03/12/2020 -Situazioni di crisi, due audizioni in commissione. Preoccupazione per il settore ristorazione dello scalo romano.
Due fari accesi su altrettante situazioni di crisi. In sintesi, questo il senso delle due audizioni di oggi in commissione Lavoro del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eleonora Mattia.
In primo luogo è stata affrontata la situazione del settore ristorazione della Stazione Termini, illustrata dalla consigliera Laura Corrotti (Lega): “A causa del restyling deciso da Grandi Stazioni – ha spiegato - 200 dipendenti rischiano di perdere il lavoro, aggiungendo ulteriore degrado alla zona, con l'aggiunta dell'annunciata privatizzazione dei resti delle mura serviane”. Sull'argomento sono stati ascoltati i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flaica, Confintesa Smart. Unanime la preoccupazione e la richieste di un intervento da parte della Regione: la concomitanza dell'inizio dei lavori e quindi la riconsegna dei locali con la crisi Covid, di fatto, impedisce la ricollocazione dei lavoratori in altri punti vendita delle catene interessate. L'intervento della Regione, ha spiegato Giulia Sforza dell'assessorato al Lavoro, è già iniziato con un'interlocuzione con Grandi Stazioni, che però ha dichiarato l'impossibilità di posticipare i lavori.
Nei loro interventi i consiglieri regionali hanno sottolineato la necessità di coinvolgere anche il Comune di Roma, che ha approvato il progetto. Secondo Enrico Cavallari (gruppo misto) “tutti gli attori, dal governo al Comune, alla Regione devono prendersi le proprie responsabilità”. Per Fabrizio Ghera (Fdi) “è grave l'assenza di Grandi Stazioni in questa audizione”. Secondo Valentina Grippo (Pd) “rilanciare l'area della stazione Termini non può voler dire diminuire i posti di lavoro. Dobbiamo aprire un dialogo con i soggetti nazionali e il Comune di Roma”. Loreto Marcelli (M5s) ha portato la solidarietà del suo gruppo con i lavoratori.
A conclusione dell'audizione Mattia ha annunciato due livelli di intervento: “Come azioni di breve periodo possiamo aggiornarci con una convocazione congiunta con le commissioni Sviluppo economico e Urbanistica, invitando anche il Comune di Roma per avere chiarimenti sul progetto, ma più importanti sono le azioni di lungo periodo: dobbiamo lavorare sulle risorse che avremo a disposizione con il recovery found e il giubileo 2025”.
Nella seconda audizione si è fatto il punto sulla situazione della Slim Alluminium di Cisterna di Latina. Una convocazione chiesta da Orlando Tripodi (Lega), che ha puntato il dito sulla cattiva gestione aziendale e ha manifestato grande preoccupazione per i licenziamenti già annunciati dei lavoratori a termine, e da Fabrizio Ghera (Fdi) per il quale serve la massima attenzione da parte dell'assessorato. Preoccupato anche Mauro Carturan (Sindaco di Cisterna): “Questa fabbrica - ha spiegato - è uno dei nostri fiori all'occhiello, avevamo anche intavolato una trattativa per il possibile ampliamento dell'azienda. La crisi ha ridimensionato questo progetto”. Cauti gli interventi dei rappresentanti sindacali a cui, in due diversi incontri al ministero per lo Sviluppo economico e in Regione, l'azienda ha garantito la presentazione di un piano industriale entro il 17 dicembre.
Previsioni più rosee sono arrivate dal direttore generale di Slim Alluminium, Petra Maioli: “Non c'è nessuno stato di crisi a Cisterna. Siamo usciti con fatica da una situazione di liquidità critica durante il Covid, il fondo Quantum (azionista di riferimento) scommette su questa azienda, mettendo sul piatto tutta la liquidità necessaria per l'approvvigionamento della materia prima di cui abbiamo bisogno. Il 2021 sarà un anno di assestamento, per poi riprendere il percorso di crescita: i volumi di produzione saranno più bassi ma a più alto valore aggiunto: faremo 70mila tonnellate di prodotto finito, più 9mila di prodotto intermedio che andrà alla nostra consociata in Germania. Previsti investimenti per aumentare la produzione. Anche i lavoratori a termine saranno confermati.
Secondo Valentina Grippo (Pd) “questa commissione è stata utile per mettere a fuoco la situazione. Vorrei ricordare l'emendamento presentato in Parlamento dal Pd per equiparare Latina, Frosine e Rieti. Dobbiamo lavorare su più livelli per garantire l'occupazione in queste zone”. Giulia Sforza (assessorato al Lavoro) ha ricordato i tavoli già aperti con azienda e sindacati già al Mise e ha ribadito “la disponibilità della Giunta a un confronto sul piano industriale, disponibilità che l'azienda ha già accolto”.
La presidente Eleonora Mattia, concludendo l'audizione ha annunciato una nuova seduta dopo la presentazione del piano. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio