Linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile 21-27, sì dalla commissione Affari europei
La Pdc n. 51 torna in commissione Bilancio per l'esame di competenza, accompagnato da un'osservazione articolata in dodici punti.
30/11/2020 - La commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, del Consiglio regionale, riunita in modalità telematica sotto la presidenza di Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), ha espresso parere favorevole, con una osservazione articolata in dodici punti, alla proposta di deliberazione consiliare n. 51 del 6 novembre 2020, concernente: “Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027”. Il provvedimento torna in commissione Bilancio per l’esame complessivo, accompagnato dall’osservazione votata all’unanimità dalla seconda commissione. Hanno partecipato alla seduta, oltre al presidente Capricciolli, le consigliere: Silvia Blasi (M5s), Sara Battisti (Pd), Laura Cartaginese (Lega), Marietta Tidei (gruppo Misto) ed Eleonora Mattia (Pd).
Il documento presentato dal presidente Capriccioli, integrato con le osservazioni della vicepresidente Blasi e sottoscritto da tutti i partecipanti alla seduta, propone di aggiungere nella Pdc n. 51 i seguenti 12 punti:
1) Garantire piena operatività all’attività della
Cabina di regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee, con l’intento di assicurare il coordinamento e l’attuazione delle azioni definite per raggiungere gli obiettivi di ‘policy’ regionale, al fine di impiegare, secondo i principi di efficacia ed efficienza, le risorse destinate a finanziare la programmazione regionale 2021 – 2027;
2) implementare un nuovo modello organizzativo di ‘governance’ interno per il rafforzamento degli strumenti amministrativi connessi all’attuazione degli adempimenti previsti dalla legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1, concernente ‘
Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione’, nonché l’applicazione dei principi europei per “legiferare meglio” in previsione della revisione dei regolamenti degli strumenti di democrazia regionale, al fine di raggiungere l’obiettivo programmatico “efficienza legislativa e amministrativa” inserito nella macro area “
per una Regione solida, moderna, al servizio del territorio”;
3) all’interno della macro area “
per aprirsi al mondo”, per conseguire l’obiettivo programmatico “affermare i valori europei”, prevedere risorse permanenti per l’attuazione delle misure previste dall’articolo 15, comma 2, della L.R. 1/2015:
“La Giunta e il Consiglio regionale promuovono e sostengono, anche attraverso la concessione di contributi, la più ampia conoscenza delle politiche e delle attività dell'Unione europea presso i cittadini, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici e privati del territorio regionale e favoriscono la partecipazione degli stessi ai programmi e progetti promossi dall'Unione europea, anche ai fini della partecipazione della Regione al processo decisionale europeo. Tra le attività promosse dalla Regione, specifica attenzione è rivolta alle iniziative dirette a promuovere e rafforzare, soprattutto tra i più giovani e in ambito scolastico e universitario, la conoscenza della storia dell'idea di Europa, della storia dell'integrazione europea, della cultura europea nella cittadinanza e dei valori comuni europei nonché delle opportunità offerte dai programmi dell'Unione europea”;
4) garantire le continuità di alcuni interventi avviati con la programmazione 2014-2020 e strettamente connessi con le
attività formative e di avviamento al lavoro, come la presa in carico di soggetti svantaggiati e soggetti disabili ed interventi su target specifici come ad esempio ex detenuti o donne vittime di violenza;
5) prevedere e potenziare specifici interventi in favore dell’
integrazione socio-economica di cittadini di Paesi terzi e delle comunità emarginate;
6) porre al centro della programmazione comunitaria post 2020 l’obiettivo della
parità di genere, nell’ambito dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile indicati da Agenda 2030: nuova organizzazione del lavoro; più equa distribuzione dei lavori di cura; sostegno alla genitorialità; adeguata presenza femminile nei percorsi di studio e nei lavori a maggior contenuto scientifico, tecnologico e digitale; sostegno all’autonomia delle giovani donne e alla costruzione delle carriere;
7) valorizzare le
azioni che hanno dato buoni risultati tra le quali: a) il sostegno regionale alle transizioni scuola–lavoro, per una qualificazione professionale di qualità, allineata con la domanda di lavoro dei territori e in grado di accompagnare la transizione digitale ed ecologica; b) il miglioramento delle competenze degli adulti scarsamente qualificati, per lo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze digitali; c) il rafforzamento dell’integrazione tra servizi per l’impiego e sistema della formazione, per promuovere un sempre maggior allineamento tra offerta formativa e fabbisogni professionali del mondo del lavoro; d) la riduzione della disoccupazione, l’attuazione di politiche efficaci per fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati, l’intensificazione degli sforzi per contrastare il lavoro sommerso e garantire un salario dignitoso a tutte le categorie di lavoratori;
8) attribuire, nel prossimo ciclo di programmazione, un ruolo trasversale agli interventi capaci di accompagnare la
transizione ecologica dell’economia, prevedendo premialità nell’accesso ai finanziamenti in favore dei soggetti che assicurano minore impatto ambientale, risparmio energetico, delle risorse idriche e del consumo di suolo;
9) porre in essere tutte le azioni affinché venga affermato il
principio dello Stato di diritto in grado di garantire, nelle forme e con gli strumenti adeguati al livello di governo regionale, la protezione dei diritti fondamentali e delle libertà civili;
10) assicurare un’adeguata
flessibilità delle linee programmatiche in relazione all’andamento della situazione emergenziale dovuta alla
pandemia da Covid 19;
11) integrare l’obiettivo programmatico
“Sviluppo dei flussi turistici congressuali” della macroarea 2 con il potenziamento del turismo rurale, degli alberghi diffusi, nonché del turismo di prossimità;
12) elaborare un
resoconto dei risultati delle azioni finora messe in campo, in termini qualitativi e quantitativi, per meglio comprendere l’efficacia delle politiche sinora attuate, gli eventuali discostamenti dagli obiettivi previsti e la necessità di eventuali integrazioni o modificazioni delle azioni intraprese.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio