manteniamo i nostri criteri che, ad oggi, ci hanno permesso di essere una regione gialla. Nei prossimi mesi riparleremo delle bolle e se possibile ragioneremo per tornare a lavorare con un numero di bambini maggiore, quindi per sezioni anche nei nidi". Poi ha annunciato la proroga al 20 novembre per destinare i 3 milioni di premialità ai nidi che hanno mantenuto l'occupazione e per quelli che cha hanno assunto nuovo personale. Ha inoltre precisato che alla clausola per le premialità su 140 asili nido, hanno risposto solo in 70.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio